-Chapter 18-

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Di nuovo la campanella. Finalmente. Sistemai frettolosamente tutti i pochi libri che avevo e mi diressi a passo sostenuto all'aula di Letteratura.

Lo trovai appoggiato accanto alla porta dell'aula con lo sguardo basso,sui piedi storti. Si mordeva il labbro inferiore. Era irrequieto.

"Dove eravamo rimasti?" lasciai cadere i libri a terra e senza esitazioni o negazioni da parte sua,mi poggiai sopra di lui con più delicatezza possibile. Ripresi a baciarlo,ma stavolta lui era molto più impaziente.

"Ti vorrei ricordare che tutta la classe appena entra si ferma a guardarci" sorrisi poco distante dal suo viso,lui mise entrambi le mani sulle mie guance e per un istante si fermò a guardarmi negli occhi

"Quanto davvero ti importa?". Se non fosse stato per il suono dell'inizio dell'ora sarei rimasta tutto il tempo possibile al mondo a baciarlo,ma non volevo che l'episodio con il professore di trigonometria si ripetesse,perciò lo tirai per il colletto della maglietta dentro l'aula e lo feci sedere su un banco a caso,accanto a me.

"Bene ragazzi! Oggi ho una sorpresa per voi! L'anno è iniziato molto bene e perciò,assieme al professore di teatro abbiamo deciso di offrirvi l'opportunità per mettere in piedi la rappresentazione della commedia drammatica più celebre al mondo!Romeo&Giulietta!-dalla classe si alzò un'esclamazione di disapprovazione e subito il mio sguardo finì su Luke,che immediatamente scoppiò a ridere-eravamo consapevoli di una reazione simile,così abbiamo deciso di alzare i voti a tutti quelli che prenderanno parte al progetto,le audizioni per i personaggi sono aperte da mercoledì prossimo,chiunque ne fosse interessato può chiedere in segreteria; per adesso,nell'intento di alzare il vostro interesse ho deciso di offrirvi una proiezione del film".

Il film era iniziato da un bel po,ma vittima del mio poco interesse mi accasciai sul petto di Luke,e mentre giocava con delle ciocche dei miei capelli,mi addormentai.

"Liz,ehi,svegliati su,il film è finito dai,ora devi andare a tecnologia e io a biologia" sentivo il suo respiro dolce accanto all'orecchio e di tanto in tanto il suo naso che sfiorava la mia guancia. Non volevo alzarmi. O molto probabilmente non volevo staccarmi da lui. Strinsi la presa attorno al suo bacino e cercando di chiedergli altri 5 minuti di riposo,emisi uno strano mugolio

"E va bene,allora sono costretto ad usare le maniere forti" dopo una gran risata mi sollevò come fanno gli sposi per attraversare la navata una volta compiuta la cerimonia con le proprie amate,e senza alcuno sforzo si incamminò verso la mia prossima aula

"Lo sai che ci fissano sempre tutti?" aprii gli occhi e mi strinsi a lui ancora di più,se possibile

"Tutti chi?" mi guardò per qualche frazione di secondo e mi sorrise teneramente. Avevo perfettamente capito cosa intendeva. Quando eravamo insieme,anche per lui,tutto il resto non contava.

"Ti prego non mi lasciare in balia di quel professore esaurito,sto iniziando a sospettare che sia pedofilo" dissi,coprendomi il viso con le maniche della felpa.

Lui scoppiò a ridere e come una reazione a catena scattò anche la mia risata,ma subito misi le mani davanti alla bocca.

"Ehi perché ti copri sempre la bocca quando ridi? Lo fai spesso,l'ho notato" mi fece scendere dalle sua braccia e tornó subito serio

"Non mi piace il mio sorriso,mi vergogno"

"Sbagli,hai un sorriso splendido,e le tue labbra...ah le tue labbra" alzò un angolo della bocca e si morse l'angolo opposto

"Si,ti piacciono solo perché ti diverti a salivarci sopra e ci posi,fin troppo spesso,le tue" incrociai le braccia e tirai in dietro la testa come di solito faccio dopo un commento acido

"E come se ti dispiacesse" lui fece altrettanto,ricopiando il mio tono da vipera iniettata di veleno. Non riuscì a sostenere il mio sguardo e nonostante fossi ancora a braccia incrociate mi afferrò per le spalle e dopo avermi fatta alzare in punta di piedi per arrivare alla sua altezza,mi baciò teneramente. Mi dava tanti baci a stampo,alcuni più prolungati di altri,ma tutti sempre con più impertinenza.

"Ehi ehi,ho lezione,evitiamo altre figure di merda,ok?"

"Mh ok" mi lasciò le spalle e mordendosi il labbro,abbassò la testa,infilò le mani nelle tasche anteriori dei pantaloni e mi sorrise

"Hai proprio un buon sapore,sai?Di zucchero,il che è fin troppo assurdo data la tua spaventosa acidità"

"Va via,cretino!" gli diedi un calcio sul polpaccio e dopo esser scoppiato a ridere per l'ennesima volta se ne andò con lo sguardo ben saldo su un punto indistinto davanti a lui. Entrai in classe strisciando i piedi,già triste per la sua assenza.

"Liz!Liz ehi siediti qui!" mai nella vita mi sarei immaginata di essere richiesta per un posto al banco. Ma con Ashton niente è impossibile. Decisi di accogliere la sua richiesta,anche se controvoglia,e mi accasciai letteralmente,sul banco dove era già seduto

"Ma sei sempre così schifosamente felice tu?"

"E tu sempre tremenda!" il mio tentativo di smorzare il suo entusiasmo fallì miseramente e mi beccai una stupida pacca amichevole sulla spalla

"Non prenderti tutta questa confidenza mio caro"

"Ma come fa Hemmings a renderti così docile?"

"Ma che...guarda che con lui sono mille volte peggio!"

"Si si certo,infatti passate la maggior parte del tempo incollati come la nutella su una fetta di pane"

"Se non ti zittisci in questo preciso istante ti darò un pugno talmente forte che sarai costretto a mangiare tutto con una cannuccia,per il resto della tua orribile vita" schiacciai gli occhi in due piccole fessure e mi rannicchiai nell'angolo più esteriore del banco.

Fortunatamente per il resto dell'ora si zittì e non mi rivolse parola nemmeno per chiedermi una penna.

Al suono della campanella Ashton scappò via di corsa e io uscii dall'aula con altrettanta fretta

"Ciao ragazzina" sentire la voce di Luke non appena misi piede fuori dall'aula fece smettere di battere il mio cuore

"Mio dio Luke!Ma ti diverti a farmi prendere dei mini infarti?!" gli tirai il quaderno ad anelli che avevo in mano,sul petto e lui scoppiò a ridere. "Andiamo a pranzo?"

"Si,voglio presentarti una mia amica" gli presi la mano,lui intrecciò le dita affusolate nelle mie e iniziammo a camminare vicini

"Una tua amica?Wow allora anche tu hai amici!" faceva uno strano effetto sentire del sarcasmo uscire da una bocca che non era la mia

"Mio dio se sei cretino tu!"

"Lo sai anche tu che mi ami,quindi taci!"

"Non approfittarti di questa cosa!" gli lasciai la mano per fare l'offesa ma subito lui me la riprese e la strinse ancora più forte di prima

"Ma ti amo anche io,tremenda ragazza acida che non sei altro-con la sola spinta di un braccio aprì la porta della mensa-va a sederti,io prendo il pranzo" allora mi schioccò un bacio sulla fronte e si incamminò,stando bene attento a non toccare le persone che lo circondavano,e sparì dietro all'infinita coda dietro ai raccoglitori di vetro per prendere da mangiare.

Tra le centinaia di teste degli studenti scorsi quella azzurra di Martha,che correva e a momenti inciampava,per raggiungermi. Si sedette di corsa davanti a me,stava per scivolare a terra,tanto andava veloce

"Martha!Come mai tutta questa fretta?"

"Devo farti vedere una cosa!Allora allora,iniziamo dal principio. Oltre che essere appassionata di psicologia,amo la fotografia...Ehm,allora...non so come dirtelo...te lo faccio vedere e basta ok?-si sfilò dalla tasca il telefono che quasi era più grande della sua piccola mano e dopo aver inserito il codice di sblocco,entrò sulla galleria-Io non ho mai visto una cosa del genere,guarda i suoi occhi,guarda il suo sguardo" non capii subito bene il perché di tanta agitazione e tutto si fece ancora più confuso quando girò lo schermo.

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