-Chapter 35-

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Purtroppo dovetti mantenere la mia promessa e fui costretta da mia sorella a filare a scuola,il mattino seguente.

Lei si era rifiutata nella maniera più  categorica di lasciarmi andare con il penny,ma non appena si era distratta per prepararmi un cappuccino,avevo infilato lo skate nello zaino e me l'ero buttato in spalla.

Nel tragitto di andata,infilai tranquillamente gli auricolari e iniziai a sfrecciare sul marciapiede,facendo lo slalom fra i passanti che mi imprecavano alle spalle,per avergli pestato i piedi con le ruote.

Rallentai non appena varcata la soglia dell'enorme entrata dell'Istituto e,a grandi falcate,andai a sedermi sulle gradinate,poggiando i piedi sulla tavola,lasciando che il polso malato ciondolasse lungo le ginocchia che poggiavo sotto il mento.

"Ragazzina" assolta nei miei pensieri,non mi ero minimamente  accorta di Luke,finché non si sedette accanto a me e mi richiamò alla realtà

"Ah...ciao Luke" dissi,sollevando il viso fra le mani

"Oh mio dio come stai?" dal suo tono di voce improvvisamente preoccupato,capii che dovevo avere una pessima cera

"...non bene" risposi,guardando fisso in quegli occhi blu che mi erano tanto mancati

"Ascolta,sappi che mi dispiace da morire,io non volevo ferirti,mi sono sentito terribilmente in colpa...non rispondevi al telefono...ero preoccupatissimo...Se stai male tu,sto male io" aggiunse,dopo una breve pausa,con un sospiro straziato

"Ehi...piccolo mio va tutto bene,non importa,ora mi sono calmata,ti perdono" lo avvicinai a me delicatamente e lo baciai,cercando di rimediare a tutti i baci negati nei giorni precedenti. Dio come mi era mancato il suo piercing fra le mie labbra.

"Mi piace quando mi chiami piccolo mio" sussurrò,strofinando la punta del suo naso sul mio

"Non abituartici" risposi,sorridendo e mordendogli il labbro inferiore, stringendo la presa attorno alla sua nuca

"Liz!Oh mio dio!" strillò Martha,lanciandosi fra le mie braccia,scaraventando Luke lungo lo scalino

"Buongiorno anche a voi due eh" dissi ridendo, rivolgendomi ad Ashton e Michael alle sue spalle, sprofondando con il viso nell'incavo del collo della mia migliore amica 

"Non hai idea di quanto mi sei mancata" disse lei, accarezzandomi i capelli

"Tesoro mio anche tu,ma così mi soffochi" le picchiettai piano su una spalla e lei,ridendo,sciolse quello stretto abbraccio

"Oh mio dio ma hai il piercing al sopracciglio! Stai benissimo!" strillai,non appena notai il piccolo filo metallico con due minuscole palline nere alle estremità,che le  attraversavano il sopracciglio sinistro

"Eh si" ripose lei,non curante,sedendosi dietro Luke

"Non fare la dura,che appena hai visto l'ago sei svenuta!" disse Ashton,ridendo come un matto,alle mie spalle

"Era enorme! Mi ha fatto paura! E poi parla lui,che si sente tanto figo con le sue maledette bandane!" ribatté lei,irritata,allungando una mano e tirandogli uno schiaffone bello sonoro sulla fronte,che lui ricambiò con un morso all'avambraccio. Scoppiai a ridere nel vederli giocare come due bambini,e istintivamente mi accovacciai stretta a Luke,che mi diede un bacio sulla fronte. Con la coda dell'occhio notai Mike,seduto distante da Martha,con lo sguardo assente davanti a se. Aveva le spalle curve e un paio di occhiaie ben segnate,il respiro leggero e faceva ricorrenti sospiri pesanti.

"Tutto bene?" disse Luke, scuotendomi la spalla

"Certo" sorrisi,con tanta di quella amarezza in gola che non riuscii a deglutire. Diedi un calcio al piede di Michael e notai che si riprese scrollando la testa,quasi si fosse appena svegliato da un sogno. Mi rivolse un breve sguardo smarrito,pieno di tristezza e risentimento che mi fece venire una gran voglia di piangere.

La campanella che segnava la fine della prima ora squillò presto. L'ora di letteratura era passata molto velocemente,grazie alla spiegazione coinvolgente del professore,sul Grande Gatsby. Il mio tema si era meritato una B+,il che mi aveva rasserenata molto,in confronto alle brutte insufficienze passate. Riposi con cura i miei oggetti sul fondo dello zaino e come da routine,fui l'ultima ad uscire dalla classe.

Varcata la soglia della porta,trovai ad aspettarmi l'ultima persona che desideravo incontrare,da sola.

"Cosa vuoi?" dissi gelida,iniziando a camminare a passo sostenuto

"Parlare con te". Non rallentai,non ostante la fitta di dolore alla caviglia e al cuore.

"Ti vuoi star ferma? Non sei nemmeno costretta a rispondere,mi devi solo ascoltare" Michael mi afferrò con forza il polso sinistro,facendomi gemere di dolore. Mi bloccai davanti a lui. Forse solo perché,nel profondo del mio cuore,desideravo ardentemente potergli dire quanto mi dispiacesse di averlo fatto star male.

"So bene che non avrei mai e poi mai dovuto aggredire in tal modo Luke,mi dispiace da morire,nemmeno immagini quanto. Non saremmo mai amici,ma ho visto quanto sei felice con lui,e questo mi importa maggiormente; Che tu stia bene. Chiederò scusa anche a lui se necessario per farmi perdonare da te." in quei teneri occhi verdi che avevo conosciuto appena un mese prima,non riconoscevo più il ragazzo a cui mi ero affezionata,quello sempre sereno e pronto a farti ridere. Aveva gli occhi vuoti,spenti. Senza nemmeno far uscire un filo di voce,mi avvinghiai a lui talmente forte da farmi male alle braccia. Lui mi sollevò leggermente da terra e iniziò a ridere.

"Nemmeno immagini quanto bene ti voglio" dissi,in fine.

"Anche io Jane,anche io" rispose,poggiandomi delicatamente a terra

"Va bene tutto,ma non usare il mio secondo non eh,troppe libertà,bello" gli diedi un pugno amichevole sulla spalla,lui alzò gli occhi al cielo e poggiandomi un braccio lungo le spalle,mi accompagnò al laboratorio di Biologia

"Allora buona lezione,ci vediamo a pranzo?"

"Ci conto" sorrise,io lo abbracciai un'ultima volta e dopo avergli dato un bacio sulla guancia,entrai in classe,felice come una bambina in un negozio di pony.

Fortunatamente le seguenti 3 ore volarono via come un soffio di vento e quasi senza nemmeno accorgermene,mi ritrovai davanti alla cassa della mensa,per pagare il mio pranzo.

Non fu difficile individuare il mio tavolo; bastò seguire le urla isteriche di Martha e la risata acuta di Ashton

"Hey!" dissi,prendendo posto accanto a Michael,che mi sorrise sereno

"Liz!Ciao!Non saresti d'accordo anche tu che Ash starebbe da dio con un piercing al naso come il tuo?" esclamò Martha felice,dando un morso al suo panino con l'hamburger

"Mh...probabilmente no,non ce lo vedo,magari con un bel tatuaggio sul collo!" risposi,con altrettanto entusiasmo

"O magari con i capelli verdi,in tinta con i suoi begli occhioni!" si intromise Mike,imitando il nostro tono e distorcendolo ancora,per prenderci in giro

"Chi si tinge i capelli?" disse Luke,alle mie spalle,sedendosi fra me e Martha,poggiando il vassoio sul tavolo circolare

"Ma la smettete?Non ho bisogno di piercing,tatuaggi o di tingermi i capelli,come fate voi quattro!" disse Ashton,dando uno spintone a Martha

"Ma con un tatuaggio o almeno un colore di capelli decente,la tua faccia diventerebbe meno ripugnante,tesoro" dissi,alzando le sopracciglia e lanciando uno sguardo di sfida al povero Ashton

"Dio quanto sei acida!Quasi quasi non ti invito alla festa,faresti innervosire tutti" disse lui,in difensiva

"Quale festa?" dissero in coro,Martha e Michael,incuriositi

"Domani Calum da una festa nella casa con la piscina della fidanzata,ha detto che sarà una festa solo per noi dell'ultimo anno,vi va di venire?" rispose Ashton,dando una lunga sorsata alla sua limonata

"Tu ci vai?" disse Martha

"Credo di si...mi fate compagnia?"

"Chi é la fidanzata?" disse Luke,cercando di infilarsi nel discorso

"...Wendy..." rispose Ashton,abbassando lo sguardo sul suo piatto di pasta al tonno,imbarazzato.

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