-Chapter 36-

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Magari se vado alla festa con Luke ho l'occasione di far crepare di invidia quella gran troia. Pensai,mentre guardavo il cortile deserto,dalle finestre della classe di Trigonometria. Ma si,che male potrà mai fare? In fondo so quanto sia importante per Martha,avrà bisogno del mio supporto,nel caso "dovesse succedere qualcosa con Ashton"...ma quanto sono carini insieme? Davvero non so perché non siano già una coppia,sembrano marito e moglie! Quei due si sposeranno,ne sono sicura. E avranno dei figli stupendi,si.

"Signorina Tucker? É suonata la campanella,può andare a casa" il professore McBerry mi fece schioccare due dita davanti al viso,facendomi cadere letteralmente dalle nuvole

"Ah si si,vado" afferrai il quadernone ad anelli sul banco,e uscii di corsa dall'aula,ormai deserta.

Luke mi aspettava dietro l'angolo del corridoio,poggiato al muro; bello come un dio greco.

"Ti eri addormentata o cosa?" disse,venendomi in contro

"Stavo pensando" risposi,sistemandomi gli occhiali da vista,sulla punta del naso

"Pensando a cosa?" rispose,svoltando sul corridoio che dava al cortile interno

"Alla festa,dovremmo andarci"

"Sicura?"

"Certo!Non scatenerò risse e poi mi va di....uscire con voi,ecco tutto" dissi,stringendomi nelle spalle

"Sarà divertente,te lo prometto" rispose lui sorridendo,mentre con un braccio apriva la porta che dava sul cortile

"Ragazzi! Sono qui! Venite!" Ashton era seduto accanto alla vasca della fontana,che si sbracciava per richiamare la nostra attenzione

"Allora? Che avete deciso? Venite alla festa?" disse tutto d'un fiato,infilandosi in bocca un marshmellow dalla confezione rosa che teneva fra le cosce

"Mh beh si" disse Luke,sorridendomi

"Michael viene?" dissi,rubandogli un dolcetto

"Si,anche Martha" rispose sempre Ashton,sorridendo come un bambino

"Ehi ti sei sporcata di zucchero" disse Luke,avvicinando un polpastrello all'angolo destro delle mie labbra. Trattenni il respiro,non appena le sue dita mi sfiorarono. Giuro,non mi abituerò mai alla perfezione di questo ragazzo.

Non riuscii a trattenermi e mi sporsi meccanicamente in avanti per baciarlo. Notai che anche lui aveva smesso di respirare. Poggiando una mano sul suo petto liscio,notai che era stranamente immobile; aveva smesso di alzarsi ed abbassarsi.

"Ti sei dimenticato di respirare,ragazzino" susurrai vicino al suo orecchio,lui sorrise divertito e mi rubò un ennesimo bacio

"Forza ragazzi,entrate,dobbiamo iniziare!" strillò il professore di letteratura,spalancando le porte scure del teatro.

Anche questa volta,le prove passarono in fretta,forse anche troppo.

I professori continuavano a complimentarsi della mia bravura nel recitare; probabilmente negli anni avevo sviluppato un certo talento nel campo,a forza di mentire ai miei genitori sulle mie compagnie.

Luke mi stava  accompagnando fuori scuola. Mano nella mano. Mi stringeva forte il palmo gelido e di tanto in tanto mi guardava;

"Cos'hai da fissare?" dissi ridendo,tirandogli una gomitata sullo stomaco. Lui si bloccò e fece scivolare le dita sinuose,attorno al mio bacino

"Con questa luce ti brillano i capelli in modo particolare,sembri una dea" rispose,sorridendo e scostandomi una ciocca sgargiante di capelli dalla fronte

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