-Chapter 29-

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L'ultima ora della giornata stava quasi per iniziare. Tecnologia.

Sono riuscita ad arrivare fin qui,quanto mai potrà essere lunga,l'ultima ora?

Aprii la porta dell'aula 114 e notai che nella classe,veleggiava un chiacchiericcio molto più forte del solito

"Da quanto ne so,Michael ha una cotta per Liz dall'inizio dell'anno e Luke lo sa,andrà fuori di testa se quei due fanno amicizia" stava dicendo una ragazza con i capelli lunghi e neri,all'amica dagli occhiali rotondi

"Liz è troppo innamorata di Luke! Non si lascerebbe mai scappare quel gran pezzo di ragazzo,per uno sfigato come Michael". Quelle due quasi non si erano accorte della mia presenza,o forse sì e ci tenevano che sapessi la loro opinione. Cazzate. Presi posto in un banco accanto alla finestra e sfilai dallo zaino il mio quaderno blu e l'astuccio nero,ricoperto di spille.

Il professore non era ancora arrivato in classe e prevedevo un grosso e notevole ritardo della lezione

"Posso sedermi?" alzai la testa dal quaderno e mi trovai a poca distanza degli occhi verdi e familiari di Michael

"Certo" gli sorrisi,automaticamente

"Posso vedere il tuo astuccio?Ho notato delle spille molto interessanti" posò i suoi libri sul banco e senza nemmeno il mio consenso,agguantò il mio astuccio

"Fai con comodo eh!" anche se nel mio tono c'era la solita nota sarcastica,non ero affatto scocciata,mi divertiva vederlo impegnato sulle spille del mio astuccio; scrutava con attenzione ogni dettaglio dei vari loghi e quando ne riconosceva uno,sorrideva

"Oh mio dio! Ma questi due sono Finn e Jake! Non posso crederci! Segui Adventure Time!" gli occhi gli si illuminarono non appena notò la piccola spilla del cartone animato

"Scherzi?! D'estate mi sveglio presto solo per guardarlo!"

"Mi dispiace ma devo rubartela!"

"No no dai! È la mia preferita!" con un braccio allontanò l'astuccio dalla mia presa,e mentre con il gomito sinistro mi bloccava,sfilò la spilletta e la puntò sul suo zaino

"Ma non vale! Sei tremendo! Ora mi devi dare qualcosa di tuo!" alzai un sopracciglio e lui scoppiò a ridere di nuovo

"Mh ok...Domani ti porto un bracciale,ne hai già tanti,uno non fa la differenza"

"Ehi ma domani è sabato,non c'è scuola!"

"Allora vuol dire che dobbiamo uscire insieme,altrimenti niente braccialetto!" mi diede un buffetto sul naso e si morse il labbro inferiore. Notai che la ragazza con gli occhiali,e l'asiatica dai capelli neri,si erano zittite e ci stavano fissando da chissà quanto tempo.

"Sai andare sullo skate?" mi chiese lui,riportandomi alla realtà della nostra conversazione

"In realtà no ehm ma ho sempre voluto imparare!"

"Perfetto!Allora ci vediamo domani,alle 16.15 allo skate park in centro,ti insegno io".

Il professore era arrivato con 35 minuti di ritardo e come previsto,la lezione era volata in un lampo,fortunatamente.

All'uscita io Ashton e Luke avevamo salutato Martha e Michael,per poi rimanere nel cortile interno della scuola,ad aspettare che le porte del teatro si aprissero

"Cosa pensate che ci faranno fare?" disse Ashton,mentre si sedeva a terra con le spalle contro la fontana,accanto a Luke

"Probabilmente ci daranno i copioni e inizieremmo a provare con quelli" dissi,con l'intento di sedermi sul bordo della vasca della fontata,evitando di caderci dentro

"Ash,tu che parte hai?" disse Luke,mentre giocava ancora con il telefono

"Baldassarre,il tuo nobile servitore" rispose lui,con finto tono da principe nobile.

Il cortile si stava piano piano popolando,e notai che la maggior parte di studenti che facevano parte della compagnia,erano alunni con l'aspetto molto trasandato,e l'altra piccola parte era composta da i soliti amanti del teatro e i nerd

"Scusatemi se vi interrompo,io mi chiamo Camille,ho sentito parlare della vostra audizione di coppia e non vedo l'ora di vedervi recitare" una ragazza alta,con i boccoli castani si avvicinò a noi tre e strinse la mano a me e Luke

"Piacere di conoscerti Camille" Luke si tirò in piedi,e dopo essersi pulito la giacca dai ciottoli della ghiaia,baciò la mano alla ragazza,che arrossì subito

"Il piacere è tutto mio...beh felice di avervi conosciuti" imbarazzata,la ragazza tornò al suo gruppo di amiche chiacchierine,con i libri stretti al petto e il viso dello stesso colore di un cartello stradale di stop

"Attento,se sviene e muore ti chiameranno in tribunale" scesi dal muretto della vasca e andai ad appoggiarmi alla porta dell'auditorium,lontana da quella sottospecie di pavone e dal suo amico effemminato

"L'hai fatta grossa amico mio" gli disse Ashton,ridacchiando e abbassando la testa nel colletto della sua camicia a quadri.

Nel frattempo io mi ero seduta a terra,di fianco alla porta,con le mani sopra le ginocchia e la testa su di esse

"Che ho fatto ora?" disse Luke,inginocchiandosi di fronte a me e poggiando le mani sui miei polpacci

"Potresti anche evitare di baciare la mano alle ragazzine,dato che hai già una ragazza da corteggiare" distolsi lo sguardo dai suoi occhi blu da incantatore e sbuffai rumorosamente

"Uh vedo un mostro dagli occhi verdi" lui sorrise,e questo mi mandò ancora più in bestia

"Non sono gelosa!" gli urlai contro,talmente forte da zittire tutti gli studenti nel cortile. Un'amica della ragazza con i boccoli le diede una gomitata e lei distolse subito gli occhi,che avevano incontrato i miei,imbarazzata

"Io non ho detto questo" ribattè lui,con un tono pacato e dolce

"Io ti odio". Gli ringhiai contro. Con gli occhi di tutti ancora puntati su di noi.

"No,tu mi ami,e sei gelosa solo perchè ci tieni a me" allungò il viso e mi baciò sulla fronte

"Hai vinto una battaglia,ma non la guerra" rifiutando il suo aiuto,mi alzai in piedi e aprii la porta del teatro,insieme al professore di Letteratura,che stava arrivando con il fiatone,ancora sporco di maionese sul viso.

Le prove procedettero bene,fu molto più divertente di quanto mi aspettassi; Ashton era scivolato un paio di volte sul palco e Camille non riusciva a pronunciare le sue battute davanti a Luke,perciò il professore dovette intervenire per calmarla un paio di volte. Pur avendo il ruolo principale,le battute erano molto semplici e scorrevoli,il prof. diceva che avevo "la giusta teatralità di quell'epoca" e che tutto mi risultava naturale come ad un'attrice di Hollywood. In men che non si dica erano già passate due ore e mezza e tutti dovevamo andare via.

Luke tornò a casa con il fratello Jayme e mi lasciarono da sola.

Presi di nuovo l'ipod e le cuffie attorcigliate. Notai che c'era ancora in riproduzione Sweater Wheater e mi scappò un sorriso ripensando a quando,la mattina stessa,l'avevo stoppata.

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