-Chapter 52-

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La domenica seguente la passai tutta con Martha,che poi si fermò a dormire da me. Avevamo un po litigato su chi poteva decidere che cosa guardare in TV; su un canale davano la terza puntata della seconda stagione di American Horror Story e io volevo guardarla a tutti i costi,Martha é facilmente impressionabile perciò voleva guardare una sobria e allegra puntata di Once upon a time,perciò dopo un bel po di morsi per agguantarsi il telecomando,avevamo deciso di spararci tutta la saga dei film di Harry Potter.

"Liz...diavolo Liz-mi svegliai di soprassalto,con delle dita nodose e piccole che mi solleticavano le spalle nude-LIZ PER LA MISERIA,DOBBIAMO ANDARE A SCUOLA!" mi strillò poi dopo,dritto in un orecchio e paralizzante come un pugno

"ono eglia...ono eglia" biascicai,rotolando giù dal divano,su cui mi ero scoperta di essermi stata addormentata

"Oddio ma Harry Potter a te fa questo effetto?Avanti sbrigati,vieni a vestirti". Martha si caricò un mio braccio sulle spalle e si trascinò tutto il peso del mio corpo dormiente su per le scale.

"Forza,dai che ce la puoi fare-si avvicinò all'armadio e con un solo occhio,notai che stava frugando fra i miei vestiti-senti,tu non ti sei svegliata,tu ne paghi le conseguenze" tirò fuori un maglione color petrolio e me lo infilò giù sul collo,mi tirò,giù i pantaloni e mi allacciò ai piedi,un paio di Timberland gialle.

"Va bene,tanto sei bella anche struccata" allora mi legò i capelli in una treccia storta e spettinata e mi trascinò giù per le scale.

Appena fuori la porta,il freddo mattutino mi ghiacciò le gambe nude e mi fece correre su per la schiena un brivido gelato.

"Martha! Ma non mi hai messo i pantaloni!" strillai,con la voce ovattata

"Non fare lagne e inizia a correre" mi prese una mano e iniziò a correre,trascinandomi dietro di se.

"Martha! Diavolo così collasso!" gridai,senza fiato,con le gambe e i polmoni che bruciavano dallo sforzo.

Martha mi ignorò completamente,anzi,continuò a correre più velocemente.

Le persone ci lanciavano occhiate circospette,quasi di rimprovero. Ormai le gambe scoperte si erano scaldate dallo sforzo,non sentivo più il mio stesso respiro,ma stava iniziando a diventare divertente,perciò accellerai il passo talmente tanto da superarla e farla arrancare dietro di me.

Arrivate nel cortile,Martha sbatteva forte i piedi e aveva il fiato corto. Mi girai e le feci la linguaccia. Le tirai la mano e continuai a camminare.

Nell'ingresso tutti quanti si giravano a guardarci.

"Ma perché ci guardano male?" dissi,avvicinandomi a Martha

"Liz...sei mezza nuda" disse Marha,trattenendo una risata,facendo uscire dalla gola un suono strozzato che mi fece sorridere

"Io ti odio" dissi,dandole un pizzicotto sulla spalla.

Michael ed Ashton erano già seduti ai loro rispettivi posti,ridevano e si davano pacche sulle spalle.

"Ehi guarda come sono belli i nostri principi" sussurrai all'orecchio di Martha,esattamente un attimo prima di sedermi accanto a Mike.

"Ehi" dissi,con un tono soave,vicina alla guancia di Michael,dopo essermi seduta accanto a lui.

Appoggiò la fronte alla mia.

"Mh io e Martha andiamo a parlare con Calum del ballo di Natale" disse Ashton,facendo un furtivo segno con la testa a Martha,che poi prese per mano e accompagnò in giro per il cortile

"Oggi sono di buon umore" dissi,girando il viso a Michael,strofinando la punta del mio naso sulla sua

"Come mai?" disse, sorridendo. Io spinsi il viso in avanti e lo baciai nuovamente. Gli accarezzai una guancia con il dorso della mano e gli morsi il labbro inferiore.

"Elizabeth..." una terza voce,esterna,davanti a me mi chiamò. Mi staccai sbuffando da Michael e mi trovai davanti un ragazzo biondo,dai capelli corti e biondi,gli occhi azzurri stranamente familiari e una maglietta colorata di Thor. Era alto e snello,probabilmente del primo anno.

"Spero tu abbia un buon motivo,ragazzino,per averci interrotti" dissi,passandomi le dita sulle labbra

"Elizabeth...stai scherzando?" disse il ragazzino,sbiancando terribilmente

"Scusa,ci conosciamo?" dissi,aguzzando la vista in cerca di un segno che mi avrebbe potuta aiutare a riconoscere quello strano ragazzo.

Lo guardai più a fondo,con occhi diversi. C'era qualcosa,nel suo sguardo, sconvolto e incerto che mi metteva in soggezione. C'era una luce nei suoi occhi e nel suo viso giovane che mi sembrava di conoscere già da tempo. Non la smettevo di guadare negli occhi il ragazzo,che indurì lo sguardo e si morse il labbro.

"Ora,non più" disse poi,in tono gelido. Mi girò le spalle e iniziò ad allontanarsi a grandi falcate ritmiche.
Poi capii.

"Luke!" strillai,facendo girare tutti gli alunni presenti nel cortile,tranne la persona che tanto mi interessava.

Senza accorgermene,scattai in piedi e iniziai a correre alla velocità massima che i miei piedi scoordinati avessero potuto sopportare.

"Luke ti prego!" gridai, ancora più forte,accellerando il ritmo della corsa. Riuscii ad arrivare ad un metro di distanza da lui,ma a quanto pare proprio non ne voleva sapere di rallentare.

"Luke ti supplico,ti scongiuro...non riesco a starti dietro!" urlai un'ultima volta,implorando. Lui si fermò di botto e lentamente si girò verso di me.

"Allora non farlo,torna da lui." disse in tono gelido,pronunciando l'ultima parola quasi fosse stato un insulto.

"Luke avanti-quasi disperata,feci un ultimo scatto in avanti e gli afferrai un polso-ti...ti prego" strinsi la presa,implorante.

"Elizabeth...ascolta" si girò lentamente,alzando lo sguardo con altrettanta lentezza. Aveva gli occhi pieni di lacrime.

"Possiamo parlarne...?" dissi poco più forte di un sussurro,stringendo talmente tanto la presa attorno al suo polso da farlo iniziare a sanguinare. Lui non disse nulla. Mi tirò a se con tutta la forza che aveva nelle braccia e mi strinse,per tutte quelle volte in cui avrebbe voluta abbracciarmi,ma non aveva potuto.

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