Mi riaccompagnò a casa poco dopo l'ora di cena. Più strano a dirsi che a farsi,ma ancora non mi aveva baciata. Non che mi desse fastidio,ma mi sentivo come se quel mio stupido «Ti amo» lo avesse sconvolto. Solitamente le coppie se lo dicono dopo mesi,o anni che stanno insieme e in casi straordinari non lo dicono mai; ma il punto è che anche solo un pomeriggio con lui,sembrava una vita intera.
"Sono stato davvero bene con te" disse,prendendomi per il bacino e alzandomi per posarmi sul gradino davanti a lui
"Anche io,ragazzino"
"Ci vediamo lunedì?" mi sorrise. Ma non di gioia,era come un meccanismo automatico del viso per tranquillizzarmi. Purtroppo ottenne l'effetto contrario.
"Ebbene si" lo abbracciai forte,affondando il viso nella sua spalla e premendo forte con le mani chiuse a pugno attorno alle sue braccia.
Mi lasciò andare dopo qualche istante e aspettò che fossi entrata in casa per infilarsi le cuffie nelle orecchie e,a testa bassa, prese a camminare sulla via opposta alla mia.
Poggiai le chiavi sul solito tavolino e mi sedetti a terra per slacciarmi le scarpe
"Allora state insieme!" forse l'unica cosa che ho in comune con mia sorella,è l'essere impicciona
"Dimmi cosa ti interessa" mi alzai in piedi e mi fermai sui primi scalini delle scale,con lei davanti
"Bhe sei mia sorella,poi sono curiosa!"
"Tra le due,la ragazzina dovrei essere io"
"E dai smettila di offendermi e rispondi!"
"Non voglio risponderti ok?!"
"Almeno lo farai conoscere alla tua famiglia?"
"Rallenta!Non ci stiamo sposando!"
"Non sembra un bravo ragazzo..."
"E che cosa te ne frega?! E poi ero io quella che giudicava le persone dall'apparenza eh! É il mio ragazzo,non il tuo!" ero consapevole di quello che avevo detto ma non mi interessava aver ammesso che stavo insieme a Luke,perché ero fin troppo arrabbiata per quello che aveva detto. Le diedi uno spintone e salii al piano di sopra sbattendo pesantemente i piedi a terra.
Che nervoso.
Aprii la finestra e mi misi seduta sopra il cornicione con le gambe penzolanti nel vuoto,presi una sigaretta dalla borsa e l'accesi. Era il modo migliore per scaricare la tensione accumulata,senza far danno a nessuno. Avevo fin troppe emozioni in circolo,e avevo bisogno di spegnere la luce,metaforicamente parlando.
Probabilmente quelle due dannate parole che erano uscite dalla fogna piena di denti che mi ritrovo al posto della bocca,avevano rovinato tutto. Ero stata capace di rovinare l'unica cosa che si potesse avvicinare alla felicità in mio possesso. Che idiota sono. Probabilmente lo avevo spaventato a morte e ora non sapeva come uscire da questo brutto impiccio. Avevo bisogno di parlare con qualcuno,qualcuno che mi capisse e che poteva darmi una mano. Qualcuno che già in passato mi aveva aiutato a sgrovigliare l'intreccio di pensieri che otturava la mia testa e a far luce su ciò che era accaduto. Spostai le gambe dal cornicione e dopo aver trovato il mio telefono sul fondo della borsa,sul pavimento,digitai «Martha». Rispose dopo quattro squilli.
"Liz! Ehi l'ultima volta che ti ho vista avevi il corpo spiattellato su quello di Luke,com'è andata?" come al solito,sprizzava entusiasmo anche dall'altra parte di un monitor
"Inizialmente bene...benissimo direi...Solo che sono un'emerita idiota e..." non riuscivo nemmeno a completare la frase,le parole mi morivano in bocca ed emettevo solo singhiozzi
"Cielo,che gli hai fatto?Gli hai tirato un pugno?!"
"Magari....sarebbe stato meglio"
"Liz porca troia,cosa gli hai fatto?!"
"Gli ho detto che lo amo."
"...".Silenzio. Forse era collassata.
"Martha?Ci sei?"
"Liz...oh merda."
"Sono in panico molto più di te! Subito dopo pensavo mi baciasse ma è rimasto impalato a guardarmi e ha detto «Anche io»"
"Manteniamo la calma. Il primo punto positivo è che ti ricambia. É una gran cosa."
"Si ma è stato strano...io non volevo dirglielo!"
"Liz,non esistono cose che non vogliamo fare,ci sono solo cose che il nostro subconscio rifiuta di mettere in atto,ma i tuo sentimenti per lui sono evidentemente molto forti,ed è normale che tu abbia pensato subito all'amore"
"Oddio mi rincretinisci se parli così da dottore...aspetta quindi questo non è amore?"
"Ma si che lo è! Il piccolo fatto che dopo non si sia messo a baciarti,sta solo a significare che per lui non c'è bisogno di dimostrazioni fisiche per farti capire cosa prova"
"Ho paura di averlo spaventato"
"Ma assolutamente no!"
"...forse era troppo presto..." era strano sentirmi dire quelle cose,e non potevo permettermi di piangere due volte nello stesso giorno,quindi ricacciai dentro i lacrimoni che mi stavano salendo su per la gola,con un forte colpo di tosse
"Non c'è un tempo stabilito per decidere se si ama una persona"
"...quindi cosa dovrei fare?"
"Parlaci. Devi solo parlarci"
"..."
"Dov'è finita la ragazza con le palle quadrate che ho conosciuto il primo giorno? Quella che per poco non sbranava Wendy in mensa? Quella che ha avuto il coraggio di rispondere alla preside? La ragazza cazzuta che fa sbavare tutto l'istituto maschile?"
"Si è innamorata ed è diventata una pappamolle."
"Ma che dici?!Devi solo ritrovare la grinta necessaria per affrontarlo,lunedì". Mi ero totalmente scordata che ormai era arrivato il week-end
"Come posso ritrovarla?"
"Facendo qualcosa che ti ricordi che la paura è solo una cosa astratta e che tu sei molto più forte di una cosa che nemmeno si può toccare"
"Un tatuaggio."
"Certo!Ottima idea!"
"E tu domani mi accompagnerai,passa a casa mia alle 4 del pomeriggio ok?"
"Perfetto!" senza nemmeno salutarla riagganciai. Avevo troppe cose per la testa.
E se Luke avesse voluto troncare di già i rapporti,perché aveva paura? Se fosse stato talmente fifone da non volersi buttare in quest'impresa con me? Sicuramente sarei riuscita ad andare avanti senza di lui lo stesso,avrebbe fatto male di certo,ma sono abituata a rialzarmi senza nessuno che mi tiene la mano.
Sentivo una specie di fuoco salire dalle gambe,fino ad arrivare in viso. Era la sensazione più bella al mondo. Come se un liquido caldo e familiare mi stava irradiando le vene. Adrenalina. La grinta è l'unica cosa di cui ho il possesso e me ne vanto,in quel momento sentii che piano piano stavo tornando la tipa acida e forte di sempre. Chiunque può avere dei momenti di debolezza,ma in pochi sanno riprendersi. Fortunatamente io sono una di quei pochi.
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The Bright Side
FanfictionElizabeth, una ragazza australiana con non pochi problemi con se stessa e le persone che la circondano, incontra Luke, un ragazzo altrettanto problematico, tanto bello quanto pericoloso. Le personalità dei due si trovano in attrito già da subito, ma...