La villa si era riempita in fretta ed era un continuo salutare persone che, per la maggior parte, non avevo idea di chi fossero.
La location era la solita: elegante, sofisticata, dall'aspetto costoso. Esattamente il tipo di cosa che la gente si aspetta da un evento del genere e non sapevo se fosse una cosa positiva o meno.
"Chi è quello che sta venendo verso di noi?" Chiesi a Tommaso, ma non ricevetti risposta, così mi girai a guardarlo e...non c'era più: era sparito.
Non sapevo nemmeno da quanto si fosse spostato visto che ultimamente era sempre più silenzioso.Alzai gli occhi al cielo, inscenando poi un cordiale sorriso per il tizio alto e allampanato che mi stava venendo incontro.
Fu una conversazione di circostanza, di quelle che si sostengono giusto per educazione.
Quando finalmente si decise a lasciarmi in pace cominciai a guardarmi intorno alla ricerca di Camilla, o magari, anche di Tommaso.
Dall'ingresso del giardino peró svettava un volto sorridente, un viso anonimo ai più.
Eppure io quel sorriso avevo imparato a riconoscerlo.
Quel sorriso che si mostrava timidamente e nemmeno con tutto il suo splendore: quello lo riservava ad occasioni rare.Allontanai tutti quei pensieri futili e finalmente salutai Filippo con un gesto della mano.
Accanto a lui c'era Alessia: una ragazza davvero carina. Tanto carina che non mi ci volle molto a comprendere come mai se ne fosse innamorato.
I capelli lunghi davano l'impressione di essere dei preziosi fili dorati."Irene!" Mi chiamò lui: usava sempre solo il mio nome intero.
"Ciao!"
"Stai benissimo" disse, mentre mi dava due bacetti sulle guance.
"Grazie, anche tu"
Indossava un completo nero e una camicia bianca e miracolosamente aveva tralasciato i suoi occhiali da sole."Piacere, io sono Irene" dissi allungando la mano per stringere quella di Alessia.
"Piacere, Alessia.
Filippo mi ha parlato di te" disse sorridente e con una voce chiara e cristallina.Era davvero carina. Sembrava quasi una bambola di porcellana.
Intanto avevo scorto Tommaso: stava vicino a Camilla e Francesco.
"Ei, sai che c'è anche tuo fratello?"
"Davvero?"
"Pensavo lo sapessi. Vieni, è laggiù"
Feci cenno di seguirmi e così fecero.
Camilla si presentò ad Alessia e non potei fare a meno di notare come la osservava attentamente.
Con il suo tipico fare gentile e riflessivo le faceva scorrere addosso gli occhi verde smeraldo.Francesco le era rimasto accanto tutto il tempo anche mentre scambiava due chiacchiere con Filippo e le rivolgeva sguardi silenziosi anche quando lei non lo guardava, sorridendo vagamente estatico, alzando solo un lato della bocca.
Mettiamo le cose in chiaro: Francesco Gabbani non era affatto il mio tipo, anzi...Eppure bisognava ammettere che avesse un certo Savoir-faire.
Tutti rimanevamo affascinati da questa sua aura simpatica ed originale.
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Come l'aria
FanficLei ha ventinove anni, una passione sfrenata per la musica e un vuoto nel cuore che potrebbe essere colmato da una sola persona. L'unico problema è che questa persona ancora non sa della sua esistenza. Tutto ha inizio in una mattinata dei primi di g...