Capitolo 42

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"Io sono stanca, vado a parlare con le persone" dice lei dirigendovi verso il telefono

"Viko guarda, ci sono anche i nostri cuori" grida al fratellino che si alza e la raggiunge.

"C'è ancora zio Paolo?"

"Non lo so"

"Leggiamo" propone Vittorio e la sorellina accetta. I due ringraziano per i cuori e per i complimenti e poi a un certo punto Vittorio:

"Papà cos'è il divano delle gioie?"

I due si guardano e si sorridono e poi Claudio risponde

"Il divano che c'era nella casa vecchia"

"A Roma?"

"No qui a Verona"

"Perché io non me la ricordo?"

"Perché voi ci siete stati solo quando eravate piccolissimi e perché adesso abbiamo questa casa con questo divano più grande"

Il piccolo si accontenta della spiegazione e torna a leggere i commenti. Mario e Claudio intanto stanno continuando a sistemare le decorazioni, hanno appeso le quattro calze con i loro nomi a una mensola e adesso sistemano le luci, le candele e le altre cose.

"Guardate cosa ci ha comprato papà l'altra settimana perché la maestra all'incontro gli ha detto che siamo bravi" dice lei alzandosi per andare a prendere la cosa da mostrare

"Prendi anche il mio"

Sono delle confezioni formato gigante di cioccolatini e caramelle varie, versione supereroi per lui e principesse per lei.

"Non le abbiamo consumate ancora perché papà non vuole così ne mangiamo molte" spiega Vittorio mostrando il suo regalo

"Però vi dico un segreto" sussurra Silvia avvicinandosi al telefono "Papà Claudio ce ne porta sempre una quando si corica e papà è già a letto e noi ce le mangiamo anche se abbiamo già lavato i denti" finisce di dire e poi si copre la bocca con la mano per nascondere la risata.

Dopo un po' si avvicina Mario

"Che sta succedendo qui?" chiede sorridendo e accarezzando le teste dei bambini

"Abbiamo fatto vedere queste" risponde Silvia sporgendosi verso di lui e mettendogli una mano dietro al collo per farlo avvicinare e potergli dare un bacetto

"Hai le manine fredde signorina, vai a metterti la giacca" le dice toccando anche quelle di Vittorio "Anche tu, andate a prendere le felpe dai"

"Posso le-" chiede lei indicando con il ditino prima Mario e poi Claudio

"Prendile, basta che metti qualcosa addosso"

Lei esulta e corre di sopra, torna poco dopo con le felpe dei suoi papà, le felpe grigie uguali, sempre quelle. Continuavano a trovarla al negozio e la compravano, erano troppo affezionati a quel modello.

La piccola torna alla postazione del telefono, ne annusa una e la dà a Vittorio, è quella di Claudio; annusa anche l'altra per avere la conferma che sia quella di Mario e poi la indossa. Lui la guarda e sorride e poi la fa avvicinare per arrotolarle le maniche, decisamente troppo lunghe; sembra quasi un vestitino, infatti le arriva alle ginocchia.

"È più grande di te questa felpa" le dice prendendola in giro

"Lo so ma almeno sto più calda" risponde lei

"E poi queste profumano, quindi è come se ci state abbracciando voi" continua Vittorio

"Infatti" conferma la sorellina, tornando poi a leggere i commenti

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