Stefania abbozzò un mezzo sorriso prima che Piero riprendesse a parlare.
-'ho sbagliato a non parlartene prima '- iniziò a scusarsi sgrammaticato -'ma avevo paura che tu ti allontanassi da me, tuttora ho una paura fottuta che tu possa lasciarmi'- confessò torturandosi le mani -'non saprei più vivere, non so proprio più vivere senza di te'- aggiunse spiazzando Stefania per la confessione appena ascoltata -'non ho saputo ragionarci lucidamente su questa situazione e ne sto pagando le amare conseguenze. La tua reazione, per quanto possa essere giustificata in parte, però è esagerata ed esasperata.Arrabbiati, sclerami contro, mandami pure a quel paese ma non allontanarti da me'- le disse con il fiatone -'nulla mi ha fatto stare male come vederti allontanare da me'- concluse il tenore rivivendo il momento nel quale la donna gli aveva voltato le spalle lasciandolo da solo, sul lungomare.
-'ero arrabbiata'- tentò di giustificarsi lei prima di essere interrotta da Piero.
-'lo so'- annuì lui allungando timidamente una mano verso quella della donna, poggiata sul pontile.
-'e lo sono ancora'- continuò la donna voltandosi verso Piero per fissare i suoi occhi rossi in quelli smarriti del tenore e allontanando la mano da un possibile contatto con lui.
-'so pure questo'- ammise l'uomo intanto che dentro moriva per quella lontananza forzata che la donna ancora gli imponeva.
-'non è giusto rinfacciarmi i momenti bui che abbiamo affrontato insieme. Non ti ringrazierò mai abbastanza per la tua vicinanza ma nessuno ti ha mai obbligato a starmi accanto'- spiegò con voce dura -'e se sei rimasto al mio fianco solo per poi rinfacciarmelo un giorno, beh hai sprecato il tuo tempo con me'- concluse risoluta la donna ingoiando a vuoto pur di mandare giù quel nodo che le si era formato alla gola.
Piero sentì la terra tremare sotto di lui. Stefania lo stava lasciando!
In quel momento gli sembrò tutto maledettamente assurdo. Sembrava essere lo spettatore di una pellicola drammatica ispirata alla sua vita. L'unica donna che aveva realmente amato gli stava sfuggendo dalle mani.
Non lo avrebbe mai permesso.
Si toccò il ciondolo a forma di àncora legato alla sua collanina. Da quel gesto trasse la forza per riprendersi quella donna.
-'ho sbagliato a giustificarmi tirando in ballo ciò che non dovevo perchè ti ho ferita e non lo meritavi. Tutto quello che ho fatto per te e con te l'ho fatto per puro egoismo. L'ho fatto per me, solamente per me. Non l'ho fatto per rinfacciartelo. Non era assolutamente mia intenzione. E mi sono sentito un perfetto coglione ripensando a ciò che ti avevo detto ma mi sono sentito non capito da te e ci sono stato male e mi sono difeso attaccando'- spiegò sempre più sgrammaticato.
La paura di essere lasciato veniva accompagnata dall'impellente bisogno di un contatto con quella donna.
-'neppure per me sarà facile starti lontano tutto sto tempo, senza sapere se riposi abbastanza, se mangi il necessario ma è il mio lavoro e dobbiamo trovare un equilibrio che ora non so, che ora mi sembra lontano e irraggiungibile . Ma un equilibrio per me fondamentale come fondamentale sei tu nella mia vita.'- disse contorto cercando di mettere in ordine ciò che provava e soprattutto cercando di esternare i suoi sentimenti -'ho visto e rivisto mille volte le date del tour e le città dove staremo, mi sono già accordato con Barbara per segnare la tua presenza negli alberghi e farti avere tutte le volte il pass.'- disse velocemente Piero mentre le mani fremevano dal volerla abbracciare.
-'hai pensato proprio a tutto'- si lasciò sfuggire lei , impressionata dall'impeccabile e maniacale organizzazione messa su dal narese
-'a tutto amore mio pur di averti accanto quanto più possibile'-confermò addolcendosi e avvicinandosi di qualche centimetro a Stefania, tentando di annullare quella distanza.
-'a tutto tranne che a dirmelo'- bofonchiò lei sbuffando
Stanco di ripetere le stesse cose e soprattutto stanco di non poterla toccare, accarezzare, stringere e baciare, Piero si voltò definitivamente verso Stefania catturandole il viso e attaccando le sue labbra a quelle della donna.
Un bacio tutt'altro che casto.
Stefania, dopo un primo momento di confusione, allacciò le braccia al collo dell'uomo catturando i capelli della sua nuca per spingerlo ancora di più sulle sue labbra.
Un gesto che infiammò il basso ventre di Piero.
Sconnesso il cervello e scollegato dalla realtà, spinse Stefania tanto da farle appoggiare le spalle sul cemento del pontile e sistemarsi con mezzo corpo su di lei, incastrando le gambe.
La donna sentì chiaramente l'eccitazione dell'uomo e in un gesto involontario alzò la sua gamba legandola al bacino di Piero per avvicinarsi ulteriormente alla fonte del piacere. Totalmente preso da quella donna e da quella posizione, Piero spostò il bacino andandole incontro.
A dividere c'era soltanto la sottile stoffa dei vestiti.
-'Piero aspè'- ebbe modo di dire Stefania in un attimo di lucidità allontanando il viso del tenore intanto che lui allungava le sue labbra per riempirle il viso di baci.
-'ti voglio'- chiarì Piero continuando a strusciare la sua intimità su quella di Stefania.
-'non qui'- ribadì il concetto la donna ricordando a Piero di trovarsi su un pontile e non sul letto della loro camera da letto -'qualcuno potrebbe vederci'- spiegò ancora meglio Stefania.
Recuperata parte della sua lucidità, il tenore si scostò da quel corpo rendendosi conto delle dimensioni assunte dalla sua eccitazione, si alzò impacciato e goffo aiutando Stefania a compiere gli stessi movimenti. Con non poca difficoltà , si incamminarono in silenzio verso la macchina senza tenersi neppure per mano, nonostante fosse il desiderio di entrambi.
Allacciate le cinture, partirono alla volta di Naro con della musica a fare da sottofondo, nessuno dei due proferì parole, erano entrambi proiettati su quanto sarebbe accaduto una volta arrivati a casa.
Quella discussione aveva acceso ancor di più la loro parte passionale.
Grazieee...
Un abbraccio
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Believer, say something
FanficEra la quarta mattinata che andava a correre, ormai era un abitudine per lui allungarsi fino al pontile; non tanto per prolungare il suo allenamento quanto per avere la certezza che quella ragazza si trovasse di nuovo lì. Era divenuta ormai, senza u...