Capitolo 24

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E se vi dicessi che i vostri commenti mi gasano e mi fanno venir voglia di un doppio aggiornamento?!

Buona Lettura.

Dopo essersi uniti mischiando umori, sapori e gemiti, Piero andò in cucina per un bicchiere di acqua che potesse rinfrancarlo dopo quella maratona folle di amore.

Intanto in camera il cellulare squillò  più volte segno che svariati messaggi erano arrivati al tenore. Come sempre capitava, Stefania lo ignorò totalmente rispettando la totale privacy dell'uomo. 

-'è squillato il cellulare, Piè'- lo avvisò la donna intanto che indossava uno slip e una canotta.

-'perchè ti rivesti? Mi allunghi il lavoro per un altro momento tutto nostro'- la canzonò il tenore mentre recuperava il cellulare.

Stefania sorrise alla sfacciata e perenne voglia di lei che Piero mostrava senza imbarazzo e se ne compiacque al punto che si avvicinò a lui da dietro, allacciando le braccia attorno al suo bacino.

-'potremmo bissare se vuoi'-gli sussurrò con voce sensuale ma il tenore sembrava ormai immerso in un mondo tutto suo. 

Ad avere avuto quel tempismo perfetto era Marilena, la sua ex. Un sorriso ebete si dipinse sul suo viso estraniandosi totalmente da Stefania e dalle sue coccole, coccole che in un altro momento avrebbero fatto capitolare il tenore in pochi secondi.

Marilena, contattata dallo stesso tenore e sapendo del suo vicino ritorno a Naro , gli proponeva di vedersi, per parlare, magari per ricominciare.

Stefania si rese conto di quel cambiamento e si staccò da lui amareggiata, disagiata, rifiutata. Una sensazione mai provata con Piero fino a quel momento.

Senza proferir parola, tornò a letto coprendosi con le lenzuola sgualcite dal loro amore.

Trascorsero minuti interi prima che Piero raggiungesse Stefania a letto, minuti che il tenore aveva passato a messaggiare con Marilena, minuti che Stefania aveva passato a guardare il sorriso del tenore invidiando la persona che glielo stava procurando.

-'che mi stavi dicendo prima, Stè?'- domandò Piero ricordandosi vagamente di ciò che la donna gli stava dicendo prima di leggere quei messaggi.

-'ti avevo chiesto com'era andata la giornata'- mentì Stefania 

-'bene, benissimo'- rispose lui sdraiandosi e piegando le braccia per posizionarle sotto la testa

-'ti vedo felice'- tentò di approcciare lei.

Piero annuì allargando il sorriso.

-'ricordati di ringraziare chi ti ha inviato quel messaggio'- si lasciò sfuggire lei spinta da un'insana curiosità -'da quando lo hai letto sei cambiato '- fece notare con una punta di amarezza.

Fu un solo attimo, il cervello di Piero si scollegò totalmente dalla bocca.

-'era Marilena, l'ho contattata in questi giorni e vuole rivedermi'- spiegò brevemente il tenore creando ancora più confusione in Stefania.

Confusione che non seppe mettere a tacere.

-'una  cara amica?'- domandò lei mentre si avvicinava a Piero per accoccolarsi a lui per riposare o magari per riprendere le coccole interrotte prima.

-'la mia ex'- corresse di getto Piero freddando Stefania e i suoi tentativi di approccio.

Dovette deglutire più volte bloccandosi a metà letto per poi ritornare nella sua posizione iniziale.

Piero non notò quel repentino cambiamento, ancora troppo immerso nei suoi pensieri; Stefania ebbe solo la forza di augurargli la buona notte e conciliare un sonno non affatto ristoratore.

La mattina seguente, mentre Piero ritornò a registrare con una carica in più, Stefania si ritrovò a scuola deconcentrata, stanca, demotivata.

Sapeva fin dall'inizio che Piero ancora pensava alla sua ex anche se non immaginava che l'avesse addirittura contattata, allora perchè ora ci stava così male nel sapere che si sarebbero rivisti? Doveva essere felice per lui e invece provava soltanto tanta tristezza. 

Quel giorno Piero non si fece ne sentire ne vedere, dando modo a Stefania di riflettere sulla sua reazione alla notizia che Piero le aveva dato la sera prima e di catalogare quella reazione come una conseguenza della gelosia che inevitabilmente provava per Piero, per l'uomo con il quale condivideva il letto da  qualche mese. Gelosia per ciò che, istintivamente e irrazionalmente, lei sentiva suo a livello fisico. Una gelosia che , a pensarci a mente fredda, non aveva senso. 

E dopo essersi arrovellata il cervello su Piero e sulla sua ex per una giornata intera, decise di spazzare via tutto concedendosi un buon bicchiere di vino in un'enoteca della città, godendosi il suo stato da single con una invidiabile storia  di letto con un uomo che sapeva bene come farla godere convincendosi sempre più che quella sensazione di disagio fosse legata proprio a questo: al suo non voler perdere quell'ottimo amante e nulla di più, nulla che coinvolgesse il cuore.

Da quel giorno trascorsero due settimane. Nonostante Piero avesse appuntamento con la sua ex a Naro, si concesse comunque a Stefania. Non era pronto a perdere il benessere fisico che quella donna gli procurava. Stefania, dal canto suo, accettò molto volentieri le attenzioni del tenore , prendendosi il buono di quella strana relazione prolungandola senza troppe pippe mentali.

Mancavano ormai due giorni prima che le registrazioni finissero e Piero decise di comunicare a Stefania la sua partenza per Naro.

Quella sera ordinarono sushi, stavano mangiando seduti sul divano a guardare un programma televisivo quando Piero recuperò il telecomando per spegnere la tv e richiamare così l'attenzione della donna.

-'ma Piè volevo vedere se quella donna vinceva'- si lagnò Stefania mentre inforcava un nigiri per mangiarlo con un bellissimo muso imbronciato.

Il narese si soffermò a guardarla per imprimere nella mente la sua espressione. Dopo alcuni secondi le si avvicinò catturandole i fianchi e lasciandole un morso sul collo.

-'vampiro'- lo prese in giro la donna sorridendo e ben intuendo le intenzioni del narese.

In pochi minuti si ritrovò con la schiena distesa sul divano e con il corpo schiacciato da quello del tenore con la sua intimità pronta a possederla.

Non contento della performance sul divano, Piero prese in braccio Stefania e la condusse in camera da letto.

La fece scendere ma senza darle il tempo di stendersi a letto, la fece piegare in avanti facendole appoggiare le mani sul letto per poterla possedere da dietro.

Quella sera Piero sembrava non averne mai abbastanza, si unì a Stefania ancora e ancora, nelle svariate posizioni provate in quei mesi: dal muro a quella tradizionale a letto. Sfiniti, sudati e sfiancati, si distesero sul letto alle prime luci dell'alba. Stranamente quella sera non fu Piero a catturarla in un abbraccio scomposto per dormire. Stefania se ne rese conto ma senza porsi alcun tipo di problema fu lei ad accucciarsi su di lui senza però che Piero ricambiasse la stretta.

-'stasera ti sei superato'- si complimentò la donna consapevole che questo tipo di complimenti gasavano il tenore.

Ma a quel complimento Piero non reagì.

Sommando tutti gli atteggiamenti strani del narese, Stefania si scostò dal petto di Piero.

-'mi dici che succede?'- chiese con un fil di voce mentre piegava un braccio per poterlo guardare in viso.

-'dopodomani parto per Naro. Qui a Bologna ho finito'-

Piero parla della sua ex, Stefania inizialmente ci resta male per poi darsi una spiegazione tutta sua. Spiegazione forse sbagliata?

Intanto il narese comunica il suo ritorno a Naro.Come la prenderà Stefania?

Grazie, grazie , grazie.

Un abbraccio.

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