Il ritorno a Bologna fu intriso di malinconia e di promesse. All'aeroporto Marconi atterrarono i due innamorati e Gaetano, che avrebbe seguito il figlio in questi mesi di concerti e spostamenti.
Piero e Stefania erano di poche parole, l'una faceva il pienone del suo uomo registrando nella mente ogni suo piccolo dettaglio , l'altro era perso ad immaginare quei mesi senza Stefania e la sua rassicurante presenza.
Quella sera Gaetano decise di cenare con Michele , lasciando da soli i due ragazzi.
Piero era intento a chiudere l'ultima valigia sotto lo sguardo vigile di Stefania.
All'ennesino sbuffo del tenore, la donna gli si avvicinò per aiutarlo intuendo che a innervosire l'uomo non era la valigia ma qualcosa di più profondo; infatti nel pomeriggio aveva involontariamente ascoltato una telefonata tra lui e Franz durante la quale Piero si raccomandava con il fratello nello stare accanto a Stefania.
-'ti aspetterò, amore mio e se avrò bisogno di qualsiasi cosa, chiederò a Franz'- disse lei appogiando le sue mani piccole su quelle più grandi dell'uomo che ancora insistevano a forzare la chiusura del bagaglio.
Piero sospirò pesantemente decidendo di lasciar perdere la cerniera e rivolgendosi totalmente a Stefania.
-'non ci sarò io ma sapendo Francesco qui sono più tranquillo'- aggiunse Piero catturando Stefania in un abbraccio scomposto -'tu promettimi di stare tranquilla'- continuò l'uomo annusando il collo della donna -'ci sei solo tu nel mio cuore e nella mia mente. Solo tu Stè e quando tornerò ci sposiamo. Senza perdere altro tempo'- vomitò come un fiume in piena.
Stefania annuì sorridendo, beandosi di quel contatto familiare, vitale, prezioso ma di cui avrebbe dovuto fare a meno per i prossimi mesi.
-'Nel cassetto ti ho lasciato l'elenco dei concerti, scegli tu quando venire. Poi Barbara provvederà ad inviarti una mail con tutte le informazioni necessarie per raggiungermi. Tu decidi solo quando e dove, poi penserò a tutto io'- organizzò con fare autoritario fissando i suoi occhioni nocciola in quelli altrettanto nocciola di Stefania.
Il mattino seguente, Piero venne prelevato da Gaetano e Michele molto presto decidendo di non svegliare la donna la quale aveva passato una notte piuttosto irrequieta lasciandosi andare ad un sonno tranquillo all'alba.
-'è sempre più difficile partire'- si lasciò sfuggire Gaetano vedendo le occhiaie del figlio.
-'è il tuo lavoro, dovrà accettarlo prima o poi'- aggiunse Michele temendo in un colpo di testa del suo pupillo.
-'so perfettamente che è il mio lavoro così come lo sa lei e si, è sempre più difficile partire'- rispose con uno sbuffo Piero giocherellando con il suo cellulare.
-'però..?'- domandò Michele scrutandolo con cipiglio serio
-'è la prima volta che mi allontano da lei da quando stiamo insieme e mi allontano per mesi interi e poi mi spiace per come lo ha saputo, senza aver avuto il tempo necessario per metabolizzare la notizia '- spiegò contorto il narese.
-'ma ti raggiunge ,no?'- domandò ancora il manager cercando di smontare la tristezza di Piero.
-'si, deve solo decidere quando può farlo ma saranno pochi giorni rispetto a mesi interi'.
-'meglio di niente'- provò a sdrammatizzare Torpedine che proprio non riusciva a vedere Piero così abbattuto.
Piero si limito ad annuire, preferendo lasciar cadere il discorso.
Atterrati a Vienna, il primo pensiero di Piero fu per Stefania.
''manchi già, manchi tanto, manchi sempre''.
Stefania, impegnata a sistemare casa, sorrise a quel messaggio. Avrebbe voluto rispondere sfoderando una dedica d'amore lunga, romantica, strappalacrime ma preferì rispondere con delle date, certa che Piero avrebbe intuito.
''dal 3 al 6 settembre e 29-30 settembre, per iniziare''.
Un sorriso enorme si stampò sul viso dell'uomo immaginando di rivedere la sua donna da lì a quattro giorni e soprattutto nel rendersi conto che per il primo mese di tour avrebbero trascorso insieme quasi un'intera settimana.
Prima ancora di rispondere a Stefania, Piero messaggiò la road manager per dirle dell'arrivo di Stefania.
''per Zurigo, Monaco e Londra aggiungi un posto nella mia stanza, grazie''.
Non c'era bisogno di spiegare il perchè, Barbara sapeva che durante il tour avrebbe avuto il piacere di passare del tempo con la donna che aveva fatto capitolare il bel tenore narese.
Sistemata la faccenda con Barbara, Piero si dedicò alla sua donna.
''come inizio non mi posso lamentare ma per i prossimi mesi impegnati di più'' - le rispose con l'aggiunta di faccine maliziose.
Inviato ad altri destinatari avrebbe provocato il nascere di ira funesta quel messaggio ma Stefania era diversa e poi conosceva bene Piero, vi lesse dunque tutta l'ironia che da sempre aveva caratterizzato il suo rapporto con il tenore.
''valuterò se impegnarmi o meno dall'accoglienza che mi riserverai''- rispose a tono intenta a scherzare con il suo uomo.
''suite con idromassaggio, può essere un incentivo?''- domandò lui con cuore leggero e animo sereno.
''se nell'idromassaggio ci sei anche tu, nudo, si!''
Una risata gutturale fu la riposta del tenore nel leggere quel messaggio.
Mentre Piero sistemava le sue valigie in camera, Stefania preparava le sue intanto che sbirciava dai social l'arrivo di Piero e dei suoi colleghi a Vienna.
Solo allora si rese conto della frenesia che invadeva ragazze e donne di qualsiasi età nel ritrovarsi davanti il trio.
Cartelloni con scritte ''Marry me'', urla isteriche, braccia che si legavano ai colli e ai busti dei ragazzi mentre questi si fermavano per selfie e autografi.
Possibile che tre ragazzi di neppure 30 anni ciascuno potessero suscitare tutto quel trambusto?
Possibile che quelle donne adulte non avessero alcun tipo di pudore nel mostrarsi sfacciate e mezze nude a uomini molto più piccoli di loro e tutti e tre palesemente impegnati?
Possibile che quelle ragazzine erano disposte a trascorrere ore ed ore nella sala d'attesa di un aeroporto o davanti alla porta di un albergo solo per vedere di sfuggita i loro idoli?
Persa a navigare nello sconfinato mare dei social a porsi queste ed altre domande simili, Stefania non si rese conto di essersi fermata a metà con la preparazione della valigia e soprattutto non si rese conto che era ora di cenare.
Quella sera, e per buona parte della notte, la donna passò da instagram a facebook facendo il pienone di Piero e dei suoi colelghi, osservandoli con gli occhi delle fan e riempendo un vuoto di mesi.
Finalmente comprese il perchè di quelle rassicurazioni di Piero sull'essere lei l'unica donna della sua vita.
Alle prime luci dell'alba, mentre il mondo intero era pronto per svegliarsi ed affrontare un nuovo giorno di lavoro, Stefania invece si abbandonò ad un sonno ristoratore, senza essere però affatto sazia di Piero visto con gli occhi delle fan.
Grazie per la pazienza e l'affetto.
Un abbraccio.
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Believer, say something
FanficEra la quarta mattinata che andava a correre, ormai era un abitudine per lui allungarsi fino al pontile; non tanto per prolungare il suo allenamento quanto per avere la certezza che quella ragazza si trovasse di nuovo lì. Era divenuta ormai, senza u...