-Chapter 38-

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Arrivai al ristorante con mezz'ora di ritardo e gli sguardi furiosi e impazienti dei miei amici che mi aspettavano,mi accolsero al posto dei saluti cordiali che mi aspettavo

"Ma insomma! Ti fai aspettare peggio do una diva!" strillò Ashton,che fu subito ammutolito da uno schiaffo in pancia di Michael. Luke e Martha mi seguivano a bocca aperta mentre mi avvicinavo a loro,sventolando una mano.

"Che ho fatto...?Si,d'accordo...sono in ritardo...scusate ma..."

"Dio sta zitta-Luke mi interruppe bruscamente,afferrandomi per i fianchi e avvicinandomi a lui con forza,per baciarmi-sei splendida" disse poi,senza più fiato

"Niente cerimonie Hemmings,lasciala anche un po a me!" Martha colpì forte Luke alla milza,e dopo avermi liberata dalle sue braccia,mi strinse in uno dei suoi abbracci spacca ossa

"Se dovevamo aspettarti per vederti così bella allora ne é valsa la pena" scoppiammo entrambe a ridere e dopo poco mi lasciò andare anche lei. Ashton mi fece un cenno con la testa che ricambiai con un sorriso sfavillante. Michael era immobile,fermo come una statua.

"Mike! Avanti! Ci credo che non hai ancora una ragazza,se rimani pietrificato a tal modo per un paio di gambe!" Martha gli passò davanti sbracciando,nel tentativo di svegliarlo dalla sua trance

"Cosa...?Oh si Liz,avanti vieni" dopo una scrollata di capo,Michael mi rivolse un sorriso radioso e allargò le braccia; dove mi fiondai senza ripensamenti.

"Sei speldida" disse,dandomi un leggero bacio sulla fronte.

"Vogliamo andare? Ho fame." si intromise Luke,strisciando fra me e Michael per separarci.

L'interno del locale era stupendo; aveva le luci soffuse sui toni del blu,i tavoli erano tutti rotondi ed erano separati da paraventi con ricami floreali. Il nostro tavolo era accanto una finestra che dava  sulla strada principale ed era senza dubbio il più chiassoso

"Allora!Allora allora allora! Io mi voglio sposare in Inghilterra,con una modella della Victoria's Secret e voglio diventare regista!" stava urlando Ashton,mentre rideva e singhiozzava a causa del troppo vino rosso; non saprei ben dire come,ma era partito il gioco di «Cosa vuoi far da grande»

"Io,non importa dove e quando,ma voglio sposare questa ragazza!" disse Luke,passandomi una mano attorno al collo e dandomi un forte bacio a

schiocco sulle labbra

"E io sarò la vostra damigella d'onore" disse Martha,dandomi un cinque

"Ragazzi questo é il vostro resto,vi auguro una buona serata" disse una cameriera bionda,lasciandoci una banconota e degli spiccioli sul tavolo. Avevamo cenato in abbondanza e avevamo diviso la spesa,eravamo tutti quanti elettrizzati e non solo a causa dell'alcool ingerito.

Mentre ci dirigevamo al parcheggio per prendere l'auto di Ashton,Michael cominciò a canticchiare il motivetto di una vecchia canzone dei Beatles che subito riconobbi e Martha prese a saltellare sulle punte dei piedi. Luke mi stringeva a se con il braccio e intrecciava le dita affusolate con le mie.

"Staremo stretti,ma io l'ho sempre detto che i posti stretti sono i più divertenti!" strillò Ashton,dal sedile del guidatore,mentre ci faceva segno di salire.

"Copilota!" urlò Martha,lanciandosi sul sedile accanto ad Ashton,lasciando me,Luke e Michael nei sedili posteriori.

"Sei davvero magnifica" disse Luke con un sussurro,mentre Ashton usciva con accortezza dal parcheggio e prendeva velocità verso la strada

"E tu sei un cretino" gli sorrisi,accarezzandogli una guancia ruvida con il dorso della mano. Lui si strinse a me e inominciò a fare il suo solito giochetto con le labbra sulle mie,io gli morsi accidentalmente il piercing e avvertii una risatina crescergli nel petto. Allungai le gambe seminude sui suoi pantaloni neri e lui fece scivolare la mano dalla mia spalla alla mia vita.

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