Erano le prime luci dell'alba quando Piero, accaldato, sudato e ancora scosso dagli ultimi brividi di piacere, si stese accanto al corpo appena posseduto di Stefania.
-'non facevamo l'amore così da tempo'- notò la donna sottolineando la passionalità con il quale il suo uomo l'aveva amata quella sera, una passionalità a tratti irruenta e con una sfumatura quasi nostalgica.
Piero l'ascoltò in silenzio mentre si alzava per gettare l'ennesima protezione usata quella notte.
-'ho avuto paura di perderti'- spiegò poi enigmatico mentre si stendeva a letto e attirava a se la donna, in un abbraccio scomposto ma stretto.
Stefania si accoccolò a lui rilasciando alcuni baci a stampo sul suo petto madido di sudore.
-'mi spiace per non aver capito le vere motivazioni del tuo voler venire qui, mi spiace per essermi arrabbiata ma soprattutto mi spiace per averti umiliato. Non era mia intenzione e ti chiedo scusa.'- disse mortificata la donna mettendo da parte il suo orgoglio e la sua cocciutaggine -'hai detto delle cose stupende prima , cose che neppure merito per come ti ho trattato. Ogni donna al posto mio vivrebbe tre metri sopra al cielo ricevendo tutte le attenzioni che tu mi dedichi, invece io a stento ti ringrazio e stavolta addirittura mi sono arrabbiata.'- sfogò d'un fiato Stefania con la voce rotta dai singhiozzi -'ho sfogato su di te il dolore subito da chi ti ha preceduto, sono stata una persona orrenda. '-concluse lasciandosi andare ad un irrefrenabile pianto.
Piero le catturò il braccio per riportarla su di se e stringerla forte, quasi a volerla fondere.
-'non so quale donna possa mai meritare io nella mia vita ma di una cosa sono sicuro: sei tu la donna che voglio. Voglio il tuo orgoglio che ti rende difficile chiedere scusa, voglio la tua umiltà quando chiedi scusa, voglio la tua testardaggine con la quale ti impunti sulle tue decisioni, voglio il tuo imbarazzo quando ammetti d'aver cambiato idea, voglio il tuo carattere forte e deciso che ti ha permesso di rialzarti dopo ogni sconfitta, voglio la tua passionalità quando a letto diventi mia, voglio la tua dolcezza quando ricordi le mie dichiarazioni, voglio la tua sincerità quando confessi che mi ami.'- le disse Piero mentre le rilasciava tenere carezze sulla schiena nuda -' Franz e mamma mi avevano avvisato di non venire a Napoli a tua insaputa, immaginando la tua sfuriata ma io sono voluto venire lo stesso.'- concluse abbozzando mezzo sorriso nel ricordare le mille raccomandazioni della mamma e del fratello.
-'tua mamma ti aveva davvero detto di non venire?'- domandò lei fraintendendo l'intervento di Eleonora.
-'mamma mi aveva consigliato semplicemente di dirti che sarei venuto anche io a Napoli. ' - spiegò con più chairezza -'Più volte mi ha richiamato su questa mia decisione pur di non farti arrabbiare. Aveva immaginato che tu ti saresti arrabbiata e voleva evitarlo. '-spiegò con voce leggera Piero -'ha imparato a conoscerti dai racconti miei e di Franz e a te ci tiene perchè vede quanto mi fai felice'- aggiunse.
-'quando saprà della mia scenata invece mi odierà a morte'- rettificò con voce dispiaciuta.
-'e chi dice che deve saperlo? '- chiese ironico l'uomo -'sarà il nostro segreto, come segreto è che io e te andavamo a letto ancor prima di essere una coppia'- confessò l'uomo con voce sicura che però non convinse affatto la donna -'e comunque, se ti piace come abbiamo fatto l'amore stanotte , significa che dobbiamo litigare più spesso.'- la prese in giro Piero intanto che le solleticava i fianchi facendo finalmente ridere Stefania.
-'promettimi che proveremo a non fare più arrabbiare l'altro?'- gli chiese la donna che invece odiava litigava con Piero.
Il tenore sorrise mentre continuava a stuzzicarla.
Erano quasi le cinque del mattino quando Stefania vide l'ora sul cellulare di Piero.
-'devo tornare in camera mia, Piè'- lo avvisò mentre tentava di liberarsi dalla morsa dell'uomo.
-'E' l'alba Stè, Marta già da un pezzo si sarà resa conto che non sei in camera e di sicuro avrà intuito dove sei, quindi resta con me, ti prego. Voglio dormire avendoti tra le braccia'- si lagnò con labbro imbronciato.
-'Marta è una collega non un'amica e non voglio avere problemi a scuola'- spiegò contorta la donna mentre si alzava per rivestirsi -'voglio sondare il terreno e magari vengo da te stanotte'- provò a mediare pur di far sparire quel muso imbronciato che l'uomo aveva messo su.
Con un bacio a stampo, Stefania salutò Piero per rientrare nella sua camera dove Marta dormiva alla meglio.
Quando la sveglia suonò, Marta si meravigliò di ritrovare la collega dormire nel suo letto.
-'ed io che credevo ti stessi rotolando tra le lenzuola con quel grande gnocco che ti ritrovi accanto'- la prese in giro con voce assonnata ma scansonata.
Stefania sorrise nel ripensare che si era abbondantemente rotolata tra le lenzuola del letto di Piero pur avendo dormito nella loro camera.
-'abbiamo parlato, nulla di che'- mentì spudoratamente preferendo non aprirsi troppo.
-'stanotte ti dò il lasciapassare per dormire con lui.'- le disse lasciandole un'occhiata maliziosa che confuse Stefania -'già che sta qua almeno te lo godi'- le spiegò mentre entrava in bagno lasciando sul letto uan Stefania esterefatta.
Dopo pochi minuti Marta uscì dal bagno per recuperare una maglia pulita e trovò Stefania a messaggiare sorridendo.
-'gli stai dando appuntamento per il ritrovo?'- chiese sorridendole.
-'gli ho appena detto che preferirei non averlo nel gruppo per evitare voci tra i ragazzi'- spiegò la donna bloccando il cellulare e sistemandolo sul comodino.
-'perchè tutta questa rigidità?' - le domandò la collega corrucciando la fronte.
-'è lavoro Marta e lui qua non doveva starci. Ora c'è ma non voglio che i ragazzi , tornando a scuola, raccontino che mi sono portata il mio uomo con me'-disse torturando le mani -'gli dedico di sicuro quel tempo libero che abbiamo in programma ma non riesco a fare di più'-
In quella frase Marta vi lesse tutta la sua professionalità, accompagnata dall'enorme dispiacere di non potersi vivere quell'uomo. Tante erano le domande che frullavano nella testa di Marta sul suo rapporto con Piero ma preferì metterle a tacere. Se Stefania non aveva ancora rivelato la vera identità del suo uomo un motivo c'era e Marta lo rispettava.
CIò nonostante provò comunque ad aiutare Stefania e Piero.
-'Stanotte però potresti passarla con lui'- riproposo scontrandosi con lo sguardo imbarazzato della collega -'dico davvero Stè. DI notte puoi dismettere i panni della prof.'- insistette lasciandole un veloce abbraccio e ritornando nel bagno per completare di prepararsi.
Piero accetterà di stare lontano da Stefania tutto il giorno?
Stefania passerà la notte con Piero?
E l'aiuto di Marta è davvero disinteressato?
Grazie
Un abbraccio
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Believer, say something
FanfictionEra la quarta mattinata che andava a correre, ormai era un abitudine per lui allungarsi fino al pontile; non tanto per prolungare il suo allenamento quanto per avere la certezza che quella ragazza si trovasse di nuovo lì. Era divenuta ormai, senza u...