Dario ritornò da Piero dopo meno di mezz'oretta, avvisando con fierezza di aver risolto il guasto ai condizionatori permettendo alla ragazza di poter alloggiare al B&B senza particolari disagi.
Arrivati a casa Barone, finalmente poterono godere della bravura di Gaetano ai fornelli.
Durante il pranzo conobbero Silvana, la fidanzata di Franz. Mentre stavano aspettando il dolce, fu Gaetano a prendere la parola.
-'Dariù perchè avete fatto tardi prima?'- domandò mentre si concedeva un sorso di vino.
-'la ragazza che sta da me aveva problemi con il condizionatore e fa assai caldo per lasciarla senza aria fresca'- spiegò l'amico del figlio
-'eppure non l'ho mai vista'- aggiunse Mariagrazia che ogni giorno passava dinnanzi al B&B di Dario per andare dall'amica.
-'non saprei cosa fa. Aveva prenotato per cinque giorni e due posti letto, poi all'ultimo ha disdetto un posto confermando per tutto il mese.'- rispose Dario lasciando cadere il discorso -'ma non so perchè'
-'si vorrà rilassare la nica'- ipotizzò Eleonora tagliando il dolce in tante fettine
-'a Naro?'- domandò scettico Francesco lasciandosi poi andare ad una risata contagiosa.
Pur dando ragione al fratello, Piero preferì tacere. Si stava godendo la meravigliosa presenza della sua amata famiglia e dei suoi cari amici che tanto gli erano mancati nei pesi precedenti.
La sera preferì una serata tranquilla a casa con la sorella e i genitori a vedere un film, come facevano quando erano più piccoli.
Aveva bisogno di respirare l'affetto dei suoi cari.
Il giorno dopo però , sempre di buon mattino, andò a correre in compagnia del suo personal trainar per poter aggiungere alla solita corsetta sul lungomare, degli esercizi da fare in spiaggia.
Anche quella mattina si allungò sul pontile per poter rivedere quella ragazza e , con grande sorpresa la ritrovò nel solito luogo a compiere i soliti esercizi.
''mi eri mancata , perfetta sconosciuta'', si ritrovò a pensare Piero mentre si preparava per gli esercizi. E uno strano e inspiegabile senso di serenità lo invase.
Il pomeriggio, libero da qualsiasi impegno e non potendolo trascorrere con la sorella impegnata con delle amiche di scuole, decise di recarsi al museo a lui dedicato.
Lì vi trovò Enzo, uno dei fautori di quell'houseteca dedicata al tenore.
Piero si fermò a parlare con quell'uomo che lo aveva visto crescere e con cui si voleva molto bene.
Stavano parlando dell'ultimo tour fatto da Il Volo quando il cellulare di Enzo squillò e fu costretto ad allontanarsi dal tenore che iniziò a girare per le stanze di quel piccolo museo guardando tutti i premi ricevuti, le lettere dedicategli, le foto e le gigantografie regalategli dalle fan di tutto il mondo.
Ad attirare l'attenzione del narese fu però la presenza di una visitatrice concentrata a leggere una delle tante lettere scritte per lui, ma più di tutto fu il borbottare di questa ragazza ad incentivarlo ad avvicinarsi azzerando quasi totalmente la distanza tra di loro.
Stranito, Piero decise di avvicinare le orecchie per ascoltare ciò che diceva quella sconosciuta.
-'queste sono pazze'- sentì lagnarsi il tenore lasciandosi sfuggire un sorriso
La ragazza si voltò spaventata, non avendo sentito arrivare il narese e se lo ritrovò praticamente alle spalle.
-'scusami, non volevo spaventarti'- si scusò Piero prima di soffermarsi sul viso di quella ragazza affatto sconosciuta, riconoscendo infatti in essa la ragazza che incontrava ogni mattina quando si allenava sul lungomare.
-'non preoccuparti'- lo liquidò velocemente lei allontanandosi da Piero in maniera così veloce e goffa che inciampò tra i suoi stessi piedi.
Era già pronta a sentire il pavimento freddo del castello e peggio ancora a subire il dolore provocato dalla caduta quando invece le uniche cose che sentì furono due mani salde che la trattenevano per i fianchi e il calore che esse sprigionavano, caldo reso ancora più forte dallo short a vita bassa e quella canotta corta che quel giorno aveva deciso di indossare.
Stefania alzò lo sguardo incrociandolo con quello del tenore.
Imbarazzata e rossa in viso, ebbe solo la forza di soffiare un flebile ''grazie'', prima di allontanarsi da quella presa e uscire velocemente da quel museo.
Piero provò a seguirla, quanto meno per poter scattare una foto con lei, infondo se era arrivata all'houseteca a lui dedicata voleva dire che lei sapeva chi fosse lui, che lei era una fan. e come ogni fan avrebbe voluto sicuramente una foto con il suo idolo.
Mentre stava per uscire però arrivò Enzo che lo bloccò per riprendere la chiacchierata interrotta da quella improvvisa chiamata.
Poco prima di andarsene , Piero chiese all'amico se l'ultima ragazza che aveva visitato l'houseteca avesse lasciato una dedica. Il tenore voleva sapere almeno il suo nome.
-'no Piè, di solito le fan lasciano i saluti dopo la visita , prima di andare via.'- spiegò con fare ovvio Enzo.
Amareggiato, Piero salutò l'amico e stava facendo a casa quando decise di allungarsi fino a San Leone. Non aveva voglia di rinchiudersi in casa in attesa di vedersi con gli amici la sera e aveva così deciso, in maniera del tutto istintiva, di fare un giro su quel lungomare che lo vedeva sempre e solo allenarsi.
Per la prima volta dopo tanto tempo si godette quella leggera brezza marina, quel melodioso ondeggiare del mare, quel profumato odore di salsedine.
Immerso nella quiete di quel posto, il pensiero ricadde su quella ragazza incontrata all'houseteca immaginandola dov'era solita fare gli esercizi.
Magari l'avrebbe rivista domani, magari il giorno dopo avrebbe potuto avvicinarsi e presentarsi, magari avrebbero potuto allenarsi insieme.
I suoi pensieri vennero interrotti da una ragazzina che, avendolo riconosciuto, gli chiese una foto che il narese concesse ben volentieri prima di rimettersi in macchina e tornare a casa per potersi preparare per la serata con gli amici.
Ed ecco il primo incontro di Piero con Stefania.
Grazie per l'accoglienza, spero di non deludervi.
Un abbraccio
STAI LEGGENDO
Believer, say something
FanfictionEra la quarta mattinata che andava a correre, ormai era un abitudine per lui allungarsi fino al pontile; non tanto per prolungare il suo allenamento quanto per avere la certezza che quella ragazza si trovasse di nuovo lì. Era divenuta ormai, senza u...