-Chapter 8-

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E anche se Martha avesse avuto ragione? Magari,anche solo per ipotesi, un pó di attrazione,probabilmente solo fisica,ma c'era.

Me ne stavo seduta a testa in giù sul letto. In mente avevo stampata l'immagine degli occhi di Luke puntati sui miei. Quei dannatissimi occhi avevano qualcosa,qualcosa capace di prendermi l'anima. Tutto di lui mi faceva andare fuori di testa. Il problema è che non sapevo se in modo positivo o negativo.

Sentii suonare ininterrottamente il campanello della porta d'entrata al piano di sotto,ma ero fin troppo pigra e stanca per alzarmi ed andare ad aprire,quindi mi limitai ad urlare "Anne va tu!" per levarmi il pensiero.

Rotolai giù dal letto e dopo aver sbattuto la testa allo stipite del mio cassettone,mi alzai per andare in cucina e cercare qualcosa di commestibile per riempire la voragine che mi pulsava nel petto. Scesi le scale con fin troppa lentezza e sentii la voce di mia sorella squillare dalla cucina

"...mi stavi dicendo,tu chi saresti?"

"Un amico di sua sorella" il cuore mi si bloccò all'istante. Non lo sentivo più battere. Feci un respiro profondo e con più naturalezza possibile entrai

"Liz,stavamo proprio parlando di te,il tuo amico,qui,ti stava cercando" Luke mi fece un cenno con la testa e alzò le bionde sopracciglia

"Hai finito di fargli il terzo grado,così possiamo parlare?" ragirai il bancone dell'isola della cucina per arrivare al frigorifero e prendere un cartone del latte

"Sempre così acida devi essere tu?"

"E tu sempre così rompicoglioni eh" sentii Luke ridacchiare sotto i baffi e gli diedi uno schiaffone sull'addome,che risultò molto più duro di quanto immaginassi. Anne se ne uscì sbuffando dalla cucina e poco prima di prendere il corridoio per lo studio si fermò per squadrarmi.

"Cosa ci fai tu qui?" dissi poi,puntando la mia attenzione a Luke

"Quanto sei bella quando mi guardi male" si poggiò sul bancone con i gomiti e mise la testa fra le mani

"Non sono bella."

"Guardati,nel tuo pigiamone a righe e quella ruga che ti viene quando alzi un sopracciglio" con l'indice mi sfiorò il sopracciglio e premette in un punto preciso sulla mia fronte

"Non hai risposto alla mia domanda" incrociai le braccia

"Sei piuttosto bassina quando non porti quelle tue dannate scarpe con il fondo rialzato"

"Sei venuto qui per insultarmi o cosa?!" si spostò dallo sgabello sulla quale era seduto e mi venne in contro,mi si fermò davanti e fui costretta ad alzare la testa,per poterlo guardare negli occhi

"Anche con i piercing,i tatuaggi e tutta quest'immagine costruita che perfino tu hai di te,non sembri tanto spaventosa se si ha il coraggio di scavare in profondità,e credo tu sia una bella persona anche dentro"

"Ma quanto sei insolente! Ti attacchi al campanello di casa mia,disturbi i miei piani pomeridiani e mi vieni a dire queste cose?!"

"Elizabeth,siamo soli,non devi dimostrare nulla a nessuno" mi prese in braccio e mi poggiò sul bancone,davanti a lui,mi aprì le gambe e si poggiò con il bacino sul bordo del pannello di marmo

"Fammi capire,adesso che nessuno ci vede ci provi così spudoratamente con me?"

"Guarda che sei tu quella che si comporta da vecchia sgorbutica,inacidita da totale mancanza di sesso,davanti agli altri" curvò leggermente la testa e sfoggiò quel sorriso che tanto detesto. Magari potessi strapparglielo dal viso e farglielo mangiare.

"Io ti odio" alzai un angolo della bocca e iniziai a squotere la testa

"Sei incredibile,mia cara ragazza" mi mise i capelli apposto dietro l'orecchio e li sistemò per bene dalla parte opposta della rasatura

"Me lo dicono in molti sai?" arricciai le labbra e gli misi le mani attorno al collo

"Spiegami come mai solo tu,riesci ad incasinarmi la testa" si morse il labbro mentre sorrideva e nel momento più in opportuno al mondo,sentii il sangue salirmi alle guance

"Gli occhi sono qui eh" mi alzò il viso e ancora un volta mi sorpresi a fissargli le labbra

"Probabilmente perché sono la sola ragazza tanto forte da non lasciarsi imbambolare dal tuo profumo e dagli occhioni blu da principe azzurro"

"Se magari non ti ostinassi ad essere così dura con gli altri,insieme riusciremo a fare grandi cose" appoggiò la sua fronte alla mia e sentii il battito cardiaco accellerare talmente tanto che temevo mi stesse per esplodere il cuore in petto

"Credo che tu debba andare ora,sai?" la situazione era andata ben oltre ai limiti concessi e non volevo si complicasse ancora più del dovuto

"Ti sei persa l'occasione più fantastica che potessi mai avere,in tutta la tua vita" si allontanò dalla mia fronte e subito sentii la mancanza del suo viso tanto vicino al mio.

"Esci fuori da casa mia,prima che mia sorella pensi che tu sei il mio ragazzo" scesi dal bancone con un salto e prendendolo per il braccio lo accompagnai alla porta,di corsa

"Sai...credevo mi avresti baciato" disse appoggiandosi allo stipite della porta con la spalla

"E ti dispiace che non l'abbia fatto?-stavolta era lui a fissare le mie di labbra-Ehi ragazzino,gli occhi sono qui" gli schioccai le dita davanti al viso e gli indicai i miei occhi

"Dicevi?" era come se si fosse appena svegliato da un sogno,cadeva dalle nuvole. A cosa stava pensando?

"Ti dispiace che non ti abbia baciato?"

"Credo dispiaccia più a te che a me". Sorrise.

"Io non ne sarei così sicuro se fossi in te" gli sbattei la porta in faccia e non appena sentii i suoi passi farsi lontani,mi appoggiai con le spalle al muro e tirai un forte sospiro.

"Quindi è il tuo ragazzo?!" quella vipera di mia sorella aveva un talento innaturale nello sbucare nei momenti meno opportuni

"No!" gli urlai contro,furiosa

"E allora perchè vi ho visto fare i fidanzatini?" incrociò le braccia e assunse quel suo odioso tono da saputella che odiavo fin da quando eravamo piccole

"Perchè sei una scocciatrice,impicciona!" salii le scale per il piano di sopra,saltando alcuni scalini e una volta arrivata in camera,sbattei la porta tanto forte da far tremare le mura. Mi distesi di nuovo a testa in giù sul letto e chiusi gli occhi.

Riuscii ad immaginare me e Luke mano nella mano,con le dita intrecciate,che camminavamo entrambi sorridenti,in un' enorme parco verde.Lui mi prese in spalla ed iniziò a correre facendomi saltare su e giù,ad un tratto si fermò e mi prese in braccio come una sposa e iniziò a baciarmi ripetutamente,sempre con più foga. Riaprii gli occhi.

Ma cosa diavolo mi andavo ad immaginare? Io lo odio. E lui a quanto pare odia me. Non sono una stupida adolescente con una cotta per il classico ragazzo bello e dannato. Sono Elizabeth Jane Tucker e devo odiare Luke Robert Hemmings. Devo farlo,altrimenti rischio di innamorarmi.

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