Maledetto amore

360 32 9
                                    

Un mese. Passò un mese prima che rivedessi Francesco.

Badate bene, prima che lo "rivedessi", perché in teoria dalla mia vita quotidiana non se n'era mai andato.

Mi aveva mandato parecchi messaggi, forse uno al giorno, senza stufarsi mai.
Ed io, circa una volta al giorno, ero divisa a metà tra la voglia di rispondergli e la voglia di dimenticarmi di lui per la troppa delusione.

A posteriori, mi resi conto che magari potevo sembrare infantile ad ignorarlo...Il fatto è che quando si vive una certa situazione, tutto quel che facciamo ci sembra sensato e coerente.

Insomma, dicevo, non era davvero sparito e continuavo in un certo senso a sperare che non lo avrebbe fatto.

Era ormai iniziato anche settembre.
Uscivo dal portone del mio palazzo per fare jogging con un'opera di Tchaikowsky sparata nelle cuffiette quando andai a sbattere contro qualcuno.
Perché diamine camminavo sempre guardando per terra?!

Sfilai un'auricolare e chiesi scusa a chi avevo urtato.

"Ciao" mi disse una voce femminile ancor prima che avessi il tempo di alzare lo sguardo.

Una volta fatto me ne pentii: un senso di odio partì dallo stomaco con una violenza incredibile.

Era Dalila. Addirittura mi sorrideva nonostante le avessi rivoldo un'occhiataccia.

Aveva l'aria di essermi venuta addosso di proposito ed infatti lei stessa me lo confermò poco dopo.

"Ok, so che probabilmente mi detesti alla follia, ma devo dirti una cosa davvero importante"

Alzai un sopracciglio, infastidita dalla sua presenza: mi faceva tornare in mente le foto dove se ne stava abbracciata a Francesco.

Eppure qualche strana ragione mi spinse ad ascoltarla: forse la voglia di convincermi che fosse davvero una persona orribile e che non la odiassi in quel modo soltanto per quello che stava succedendo.

"Quelle foto sono sul serio dell'anno scorso. E lo so che adesso mi chiederai qualcosa del tipo 'e perché dovrei crederti?!'. Quindi te lo dico direttamente: 1) se fossero state vere, non sarei qui a dirti che Francesco non ha fatto nulla, anzi, me la starei spassando con lui. 2) non saprei della tua esistenza: quale uomo confessa di avere un'amante e manda la propria ragazza a cercare di sistemare le cose?!)"

Prese fiato prima di continuare, fissandomi dritto negli occhi.

"...e 3) non avrei mandato Francesco a parlare con il mio fidanzato per convincerlo della stessa cosa"

Contava sulle dita le ragioni per cui avrei dovuto crederle e non aveva tutti i torti, ma una domanda mi ronzava per la testa da giorni:

"E perché pubblicarle soltanto adesso?!"

"Perché evidentemente erano a corto di scoop"

"Ti sembra una motivazione valida?"

"Non lo so, chiedilo a loro" rispose semplicemente.

"Certo, fosse facile..."

"Oppure credi a quello che ti sto dicendo e che ti ha detto Francesco: non stiamo insieme, nè ci frequentiamo nè ti tradisce. Almeno non con me, sia chiaro. In ogni caso lui è un tipo che non fa queste cose..."

Tutto nel suo modo di fare mi faceva capire, in fondo, come mai Francesco se ne fosse innamorato.
Aveva uno stile particolare ed affascinante, per quanto mi costasse ammetterlo.
I capelli corti mettevano in risalto le fattezze del volto cosparso di chiare lentigini.

"E dai che ti ho convinto!" mi disse con un sorriso, alzando e abbassando le sopracciglia.

Feci una piccola risata rendendomi conto che alla fine non avevo grandi motivi per odiarla: lei naturalmente faceva i suoi interessi, la colpa rimaneva di Francesco...

Come l'ariaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora