Vi coccolo tanto eh?
Buona lettura.
Lui , come deciso,ritornò nella sua Naro pronto per riabbracciare la sua famiglia e riavvicinarsi alla sua Marilena e riprendere ciò che, tempo addietro, era stato interrotto bruscamente.
I due infatti ripresero ad uscire non appena il narese toccò suolo siciliano. Entrambi si dichiararono ancora innamorati l'uno dell'altro. Entrambi erano cresciuti ed erano cambiati in quel tempo di lontananza ma erano certi che quella diversità che ora dovevano imparare a conoscere e amare li avrebbe resi più forti per affrontare una relazione che prevedeva non pochi viaggi da parte del tenore.
Furono giorni felici e spensierati per Piero, giorni nei quali il suo pensiero aveva sfiorato pochissime volte Stefania. Nonostante fosse troppo preso dal ritorno con Marilena si chiedeva comunque cosa stesse facendo la donna a Bologna, come se la stava cavando, se stava frequentando qualcuno, se avesse trovato l'uomo degno dei suoi baci. Più e più volte aveva passato in rassegna i suoi social per dare una risposta alle sue domande senza mai venire a capo di nulla. Stefania si confermava riservata.
Durante uno dei suoi raid social, il tenore venne pizzicato dalla sua amata.
-'di chi è questo profilo?'- domandò sopraggiungendo alle spalle dell'uomo prendendolo alla sprovvista.
-una fan conosciuta a Bologna, niente di importante'- rispose lui chiudendo instagram e riponendo il cellulare sul comodino.
-'e da quando presti attenzione ad una semplice fan?'- insistette lei scocciata dall'attenzione che lui stava ponendo a quel profilo.
Piero non aveva intenzione di parlare di Stefania e di ciò che li aveva legati; forse per non attirare la gelosia della compagnia, sicuramente per non svendere la relazione avuta con la professoressa ma sopratutto per non permettere a Marilena di criticarla, giudicandola magari una poco di buono.
Lui sapeva perfettamente che bella persona fosse Stefania così come sapeva perfettamente che, agli occhi degli altri, ciò che c'era stato tra di loro poteva sembrare malsano. Gli altri erano incapaci di vedere la protezione dei loro abbracci, la devozione delle loro carezze, la dolcezza dei loro sguardi.
Pur di non rispondere, Piero si alzò e fece distrarre Marilena attirandola tra le sue braccia per coccolarla e concedersi un loro momento.
Stefania intanto continuò il suo lavoro dedicandosi , come sempre, anima e corpo ai suoi alunni. L'assenza del narese aveva lasciato un vuoto nella sua vita, un vuoto che la donna tentò di colmare sbirciando il profilo pubblico del cantante e accettando l'invito dei suoi colleghi ad un aperitivo prima, ad una cena poi. Si impegnava parecchio nel farsi coinvolgere dalle vite di chi lavorava con lei e ci riuscì sopratutto grazie a Bruno, fratello della sua collega di italiano.
In una delle solite uscite tra colleghe, si aggiunse anche lui che, colpito dalla bellezza e dalla riservatezza della donna, si fece lasciare dalla sorella il suo numero per poterla contattare il giorno dopo. Un messaggio che fece nascere un tenerissimo sorriso sul viso di Stefania, un sorriso che mancava da tanto.
Da quel giorno i due iniziarono a sentirsi e poi a vedersi. Non poche volte Bruno si fece trovare fuori dalla scuola per accompagnarla a casa, altrettante volte si fece trovare giù al portone di casa sua per accompagnarla a scuola prima di andare nel suo ufficio.
Bruno l'aveva invitata anche a cena fuori alcune volte, inviti ricambiati poi dalla donna attraverso cene tranquille a casa sua. E fu proprio in una di queste sera che Bruno si dichiarò.
Stavano sparecchiando tavola quando Stefania, giratasi di colpo, si scontrò con Bruno.
-'scusami Brù. Non ti avevo visto'- si scusò rossa in viso dall'imbarazzo
L'uomo, piuttosto che rispondere alle scuse, catturò il viso della donna dove le lasciò tenere carezze di cui la donna si beò con gli occhi chiusi.
Furono minuti lunghi e intensi, Stefania si sentiva bene in quel momento. Un benessere che non provava da tempo. Bruno le piaceva e soprattutto sentiva di piacere a lui. L'aveva corteggiata per settimane senza mai provarci con lei, senza mai una frase a doppio senso o una parola fuoriluogo.
-'mi piaci Stefania'- confessò l'uomo continuando ad accarezzarla mentre con la bocca lasciava un bacio alla base del collo -'e voglio starti accanto'
Non era la dichiarazione più romantica del mondo ma per Stefania quelle parole bastarono per scaldarle il cuore.
Aprì gli occhi puntandoli in quelli di Bruno e vi lesse tutta la sua sincerità, annuì sensibilmente mentre avvicinava piano le sue labbra a quelle dell'uomo.
Un semplice sfregamento di labbra che permise al cuore di Stefania di avere un battito nuovo, un battito d'amore che da tempo non provava.
Trascorsero quella serata seduti sul divano a coccolarsi con abbracci, carezze e grattini. Nulla di passionale o malizioso. Tutto richiamava la dolcezza di cui Bruno era capace, la tenerezza di cui Stefania necessitava.
Erano passati due mesi, Piero e Stefania erano immersi nella loro nuova vita che non contemplava affatto la presenza l'una dell'altro.
Erano passati tre mesi da quando Stefania e Bruno si erano conosciuti ma solo uno da quando si stavano frequentando facendo coppia fissa. Nonostante stessero bene insieme, nonostante il cuore di Stefania era felice, nonostante Bruno era l'uomo al quale Stefania aveva concesso le sue labbra dopo la cocente delusione di Vittorio, null'altro vi era stato tra loro due. Carezze spinte, baci passionali ma mai alcun rapporto completo. Si desideravano, si volevano, si stuzzicavano ma Stefania faceva fatica a lasciarsi andare e Bruno, che tanto le era legato, non faceva nulla per forzarla aspettando il tempo giusto.
Erano passati tre mesi da quando Piero era ritornato con Marilena, si erano concessi fin da subito all'amore carnale, desiderosi di rivivere a pieno regime la loro storia. E fu proprio durante uno dei loro momenti passionali che Piero capì di aver sbagliato a lasciar andare Stefania, e lo capì nel modo più crudele possibile.
Aveva da poco consumato un rapporto completo con Marilena, lui si era recato in bagno per gettare la protezione per poi tornare in camera dalla sua amata. Giunto in camera la ritrovò con sguardo perso nel vuoto.
Incuriosito e intimorito dette voce ai suoi pensieri.
-'cosa c'è di così interessante sul soffitto?'
Richiamata dal tenore,la donna gli riservò uno sguardo serio che impensierì l'uomo.
-'Secondo te stiamo facendo la cosa giusta?'- domandò con tono piatto mandando in crisi il tenore che si avvicinò al letto barcollando.
-'che vuoi dire Marilé?' - chiese con voce alterata spaventando la donna che tentava di coprire le sue nudità indossando la maglia.
-'Piero ci sto pensando da alcuni giorni,forse abbiamo sbagliato a tornare insieme. In questo tempo di lontananza siamo cambiati,non siamo più gli stessi di quando ci lasciammo più di un anno fa. E non lo so ,credevo che sarei stata felice al tuo fianco ma non è così. Siamo stati precipitosi forse Piè ed io non sono poi convinta di nulla,di noi,di me'- vomitò d'un fiato la donna mentre si rivestiva frettolosamente per lasciare la casa del narese,la sua vita,il suo cuore senza dargli l'opportunità di parlarle e convincerla a non lasciarlo di nuovo.
Colpito dalla confessione di Marilena, ripensò a quei mesi trascorsi con lei. Tante erano le cose cambiate in quell'anno di lontananza,e su questo concordava con la donna ma tanto era anche ciò che li legava, almeno per lui. E proprio in virtù di questo sentimento lui si stava impegnando ad amare anche quei cambiamenti, impegno che invece la donna non stava assolutamente assumendosi.
Quella sera stessa, mentre a Naro Piero prese coscienza dell'enorme errore fatto nel tornare da Marilena che, ancora una volta si mostrava una bimba immatura che si divertiva a giocare con i suoi sentimenti; un bel pò di chilometri al nord Stefania si concesse a Bruno amandolo con tutta se stessa.
Attendo di sapere cosa ne pensate.
Grazie di cuore.
Un abbraccio.
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Believer, say something
FanfictionEra la quarta mattinata che andava a correre, ormai era un abitudine per lui allungarsi fino al pontile; non tanto per prolungare il suo allenamento quanto per avere la certezza che quella ragazza si trovasse di nuovo lì. Era divenuta ormai, senza u...