La giornata a scuola era passata frenetica. Non riuscivo ad aspettare un attimo ancora prima di conoscere la sua famiglia,e sopratutto di vedere la sua casa.
Nel tragitto di ritorno come al solito camminammo per un pezzo con Martha,poi girammo al lato opposto del bivio e ci ritrovammo davanti ad una casina ad un piano solo,estesa maggiormente in orizzontale,con il tetto a tegole rosse e le pareti verde chiaro. Luke mi prese i libri dalle mani e dopo avermi sorriso bussò con forza alla grande porta di quercia rossa. Dopo un forte strillo femminile che decifrai come "Alla porta!",si sentirono dei grandi passi,un urto e poi un ragazzo alto,con le spalle larghe,lo stesso identico viso di Luke,ci aprì
"Luke! Ragazza di cui non ho idea dell'identità! Entrate!" ci fece entrare e chiuse la porta alle sue spalle,con un forte tonfo
"Comunque piacere,io sono Jayme,il più grande degli Hemmings; tu sei...?"
"Elizabeth,o meglio solo Liz" gli sorrisi e subito il ragazzone mi abbracciò tanto forte,da sollevarmi da terra,come King Kong con la sua amata.
"Vuoi qualcosa da bere? Da mangiare?" Mi chiese Luke in tono gentile
"Jayme! Luke! Daniel! Qualcuno vada a prendere Matthew a calcio,mi sono scordata!" la voce,di quella che deduco fosse la madre,provenì da un'altra ala della casa e subito ricevette risposta
"Ma io sono appena arrivato!" strillò Luke in risposta
"Jayme prendi la mia macchina,e sbrigati!" Jayme sbuffó rumorosamente e scappò fuori,scusandosi per non poter essere rimasto più tempo
"Dai vieni,ti offro qualcosa" Luke osservò la mia espressione divertita e mi accompagnò in cucina,dove trovammo la mamma di spalle,intenta a pulire una seppia nel lavandino
"Giuro che se quel fannullone di Daniel sta ancora giocando con il PC,non pago più la corrente" borbottava lei,intenta nel suo lavoro
"Mamma ehm...abbiamo ospiti" Luke arrossì imbarazzato e la mamma strabuzzò gli occhi non appena mi vide
"Luke!Giusto cielo ma almeno avvertimi quando abbiamo visite...che vergogna...cara ti stringerei la mano ma ehm ecco..." tirò su le mani e notai che aveva le dita impregnate di inchiostro.
"Non si preoccupi,piacere io sono Elizabeth,ma può chiamarmi Liz" le sorrisi e mi allacciai le mani dietro la schiena
"Che buffo,anche io mi chiamo Liz" la signora dai capelli nocciola ricambiò il sorriso e si sciacquò le mani sotto il getto del lavandino. Luke aprì la dispensa e ne tirò fuori una confezione di Cookies mezza vuota
"Matt ha di nuovo finito i biscotti mi dispiace,prendine ciò che rimane" mi lanciò la confezione e in quell'istante sentii altri passi farsi vicini.
"Ma salve! Piacere signorina,io sono Daniel" un'altra voce maschile catturò la mia attenzione e mi ritrovai davanti,l'ennesimo ragazzo uguale identico a Luke,solo con gli occhi marroni
"Piacere mio,Elizabeth" gli strinsi la mano e lui mi sorrise
"Cara vuoi qualcosa da bere? Sto preparando il thè freddo,avanti non fare complimenti" già mi piaceva questa Liz
"Dovresti provarlo,è il migliore del quartiere" mi disse Luke,che se ne stava appoggiato al frigorifero,a braccia incrociate
"Mi avete incuriosito, allora ne prendo una tazza,grazie" la mamma annuì e prese 6 bicchieri di vetro dalla credenza. In quell'istante si sentì la porta sbattere e subito entrò in cucina un ragazzino biondo,con gli occhi azzurri,a torso nudo,che sventolava una maglietta da calcio piena di macchie verdi d'erba,in mano
"Mi hanno convocato per la partita di domenica!" strillava,mentre si fiondava addosso alla madre per abbracciarla
"Matthew! Abbiamo ospiti,su vai a vestirti!" la mamma mi indicò e subito il ragazzino mi sorrise
"Ciao!" mi disse
"Ciao!" gli risposi,sorridendo a mia volta
"Ah che disastro,dammi questa maglietta,vado a lavertela. Ragazzi non fate disastri" strappò dalle mani dell ragazzino biondo la maglia e scomparse dietro l'angolo della cucina
"Insomma...tu e Luke...?" il fratello più grande ruppe subito il ghiaccio e mi fece un gesto inequivocabile con le mani. Luke gli rivolse uno sguardo tanto intenso,degno di un film muto
"Ma come?Non eri gay?" si intromise il più piccolo. Luke gli si fiondò alle spalle e gli strizzò entrambe le orecchie,facendolo strillare di dolore
"Non è colpa mia,se i tuoi jeans sono così stretti!" cercò di giustificarsi il piccolo,ma ottenne solo un'altra strizzata di orecchi.
"Bando alle cance,insomma...?" mi mise fretta,di nuovo, Jayme
"Beh...ecco io..." stavo cercando aiuto,non sapevo come rispondere
"Si,stiamo insieme" intervenne Luke
"Uh wow! E bravo il nostro fratellino" Daniel si avvicinò a Luke e cominciò a strofinargli un pugno in testa
"Ragazzi! Ma vi sapete stare almeno un minuto calmi?!" Liz tornò in cucina e andó subito a separare i due,che anche quando lei si fu girata,continuarono a battibeccare con i gesti
"Elizabeth,dimmi,cosa vorresti fare da grande?" la signora mise nei 6 bicchieri da frullato un pò di thè alla pesca e del ghiaccio
"Beh...ancora non ho un idea ben precisa..." risposi,cominciando a giocare con delle ciocche di capelli.
Liz mise in frigo i bicchieri e si appoggiò sul bancone,tra Jayme e Matt
"E invece si che un'idea ce l'hai,è fare la speaker,so quanto ti piacerebbe" ci interruppe Luke,con la sua solita prepotenza
"È il mio sogno,ma sarà difficile realizzarlo" mi passai una mano fra i capelli e alzai gli occhi al cielo
"Difficile,non impossibile" Liz mi sorrise e mi mise una mano sulla spalla,come per confortarmi
"Si si tutto molto commovente,io però non l'ho portata qui per farvici giocare,dobbiamo studiare. Mamma portaci il thè quando è pronto,andiamo in camera mia" Luke recuperò i miei libri e trascinandomi per il polso destro,mi accompagnò fuori dalla cucina.
"È carina" forse era la voce di Jayme,o quella di Daniel,non riuscivo a distinguerli tanto erano simili. Diedi uno strattone a Luke per farlo fermare e continuare ad origliare
"Che c'è?" mi disse lui,fermo sulla soglia del soggiorno,gli feci cenno di zittirsi e lui obbedì immediatamente
"Sembra una brava ragazza" questa era senza alcun dubbio Liz
"Che sia quella giusta?" forse Daniel
"Speriamo..." di nuovo la mamma.
Luke mi strattonò ancora,perciò decisi di arrendermi e andare a studiare.
"Vado un secondo in bagno,sdraiati,fa quel che ti pare,io torno subito" mi lasciò davanti alla porta di quella,che suppongo sia stata camera sua,e se ne andò al bagno in fondo al corridoio. Aprii la porta.
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The Bright Side
FanfictionElizabeth, una ragazza australiana con non pochi problemi con se stessa e le persone che la circondano, incontra Luke, un ragazzo altrettanto problematico, tanto bello quanto pericoloso. Le personalità dei due si trovano in attrito già da subito, ma...