-Chapter 22-

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Mi svegliai con la faccia su un libro,sulla scrivania. Probabilmente avevo tentato invano di recuperare i compiti mancati con Martha il pomeriggio precedente,e mi ero addormentata nemmeno alla fine del primo capitolo di biologia.

Mi alzai dalla sedia e mi infilai una canotta super colorata senza i lati,un paio di pantaloni gialli e delle scarpe blu.

Mentre andavo a scuola mi legai i capelli in una treccia trasversale e mi accorsi di aver messo un paio di scarpe l'una,differente dall'altra...merda! Ero sfinita,davvero stanchissima,facevo fatica a tenere gli occhi aperti.

Arrivai all'entrata della scuola nello stesso istante in cui suonò la campanella. Attraversai il corridoio degli armadietti strisciando i piedi a terra ed arrivai in classe assieme al professore.

"Buongiorno principessa" mi sussurrò Luke all'orecchio,facendomi sobbalzare dal banco

"Ehi cretino! Non mi ero accorta che eri entrato! Mi hai svegliata!" lui spostò la sedia con leggerezza e incassò elegantemente il mio colpo sulla sua spalla

"Come stai?"

"Wo aspetta,da quando ti interessa?" poggiai la testa,con tutto il peso,sul muro che mi stava accanto e sbadigliai silenziosamente

"E dai demente,mi importa da sempre!"

"Mah ok...io sono stanchissima,tu?" un altro sbadiglio

"No sto bene,ma perché così stanca?"

"Ieri ho fatto tardi per studiare"

"Povera piccola,lo sai che non devi studiare,ti fa male" mi carezzò la testa come si fa con i cani e assunse il tono delle mamme,quando tranquillizzano i figli dopo gli incubi notturni

"Non scherzarci su,io sto veramente male"

"Dai ma lo sai che scherzo,dopo scuola ti va di venire da me?"

"...vuoi dire...a casa tua?!"

"Si,tranquilla,ci sono solo i miei tre fratelli e mia madre,voglio farteli conoscere"

"Tuo padre?"

"...non ne parliamo ok?Fa finta che sia Lord Voldemort,non nominarlo mai a casa mia" era entrato sulla difensiva,e subito capii che evidentemente era un tasto dolente,per lui

"Va bene va bene"

"Prima...o poi...ti racconterò la sua storia" mi sorrise con fare fraterno,come per proteggermi da un orribile realtà. Quasi mi spaventava,ma volevo sapere a tutti i costi cosa era successo,o cosa ne era stato di suo padre. Avrei cercato di aiutarlo,per quanto possibile.

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