-Chapter 28-

381 13 0
                                    

Continuò a guardarmi con quello strano sguardo. Con uno strattone mi liberai dalla sua presa e lo spinsi più lontano da me.

Luke aveva insistito per accompagnarmi fino a casa,ma tutto il tragitto era stato fin troppo lungo e carico di tensione; ogni volta che cercava di attaccare un discorso io rispondevo a monosillabi e con un tono piatto,indifferente. Ormai eravamo arrivati sul vialetto del mio giardino ed ero più che decisa a non parlargli finché non mi avesse chiesto scusa per Michael.

"Hai intenzione di fare lo sciopero della parola?" mi prese per un polso e mi costrinse a guardarlo negli occhi

"Sei un gran deficiente."

"Ascolta...io non volevo reagire così,solo che non mi piace che quel ragazzino ti giri in torno tutti i santi giorni"

"Ti fidi di me?"

"Ovvio"

"Allora non succederà nulla! Io amo te! Come te lo devo far capire?" sorrise appena e imbarazzato abbassò lo sguardo sui suoi piedi

"Me lo dai un bacio?" mi chiese a voce strozzata,con le guance arrossate

"Che idiota" non potevo essere arrabbiata con lui,era troppo adorabile. Gli sorrisi e lo abbracciai forte,lo baciai e lui ricambiò l'abbraccio.

Con un sorriso sulle labbra e il cuore più leggero,entrai a casa.

Con ancora mille pensieri per la testa mi sdraiai sul letto e chiusi gli occhi,le braccia strette sul petto e l'immagine degli occhi verdi di Michael che ancora mi pulsava sotto le palpebre.

L'indomani mattina mi alzai in orario e notai che fuori il cielo,non permetteva nulla di buono,perciò misi un paio di leggins pesanti rossi e la felpa di Superman. Gli occhi mi pizzicavano spaventosamente e fui costretta ad infilare gli occhiali; preparai con calma lo zaino per la lunga e stressante giornata che mi aspettava e con il livello di energie sotto le scarpe,mi incamminai verso la scuola.

Tirava un forte vento gelido e fui costretta a socchiudere gli occhi per riuscire a vedere la strada che mi si stagliava davanti.

"Liz! Liz ehi! Aspetta!" nonostante avessi gli auricolari,riuscii a scorgere uno strillo isterico che mi chiamava. Sfilai una cuffietta e cercai di capire quale fosse la fonte di tale chiasso,facendo una breve ricognizione con gli occhi di tutto il mio campo visivo,ma niente. Mah. Ri infilai le cuffie nelle orecchie e continuai a camminare.

Dopo non molto,qualcuno mi tirò all'indietro per il colletto della maglietta e quasi non mi venne un infarto

"Michael! Cielo ma sei tu! Mi hai fatto prendere un colpo!" ridacchiando mi si affiancò e mi sfilò i libri di mano,per poi iniziare a camminare con un gran sorriso

"Scusa,mi dispiace moltissimo! Beh comunque buongiorno!" e mi sorrise ancora

"Ma lo sai che hai davvero un bel sorriso?" infilai le cuffie assieme all'ipod dentro alla tasca esterna dello zaino e continuai a camminare,lasciando la borsa ad una sola spalla

"Ehm grazie...tu hai dei bellissimi occhi" notai che stava arrossendo lievemente e la trovai una cosa davvero molto dolce

"Grazie! Come mai non ci siamo conosciuti prima,noi due?"

"Mi fa un po paura il tuo ragazzo...non volevo farlo innervosire,iniziando a frequentarti prima di sapere che ti avrei fatto da tutor" si grattò la nuca leggermente imbarazzato e iniziò a gesticolare freneticamente

"Davvero...?" mi aveva presa alla sprovvista,non sapevo davvero come rispondere

"Tranquilla,davvero non importa,in fondo noi siamo solo tutor e studentessa-mi diede una dolce spallata amichevole e tornò a sorridere-che stavi ascoltando prima del mio assalto?"

The Bright SideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora