-Chapter 3-

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Io e Martha eravamo sedute sulle gradinate della porta posteriore della scuola,purtroppo non potevamo allontanarci tanto perchè avevamo deciso di rientrare per l'ultima ora,ma mi bastava non essere rinchiusa in quattro stupide mura per sentirmi già meglio.

"Come ti sono sembrato queste prime ore alla Felton High?"

"Sinceramente mi fanno già tutti schifo"

"Benvenuta nel mio mondo...io ci combatto da ben 3 anni con questa massa di automi"

"Condoglianze!"

"Hai già conosciuto qualcuno?"

"Bhe...Posso chiederti qualcosa sul conto di un certo...Luke...Luke Hemmings?" alzai la testa al cielo e rabbrividii al ricordo vivido del suo sguardo cieco di collera

"Oh Luke...posso solo dirti che è fuori di testa tanto quanto è bello" sembrava piùttosto sicura di quel che diceva e ciò mi fece gelare il sangue

"Cosa vuoi dire?"

"Da quanto ne so,grazie alle voci di corridoio,soffre di gravi problemi nel gestire la rabbia e credo sia bipolare". Oh mamma. Probabilmente ero riuscita a svegliare il suo lato cattivo,forse sepolto grazie a cure specifiche e anni di terapia. La cosa non mi avrebbe toccata così nel profondo se anche io non avessi sofferto di bipolarismo e problemi con la rabbia.

"Merda. Oggi a lezione l'ho fatto arrabbiare. E di brutto" avevo lo sguardo puntato nel vuoto cercando di immaginare cosa avrebbe potuto fare in preda alla rabbia

"Porca puttana...a pranzo non si è fatto vivo..." la mia fantasia aveva già iniziato a galoppare e riuscivo a vederlo mentre se la prendeva con persone innocenti solo perchè io non riesco mai a mordermi la lingua prima di parlare

"Ehi non starci troppo a pensare,quello lì é tutto matto...ah volevo ringraziarti per avermi difesa con Wendy,prima...sai che ora la tua vita sarà un inferno?"

"Peggio di così non può di certo essere e poi non ho paura di una ragazzina bionda ossigenata alta quanto un umpalumpa"

Martha scoppiò a ridere e il suono della sua risata,così squillante da sembrare il suono di tante piccole campane,fece sorridere anche me. Ero sicura che quello sarebbe stato l'inizio di qualcosa. Non so bene cosa,ma mi sarebbe davvero piaciuto scoprirlo al più presto.

"Perdona la mia curiosità,ma come mai sei stata espulsa da così tante scuole?" incrociò le gambe e iniziò ad osservarmi con i suoi grandi e vispi occhi marroni

"Bhe sai...le solite cavolate...ne ho combinate parecchie e in ogni scuola in cui passo mi lascio dietro traccie indelebili"

"A proposito di indelebile...ho notato che hai molti tatuaggi" seguii il suo sguardo e notai che stava puntando gli occhi sulle strisce colorate che facevano capolino da sotto la mia maglietta e la giacca

"Vuoi vederli?" dissi,spegnendo la sigaretta che tenevo fra le mani.

Martha fece un gran sorriso e annuì piena di entusiasmo,con la testa. Anche se era metà Ottobre e si gelava,ebbi il coraggio di sfilarmi la giacca di pelle nera,facendola scivolare a terra. Mi alzai in piedi e feci un giro su me stessa per farle avere una visione a 360 gradi delle mie spalle,ormai ricoperte dal colore

"E questo non è niente... vedessi il resto del corpo" spostai i capelli di lato,e girando la testa le sorrisi. Lei si alzò in pedi,sentii il tocco gelato delle sue lunghe dita percorrere il contorno del disegno che prevaleva sulle mie spalle

"É un opera d'arte" disse,senza fiato

"Ti piacciono?"

"Moltissimo..."

"Di solito non mi soffermo a raccontare la storia di ogni singolo disegno,ma sappi che tutti ne hanno una"

"Spettacolare" mi porse la giacca sorridendo e si risedette accanto a me.

Erano passate due ore ormai. Dovevamo tornare in classe.

"È tardi...dovremmo rientrare" disse Martha,abbassando la testa e storcendo i piedi

"Per quanto mi faccia male ammetterlo...hai ragione".

Sarei riuscita a ritrovare Luke? Volevo davvero chiedergli scusa...se solo avessi saputo prima...Non è da me dispiacermi così tanto per qualcuno,ma nel profondo del mio cuore freddo e nero sentivo che lui era speciale. Aveva qualcosa.

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