Conosceva Piero da quasi un anno: si erano piaciuti fin da subito, lui l'aveva corteggiata e lei si era lasciata andare, si erano beati del corpo l'una dell'altro imparando a toccarsi nel modo migliore per godere e far godere, si erano feriti per poi perdonarsi, si erano anche odiati inconsapevoli che quel tipo di odio altro non era che l'altra faccia di un sentimento più forte, più profondo, più travolgente: l'amore.
Lo stesso amore che il tenore cantava e che la professoressa insegnava, lo stesso amore che Piero aveva inseguito in Marilena e dal quale Stefania era stata ferita prima da Vittorio e poi da Bruno.
Piero era lì che fremeva per avere la stessa risposta e, felici e innamorati magari riprendere a rotolarsi tra le lenzuola per amarsi ancora e ancora e ancora ma Stefania continuava a tacere.
Piero era ancora lì che fremeva per avere una qualsiasi risposta che spazzasse via quel silenzio ingombrante, autore di mille ipotesi, tutte ovviamente negative e distruttive ma Stefania continuava a tacere.
Piero era sempre lì che fremeva per vomitare addosso a quella donna ''della quale si stava innamorando'' che lui ci stava credendo davvero in quel rapporto, che lui ci aveva messo il cuore mentre la possedeva, che lui desidera avere con lei un futuro , che lui stava investendo tutte le sue paure, i suoi dubbi, le sue speranze in un ''noi'' che se prima vedeva lontano ora non vedeva affatto, che lui era pronto a discutere con la sua famiglia per stare con lei mentre lei, imperterrita, continuava a tacere.
Stefania invece taceva mentre stava tentando di dare un nome a quel calore che le si stava espandendo nel petto ripensando al sorriso che aveva quando, uscita da scuola, doveva rivedere Piero; ripensando a quando il tenore aveva definito '' amore'' e non ''sesso'' la loro passione carnale; ripensando a quella dichiarazione, figlia di altre dichiarazioni fatte dallo stesso uomo nei giorni precedenti.
Quel calore poteva definirsi ''amore''? Quel sorriso poteva essere il sintomo di quel sentimento che lei non aveva mai conosciuto fino infondo, che le era stato sempre negato dai suoi ex?
Ma mentre Stefania prendeva confidenza con quella nuova consapevolezza, Piero fraintendeva quel suo silenzio.
In uno scatto di nervosismo si voltò dandole le spalle.
-' Ho capito tutto, Stefà!' - le disse con tono totalmente contrastante da quello dolce usato pochi minuti prima -'ti evito l'impiccio di dirmelo.' -continuò a sparlare mentre tentava di recuperare gli slip per indossarli e mandando in confusione la donna -'io me ne torno a casa mia, non ha senso per me star...'- stava dicendo quando Stefania si alzò dal letto e , nuda e confusa, lo abbracciò da dietro.
-'non te ne andare'- gli disse mentre gli baciava una spalla -'io non so cosa provo per te eppure ti ho pensato tutto il giorno.Ho desiderato abbracciarti, baciarti, semplicemente esserti accanto. Quando mi hai rifiutata per farmi mangiare mi sono sentita umiliata e ti ho sentito lontano e ci sono stata male. Quando hai detto che con me hai fatto l'amore mi sono sentita felice e quando mi hai chiamata 'amore mio' avrei voluto sbaciucchiarti dappertutto.'- confessò sgrammaticata.
Stefania lo prese per le spalle e lo voltò incastrando i loro sguardi.
-'non so cos'è l'amore e ho una paura fottuta che possa stare di nuovo male , dopo Vittorio e Bruno. Ma con te ci voglio stare ,con te voglio vivere quel caldo che ho qui quando ti penso o quando stiamo insieme'- disse sconclusionata mentre prendeva una mano del tenore e l'appoggiava sul suo cuore.
-'vuoi stare con me?'- domandò Piero per essere sicuro di non aver frainteso senza muoversi di un solo millimetro.
Stefania annuì mentre si lanciava tra le braccia del narese che, sicuro e forte, la strinse a se.
-'sei un stronza'- la rimbeccò lui senza mollare la presa su di lei.
Stefania non si scompose a quell'accusa detta con tono volutamente dolce .
-'mi hai fatto morire mentre aspettavo una tua risposta. Ho avuto paura di aver frainteso tutto, di non essere ricambiato, di aver investitito tutto me stesso in una storia senza futuro'.
A quelle parole Stefania alzò il capo dal petto nudo di Piero.
-'Scusami. Io stavo solo tentando di mettere in ordine ciò che porto dentro'- spiegò lei con viso realmente dispiaciuto, consapevole del male fatto a Piero con quel suo silenzio.
-'è tutto passato , amore mio. '- a quell'epiteto un bellissimo sorriso si dipinse sul viso della donna -' Ma la prossima volta cerca di riordinare i pensieri ad alta voce'- le consigliò beffardo l'uomo prima di stringerla di nuovo a se e volteggiare per la stanza come due bambini felici, spensierati e quasi innamorati.
Si ritrovarono dopo pochi minuti a letto, lei con la schiena poggiata al materasso e accanto Piero, sistemato su un fianco che la osservava ammaliato mentre con un dito segnava i contoni del viso della donna.
-'quindi stiamo insieme'- disse di punto in bianco l'uomo.
La donna annuì.
-'non era una domanda'- corresse Piero
-'ora sono tua'- sottolineò lei sorridendo.
-'credo che tu lo sia sempre stato. Siamo stati stupidi a non capirlo subito'- riflettè Piero lasciandosi cadere con le spalle sul materasso.
Incuriosita Stefania si spostò per guardarlo negli occhi e chiedergli implicitamente delle spiegazioni.
-'ti ho voluto appena i miei occhi ti hanno vista correre sul lungomare di San Leone; sono sempre stato geloso di te, da quando ti vidi nel B&b con la maglia bagnata e c'era Dario con te; mi sei mancata quando hai lasciato Naro; ho stalkerato il tuo profilo pur avendo accanto Marilena; sei stata la prima a cui ho pensato quando sono stato lasciato.'- confessò Piero ripercorrendo la loro conoscenza. -'sono solo stato stupido nel non capire, nel dare nomi errati alle mie emozioni. Curiosità, dispiacere, confidenza.'- elencò Piero le giustificazione che , di volta in volta, si dava-' mi stavo innamorando di te, acidella mia'- concluse il narese avvolgendo il coll odella donna con un suo braccio e tirarla verso di lui.
-'preferisco amore mio'- rispose lei con voce ovattata mentre aveva il viso affondato nell'incavo del collo di Piero.
-'sei l'amore mio ma resti acidella' -aggiunse lui stringendola a se.
Tutto bene quel che ...no, non è mica finita qui!
Quante lettrici hanno odiato Stefania durante il suo silenzio???
Grazie di tutto.
Un abbraccio.
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Believer, say something
ФанфикEra la quarta mattinata che andava a correre, ormai era un abitudine per lui allungarsi fino al pontile; non tanto per prolungare il suo allenamento quanto per avere la certezza che quella ragazza si trovasse di nuovo lì. Era divenuta ormai, senza u...