Epilogo

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Il tour proseguì senza più intoppi, Stefania lo raggiungeva ogni volta che poteva nelle parti più disparate del mondo. Insieme trascorrevano alcuni giorni, si amavano in maniera viscerale e fantasticavano sul loro futuro insieme organizzando le nozze.

Tutti seppero della loro relazione che venne accolta dai commenti più diversi : da quelli positivi che auguravano alla coppia tutta la felicità del mondo a quelli negativi che reputavano Stefania inadatta e arrampicatrice sociale.  Nessun tipo di commenti intaccò mai la loro ormai solida unione.

Quando il tour finì, i due innamorati tornarono alla loro normalità immergendosi nei preparativi del matrimonio, conciliando gli impegni di lavoro di entrambi.

Casa di Stefania era divenuta ormai casa di entrambi. Piero aveva portato in quel luogo i suoi abiti, le sue abitudini, le sue manie. Stefania aveva fatto alcune modifiche per  accogliere Piero in pienezza: nel salotto vi era entrato di diritto  il pianoforte del suo uomo, nella dispensa c'erano due ripiani dedicati totalmente ai cibi adatti alle sue intolleranze. 

Una sera di dicembre, stavano stilando la lista degli invitati di entrambi quando dalla radio passò una canzone che Piero ben conosceva.

Era 'Say Something' di Christina Aguilera.

Il tenore fermò la penna a mezz'aria e si concentrò ad ascoltare il testo che ben conosceva rendendosi conto di come quelle parole messe lì a casaccio, lo rappresentavano fin nel profondo.

 '' And I will stumble and fall . I'm still learning to love''

(E io inciamperò e cadrò, sto ancora imparando ad amare)

La sua memoria inciampò nei ricordi di quando la vide per la prima volta correre sul lungomare di San Leone, nell'incontro fortuito all'Houseteca fino ad arrivare alla conoscenza nel B&b di Dario. Si ricordò di come si erano concessi nei giorni successivi, del doloroso distacco dovuto alla fine delle vacanze di lei, dell'incomprensione di quel saluto, del loro ritrovarsi a Bologna, del suo ritorno infelice da Marilena, della scoperta di Fabrizio nella sua vita.

Il suo cuore non avrebbe mai dimenticato l'invidia provata nel vedere quell'uomo baciare e accarezzare la donna che desiderava.

Ancora ricordava l'impegno e la dedizione messi in atto per farla innamorare di lui. Prima di lei non aveva mai dovuto lottare tanto per avere qualcosa, per farsi amare da qualcuno, ma con lei tutto era diverso. Farla innamorare di lui era stata la lotta più soddisfacente che avesse mai potuto compiere. Stefania rappresentava la sua vittoria più importante, più bella.

  ''And I will swallow my pride . You're the one that I love '' 

(E ingoierò il mio orgoglio, tu sei la persona che io amo )

Era lei la donna giusta, quella per cui aveva smussato gli angoli più acuti del suo essere. Quelli difficili da capire, impossibile da amare. Ma per lei era cambiato.

Perso nei suoi pensieri non si rese conto di come Stefania lo stava fissando, con fare piuttosto inquietante.

-'stai bene??'- gli chiese l'uomo.

-'se tu quello che sembra stare male'- rispose a tono la donna facendo spallucce.

Una grossa risata gutturale investì in pieno il tenore.

-'stavo pensando alla mia vita prima di te e mi sono reso conto che avevo bisogno di te per essere completo.'- spiegò contorto Piero fissando gli occhi caldi e lucidi della donna che sorrise prima di lanciarsi tra le sue braccia in un abbraccio scomposto.

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