Capitolo 104

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-'Nica'-la chiamò Piero appena la vide tornare bloccando il discorso di Mariagrazia e scattando in piedi per abbracciarla.

Stefania si beò di quel contatto così caloroso e di quel profumo così inebriante.

 Eleonora e Gaetano invece li osservarono sereni, certi del bene che quella donna facesse a Piero.

Mariagrazia invece  li guardò con aria sognante. Non aveva mai visto gli occhi del fratello luccicare così tanto per una donna.

-'tutto bene?'- sussurrò Piero baciandole il lembo di pelle posto sotto all'orecchio della donna.

-'tutto benissimo'- rispose Stefania stringendosi di più al suo uomo per poi staccarsi definitivamente.

Il pranzo riservato a Piero e a Stefania era degno di un vero e proprio pranzo di vigilia.

Mancavano altre due portate oltre la frutta e i dolci quando Stefania allontanò leggermente la sedia dalla tavola poggiando entrambe le mani sulla pancia.

Piero sorrise a quell'immagine intuendone perfettamente il significato.

-'a picciotta non ce la fa più?'- domandò Gaetano guardando il figlio sorridendo.

Piero si limitò ad annuire.

-'Ma se non ha mangiato nulla?!'- la richiamò Eleonora posizionandole dinnanzi un piatto di insalata.

-' non ci entra più nulla' - confessò imbarazzata la donna agitando le mani.

-'sei troppo magra, bedda mia. Di più devi mangiare'- sentenziò Eleonora riprendendo il piatto per riprotarlo in cucina -'ora riposati un pò ma dopo devi finire tutto'- ordinò con fare materno.

-'mamma hai preparato per un esercito e siamo solo cinque persone'- fece notare Piero baciando una guancia della mamma che intanto era ritornata dalla cucina.

La donna si godè quel bacio trattenendo il viso di Piero sulla guancia e sorridendo con tenerezza.

Stefania intuì il legame profondo che legava mamma e figlio. E ripensò al confronto avvenuto in cucina prima del pranzo. Ci era rimasta davvero male per le parole che Eleonora le aveva dedicato ma aveva poi compreso che dietro si nascondeva un profondo desierio di vedere Piero felice, lo stesso desiderio che aveva spinto Stefania a preparare la sorpresa al suo uomo.

Dopo pranzo, Stefania aiutò Mariagrazia a sistemare mentre Eleonora si riposava sul divano godendosi la presenza del figlio.

-'tutto bene mà con Stefania?'- domandò Piero curioso di sapere cosa fosse successo in cucina prima mentre accarezzava la mano della mamma.

La donna annuì senza dire una parola mentre le sue labbra si stendevano in un bellissimo sorriso.

-'Hai parlato un pò con Stefania?'- riprovò Piero impacciato, mostrando ancora più palesemente la sua curiosità.

Eleonora, che aveva ben capito dove volesse arrivare il figlio, annuì di nuovo.

-'mà vurria sapè che dicisti con la nica mia'- sbottò il tenore fermandosi dal fare i grattini alla mamma.

Una risata da parte dei genitori fu la prima risposta che ottenne Piero.

-'abbiamo parlato da donna a donna, volevo conoscerla per capire cosa prova per te'- spiegò enigmatica Eleonora. 

Piero emise un sonoro sbuffò mostrando il suo disappunto per quel suo intento.

-'ti dovevi fidare di me e del mio giudizio'- l'accusò allontanandosi dal divano.

-'volevo avere la conferma del tuo giudizio'- ribattè decisa la mamma fissandolo negli occhi senza mai staccarne il contatto.

Piero avrebbe voluto rispondere ma il papà non glielo permise.

-'hai capito ora da chi hai pigliato a capatosta'- interruppe ridendo e alleggerendo quel clima teso , per poi aggiungere -'eravamo solo preoccupati per te, dalla storia con Marilena ne sei uscito distrutto'- 

Piero scalpitò parecchio nel msentire quel nome  e provò si nuovo a parlare ma stavolta fu la mamma ad impedirglielo.

-'Stefania non ha è minimamente paragonabile a chella fetusa'- disse osservando il figlio che annuì vigorosamente -'e ora che pure mamma e papà lo hanno capito, siamo tutti più tranquilli'- 

A quelle parole Piero si avvicinò alla mamma e la strinse in un forte abbraccio.

-'la amo, mamma.'- disse semplicemente cofnessando il forte sentimento che lo legava a Stefania che intanto in cucina aiutava Mariagrazia ma aveva la mente persa in un mondo tutto suo.

-'a cosa stai pensando?'- le chiese diretta la piccola Barone.

-'vorrei andare a San Leone ma non so se Piero vuole.'- confidò

-'Piero ama quel luogo e te, quindi sarà contento di unire le due cose'- le disse con leggerezza intanto che Piero entrava in cucina.

-'dove sono le mie donne?'- chiese con enfasi dando un bacio sul capo della sorella e uno sulle labbra della sua donna.

-'cretino che sei'- lo prese in giro la sorella.

-'volevo capire se avete finito di sistemare quest'ala del castello?'- domandò guardandosi in giro e notando ogni cosa pulita e sistemata.

-'sisi, abbiam ofinito e puoi riprenderti la tua bella. Io intanto vado da Lucrezia'- disse dileguandosi e lasciando da soli gli innamorati.

-'riposino io e te stretti stretti?'- propose Piero baciando il collo di Stefania e facendo trasparire il desiderio che aveva di lei.

-'vorrei fare un giro a San Leone'- rilanciò lei intenta a realizzare finalmente tuttoquell oche aveva pensato per Piero.

Già la sorpresa le metteva ansia e non vedeva l'ora di vedere la faccia di Piero , poi dopo la chiacchierata con la mamma quest'ansia era stranamente cresciuta a dismisura.

Per quanto desiderava fare l'amore con Piero, preferì accantonare quella voglia per un qualcosa che al momento aveva un'urgenza più impellente.

-'e se ci andassimo stasera?'- ripropose Piero mentre lasciava vagare le mani sulla schiena della sua donna, fino ad arrivare ai glutei.

-'Piè ti prego, ora voglio andare'- impose lei sapendo che , dopo quella sorpresa, si sarebbe concessa a Piero senza freni, con la certezza che sarebbe stato tutto molto più bello.

Disagiato, rifiutato e nervoso, Piero l'accontentò. Raggiunsero San Leone in un pensante clima di silenzio.

Piero temeva che le parole della mamma l'avessero ferita e allontanata da lui; lei invece stava ripentendo nella mente tutto ciò che avrebbe voluto dire a Piero.

Cosa avrà in mente Stefania?

Grazie a ttutti.

Un abbraccio.


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