-Chapter 26-

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Giovedì 26 ottobre.

Ore 7.30 am.

Mi svegliai con una gelida ventata di freddo,dalla finestra rimasta aperta. Mi stiracchiai per bene e infilai un paio di pantaloni lunghi,color nocciola,con un maglione rosso,tendente al viola,cappello nero e scarpe abbinate.

Uscii di casa senza nemmeno aver fatto colazione,ma la fame mi assalì di colpo,perciò fui costretta a fermarmi in una caffetteria di strada per prendere qualcosa per tappare il buco che avevo nello stomaco.

Era una giornata piuttosto fredda,forse stava finalmente entrando l'inverno. Il cortile della scuola era affollato di ragazzi e ragazze riunitisi in gruppo. Alzai il volume delle cuffiette e mi sedetti sulle scalinate sotto alla porta d'ingresso,con la cioccolata calda in mano.

Le poche volte che staccavo gli occhi dal display del telefono,notai che alcuni ragazzi mi indicavano e parlavano fra di loro sottovoce. Che nervi.

"Buongiorno!" Ashton mi si sedette accanto,insieme a Martha,dall'altro

"Oggi non sei con il tuo amore?" chiese subito,quell'impiccione di Ashton

"Non sei mio amico,non hai il diritto di fracassarmi le ovaie con queste stupide domandine" ritornai con gli occhi sullo schermo,sul palmo delle mie mani e selezionai una nuova canzone. Martha mi diede un forte pizzicotto sulla coscia e sorrise ad Ashton. Quasi dimenticavo che lei è innamorata di quello strano ammasso di cromosomi,a forma di cretino.

"Mi dispiace per te,ma ho fatto le audizioni per Romeo&Giulietta e mi anno preso,dovremmo passare insieme molto più tempo del previsto" disse,sghignazzando fastidiosamente

"Meraviglioso,sprizzo gioia da tutti i pori" dissi con il tono più piatto e menefreghista che riuscivo a tirar fuori,per dar ancora più sarcasmo alle mie parole

"E dai,basta. Piuttosto,dov'è Luke?" Martha mi diede una botta sulla spalla per cercare di spegnere la mia cattiveria nei confronti del suo segreto amore

"In gita con degli amici,a far danni"  la campanella interruppe il nostro dialogo. Ashton si alzò in piedi e aiutò Martha,afferrandola per la mano

"Io ed Ashton abbiamo educazione fisica,ci vediamo dopo,a pranzo?" disse lei,aggiustandosi la maglietta e prendendo dalle braccia di Ashton i suoi libri

"Certo,a dopo" le sorrisi e la osservai mentre si dirigeva insieme al suo principe azzurro,verso la palestra. Notai che ridevano parecchio insieme,ripugnante da ammettere,ma erano adorabili. Sono sicura più del 100% che sarebbe nato del tenero fra quei due.

Aprii la porta dell'aula di letteratura e trovai il professore in piedi,appoggiato alla cattedra,che subito mi sorrise

"Come vi stavo dicendo,ecco Elizabeth,la nostra protagonista femminile della commedia. Per apprezzare le sue interpretazioni fino in fondo dovreste ascoltarla,Liz,ti andrebbe di deliziarci con un tuo monologo?" si rivolse a me,sorridendo e facendomi cenno di prendere il suo posto accanto alla cattedra. Con un gesto meccanico,posai lo zaino e i libri sulla sua sedia,e dopo aver fatto un respiro bello profondo,iniziai a parlare,titubante

"Cosa siamo,noi? Perché esistiamo? Che senso ha,vivere? Tutte domande di senso,che l'uomo non ha fatto altro che ripetersi nel corso della sua esistenza. Secolo dopo secolo le domande iniziavano ad essere sempre più complesse e di conseguenza le risposte non gli arrivavano. Io una risposta l'ho trovata. La mia ragione di essere,la sostanza dei miei giorni,il mio scopo nella vita,è lui. Lui da una motivazione alla mia esistenza,io sono nata per stare con lui,lui mi completa- mi tolsi il cappello e iniziai a stringerlo e contorcerlo con le mani- Dio,se davvero esiste,mi ha creata per poi farmi conoscere lui. Magari il nostro amore non sarà eterno,sono consapevole,ma io lo amo più della mia vita stessa. Con lui,non sono più sola,adesso attraverso il tunnell nero che mi avvolge,con qualcuno che mi tiene la mano. Non mi ha cambiata,mi ha migliorata. É come se per tutto questo tempo fossi stata cieca e lui mi avesse messo un paio di occhiali. Prima non riuscivo a capire perché le coppie si tengono tanto per mano,ma quando il suo palmo ha incontrato il mio,tutto è stato più chiaro. Lui è la mia famiglia,il mio mondo. É tutto,per me" fermai il mio andi rivieni per la classe e abbassai la testa,feci un respiro profondo e sorrisi,non appena sentii esplodere l'applauso della classe.

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