Il sole era già alto sulla casa quando decisi di uscire fuori in giardino,avvolta in una calda vestaglia di cashmere viola,per iniziare a leggere e studiare il copione di Romeo&Giulietta.
Mi sedetti con le spalle contro la staccionata che separava l'erba dall'asfalto e scorsi velocemente le notifiche sul blocco sfondo-schermo del telefono. 3 messaggi in segreteria e 11 chiamate perse da Martha. Scrollai la testa quasi sperando di farla rotolare via dalle spalle e aprii il mattone di 500 pagine che mi ritrovavo fra le gambe.
Dopo circa 2 ore di prove intense sui miei monologhi nello spettacolo,mi resi conto che tutte quelle belle parole sarebbero dovute essere indirizzate verso...lui,perciò lasciai i fogli a terra sull'erba e tornai dentro casa per prepararmi una cioccolata calda.
«Don't try to wake me in the morning 'cause I will be gone . Don't feel bad for me I want you to know...» mi ritrovai a cantare,mentre girovagavo per la casa. É terribile quanto una persona possa sentirsi sola e insignificante in una casa tanto grande quanto vuota.
Andai nella camera dei miei genitori,una camera immacolata e troppo luminosa,e mi sdraiai sul letto matrimoniale. Strinsi le gambe al petto e chiusi gli occhi.
"Elizabeth,se senti questo messaggio,ti prego richiamami. Ho bisogno di vederti e sapere che tu stai bene" la voce di Michael si insinuò nella mia testa,solleticandomi gli occhi. Un momento. Michael?! Aprii gli occhi e notai subito la luce bianca che veniva dallo schermo acceso del mio telefono; avevo lasciato aperta la segreteria. Andai subito a cercare il messaggio che aveva lasciato e notai che era stato mandato circa 20 minuti fa. Corsi in camera mia e ricomposi subito il suo numero.
"Michael?!" strillai,non appena sentii il suo respiro dall'altra parte della cornetta
"Liz?" disse,con tono fievole,quasi inesistente
"Dove sei?" dissi rapida come un proiettile,infilandomi un paio di stivali neri che tenevo sotto la mia scrivania
"A casa mia,perché?"
"Ottimo,sto arrivando." riagganciai e mi lanciai subito fuori casa,dopo aver preso le chiavi del portone. Il freddo mi ghiacciò le gambe nude,ma strinsi i denti,allacciai per bene la vestaglia che arrivava a coprirmi a malapena le ginocchia e iniziai a correre come se ne valesse della mia vita.
Casa Clifford non era troppo lontana,era appena due traverse prima della via di scuola,perciò mantenendo il ritmo della mia corsa furiosa sarei riuscita ad arrivare nel giro di tre minuti. L'eco dei battiti delle suole delle mie scarpe sull'asfalto mi precedevano e le poche persone che si trovavano sulla mia strada si fermavano a guardarmi. Urtai moltissime persone,provocandomi dei dolorosi lividi sulle braccia,ma ne valse la pena,perché ormai ero quasi arrivata. I polmoni iniziarono a bruciare,e l'adrenalina piano piano stava sminuendo. Strinsi i pugni e continuai a correre fino ad arrivare alla meta.
Scavalcai il muretto di ferro e mi lanciai verso la porta,attaccandomi al campanello fino a far risuonare il ronzio per tutta la casa. Michael mi aprì e non appena lo vidi,mi scagliai contro di lui e lo strinsi fortissimo.
"Ahi...non così forte" disse,accarezzandomi i capelli. Mi staccai da lui e strinsi forte i suoi palmi nei miei.
"Mike,cosa hai fatto all'occhio?" attorno all'occhio sinistro,c'era una chiazza viola che faceva da contorno alle sue pupille verdi
"Entra,é una lunga storia." disse,in tono agghiacciante. Mi afferrò per un polso e mi trascinò fino a quello che suppongo sia stato il salone. Mi fece sedere su una poltrona morbida e rossa e dopo un lunghissimo respiro si sfilò la maglietta nera che indossava. Sentii un brivido corrermi lungo la spina dorsale.
Attorno la cassa toracica c'era una contusione che mi fece salire i conati di vomito,l'avambraccio era solcato da un taglio rosso pieno di pus e appena sotto la mandibola aveva un livido viola che sembrava volersi espandere.
"Mio dio...Michael chi ti ha fatto questo..." mi alzai e gli accarezzai il torace,ingoiando un conato di vomito
"Luke." disse,prendendomi la mano e stringendosela fra le dita.
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The Bright Side
FanfictionElizabeth, una ragazza australiana con non pochi problemi con se stessa e le persone che la circondano, incontra Luke, un ragazzo altrettanto problematico, tanto bello quanto pericoloso. Le personalità dei due si trovano in attrito già da subito, ma...