-Chapter 40-

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E insomma,tra baci,libri,professori e ore infinite,arrivammo alla fine di quello straziante Lunedì.

Io e Luke ormai ci stavamo dirigendo verso l'uscita della scuola,con il resto della mandria di studenti che avevano scontato la loro giornaliera pena di ore in Istituto.

"Amore,quindi oggi ancora ripetizioni vero? Ma quando sarai libera?" disse Luke,avvicinandomi a se con le mani sulla mia schiena

"Non chiamarmi amore,chiaro? E poi é Michael ha decidere quando non avrò più bisogno del suo aiuto" poggiai la testa sul suo petto e strinsi le braccia attorno alla sua vita. Avvertii che stava sorridendo,dal cambiamento del suo respiro sui miei capelli.

"Allora non ce la farai mai" disse,dandomi un bacio sulla nuca

"Avanti,sto facendo progressi!" tentai di snodarmi dal suo abbraccio,ma riuscii solo ad alzare la testa perché Luke teneva legate le sue dita con le mie,dietro la schiena

"Non dicevo questo, intendo solo dire che quel ragazzino farebbe di tutto per star da solo con te" improvvisamente si fece serio,con gli occhi cupi e seri su di me

"Solo perché è leggermente meno robusto di te,non significa che sia più piccolo,guarda che ha 19 anni e qui il ragazzino sei tu" alzai le sopracciglia con aria altezzosa,ma a mio gran dispiacere Luke non colse quest'occasione per discutere e cominciò a ridere,mi strinse di più a se e mi scompigliò i capelli

"Se non fosse per la tua innata acidità e il tuo sarcasmo capace di uccidere,giuro che saresti tanto adorabile che mi verrebbe voglia di rimpicciolirti e usarti come porta chiavi"  scoppiammo entrambi un una rumorosa risata che fu poco dopo interrotta dalla mania di Luke di baciarmi nei momenti meno opportuni. In brevissimo tempo quel bacio giocoso,quasi a stampo,diventò un bacio più serio e vigoroso. Mi alzai in punta di piedi e lui piggiò il suo petto muscoloso e largo,contro il mio torace sproporzionatamente ampio. Sorrise per un attimo e io ne approfittai per mordergli il labbro inferiore. Lui gemette inpercettibilmente quasi di sicuro perché gli avevo fatto male,conficcando il piercing nella pelle.

"Scusa" sussurrai,liberando per poco la mia lingua dalla sua

"No,é piacevole,non fermarti" rispose lui,facendo scivolare le mani dal mio bacino al mio viso.

"Ehm ehm..." il mio primo istinto fu quello di distogliere per un secondo una mano dai suoi capelli,per fare cenno allo scocciatore di turno di andarsene. Luke lo ignorò come si può ignorare una mosca e tornò da subito a darsi da fare con la lingua.

"Si ehm mi dispiace interrompervi ma..."

"Amico,siamo imp....oh" girai il viso pronta a dare una testata allo scocciatore,ma davanti mi trovai un Michael rosso d'imbarazzo che si guardava i piedi

"Davvero non volevo...ehm interrompervi" continuò lui,passandosi una mano fra i capelli "E allora perché l'hai fatto?" intervenne Luke,che mi stringeva ancora. Notai che stava cercando di controllare il respiro affannoso,ma il suo petto (e forse e quasi sicuramente qualcos'altro) era troppo eccitato.

"Dovremmo iniziare a studiare..." rispose lui,con un filo di voce

"Beh allora credo proprio che debba levare le tende,Liz vuoi che venga a prenderti quando finisci,magari continuiamo stasera dove siamo stati interrotti" e di nuovo quel sorriso mozzafiato.

"Non sono nel pieno delle mie forze ragazzino,meglio se mi chiami soltanto,ok?"  dissi,ricambiando il sorriso

"Ok beh allora in caso di emergenza,io sarà in aula di detenzione,a presto Mike- gli fece un cenno con la mano- a presto bimba" disse con tono soave e seducente,baciandomi per l'ultima volta,per poi dirigersi trotterellante dentro la Scuola.

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