Tornato a casa, trovò Stefania china sul computer.
Era così stanca che, anche quella sera, si era addormentata sul pc mentre lavorava. Un'ondata di tenerezza travolse il narese che le si avvicinò per prenderla in braccio e portarla in camera da letto per farla riposare meglio in attesa di preparare la cena.
Uno strano mugolio fu tutto ciò che Piero ottenne da Stefania.
Dopo poco più di un'oretta la donna venne svegliata da un delizioso profumino.
-'ti sposerò principalmente per come cucini'- disse mentre entrava in cucina con un sorriso imbarazzato disegnato sul viso.
Il tenore trasalì a quella voce e a quella frase e decise di mostrare il suo stupore.
-'mi vuoi sposare , Stè?'- domandò con voce flebile mentre la donna si appoggiava sul suo petto in cerca di un abbraccio che arrivò immediatamente.
-'Hai visto il peggio di me e non mi hai lasciata, potresti anche sopportarmi per tutta una vita'- ipotizzò con la voce ovattata.
Piero sospirò ma preferì lasciar cadere il discorso. In un altro momento avrebbe dimostrato il suo totale consenso a condividere con lei tutta la sua vita ma ora, con l'ombra del mancato week end a Naro a pesare sul cuore, preferì non soffermarcisi troppo.
-'è quasi pronto, lavati le mani e siediti così mangi e vai a dormire che sei stanchissima'
Stefania ubbidì al suo uomo facendosi trovare in pochissimo tempo seduta a tavola.
-'mi sono riaddormentata di nuovo sul tavolo??'-domandò lei mentre inforcava un'altra porzione di pasta.
Piero sorrise e annuì decidendo di proporre un'uscita relax per sabato, proprio come consigliato dall'amico.
-'che ne dici se sabato ci ritagliamo un momento di coccole in una spa?'- propose Piero con una malcelata indifferenza , temendo un rifiuto della donna.
-'io e te ?'- domandò stupita lei facendo ridere di gusto il narese per questa domanda sciocca.
-'pensavo pure al tuo portinaio, alla moglie del barista dell'angolo e magari a Patrizia De Filippo'- ci scherzò su tra una risata e l'altra.
Stefania gli lanciò il tovagliolo addosso additandolo per ''scemo'' intanto che si alzava per cingergli il collo e sedersi sulle sue gambe.
-'è un'idea stupenda'- gli sussurrò lasciandogli teneri baci sul collo e svegliando l'intimità del tenore che in poco tempo venne soddisfatta ritrovandosi a contorcersi sul letto e con una cena lasciata a metà.
I giorni sembravano volare e arrivò subito il sabato.
Piero aveva prenotato dal pranzo del sabato alla colazione della domenica in una spa appena fuori Bologna, inoltre si era premurato di preparare una piccola valigia per entrambi con poche ed utili cambiate.
Quando Stefania tornò alle 11 da scuola, trovò Piero seduto sul divano, con accanto la loro valigia.
-'eccomi, amore mio'- annunciò sorridendo.
-'andiamo nica, non vedo l'ora di rilassarci'- aggiunse lui pensando a come approcciare con Stefania il discorso ''Weekend a Naro'' e come comunicarle le tante date del tour che a breve l'avrebbe portato in giro per il mondo.
Giunti al Resort, vennero fatti accomodare nella stanza per poi iniziare il loro pomeriggio di benessere.
Nulla venne saltato, i due innamorati si distesero come mai era capitato prima d'ora. Decisero poi di cenare in camera per potersi coccolare.
A fine cena, grazie a Stefania, si presentò il momento per Piero di affrontare una delle due spinosissime questioni.
-' dovremmo concederci più spesso di questi momenti'- azzardò Stefania con viso rilassato.
-'magari al mare'- provò Piero ottenendo un si dalla sua donna -'magari un week end'-continuò intanto che Stefania si alzò per stendersi sul divano trascinando con se Piero -'magari a Naro'- concluse trattenendo il fiato intanto che attendeva una qualsiasi reazione da parte della donna.
-'dopo gli esami potremmo andare a Naro anche più di un semplice week end'- ribattè lei accoccolandosi ad un Piero totalmente irrigidito e meravigliato.
Si aspettava qualsiasi risposta da lei tranne quella tant'è che scostò con una certa freddezza per poterla guardare negli occhi.
-'seria sei?'- domandò irrigidendo la mascella e corrucciando la fronte.
Lei annuì confusa da quella inspiegabile reazione, infatti ricordava perfettamente quando aveva già accennato a Piero di voler andare in Sicilia.
-'perchè non me ne hai parlato? Io pensavo che tu avessi cambiato idea, che non volessi più venire a Naro, che non ti andava più di conoscere mamma e papà che invece muoiono dalla voglia di vederti'- vomitò d'un fiato il narese
Stefania scrutò con cipiglio serio il volto paonazzo del suo uomo chiedendosi come avesse potuto fare tanti pensieri e sopratutto tutti sbagliati. Si rese conto di dover una spiegazione.
-' non ho mai pensato , per un solo attimo, di non scendere più a Naro.'- disse scandendo le parole come se stesse parlando con un bambino -' non ho mai cambiato idea e pure io sono curiosa di conoscere i tuoi genitori'- aggiunse rossa in viso e sbattendo velocemente le palpebre, come chiaro segno di imbarazzo -'ma ho le ultime valutazioni delle classi e in particolare della quinta. Ho anche l'esame di Stato da preparare. E' tutto nuovo per me e ci tengo a fare bella figura, ci tengo a renderti orgoglioso di me quindi mi impegno tantissimo, anche trascurando la nostra relazione' - confessò abbassando lo sguardo , sentendosi colpevole di quella grave mancanza -'ma ti amo Piè e si, voglio venire nella tua Naro, con te, dalla tua famiglia e non solo per un misero week end.' - concluse fissando le mani che stava ancora torturando.
Piero si autodefinì un gran coglione; con un meraviglioso sorriso in viso dovuto alla dichiarazione appena ricevuta dalla sua donna, poggiò due dita sotto il suo mento per farle alzare il viso e puntando i suoi occhioni sorridenti in quelli lucidi di Stefania.
-'sono scemo'-ammise facendo annuire Stefania -'ma uno scemo che ti ama alla follia, che è orgoglioso di te e che si, vuole condividere la sua vita con te sopportandoti, per tanto tanto tanto tempo'- rispose ricordando una frase che Stefania gli aveva rivolto quella sera che lui propose il week end.
Chiarito il silenzio di Stefania, resta da affrontare l'ultima questione legata al tour.
Aggiornamento serale...ci si legge mercoledì.
Grazie di tutto.
Un abbraccio.
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Believer, say something
FanfictionEra la quarta mattinata che andava a correre, ormai era un abitudine per lui allungarsi fino al pontile; non tanto per prolungare il suo allenamento quanto per avere la certezza che quella ragazza si trovasse di nuovo lì. Era divenuta ormai, senza u...