Capitolo 36

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Intanto a casa, Stefania sparecchiava la tavola e sistemava i piatti in lavastoviglie ripensando alle parole del tenore, ai gesti di Bruno, al disagio suo. Non avrebbe mai immaginato di sentire Piero rivolgerle quei complimenti, ascoltare da lui quella confessione. Non avrebbe mai immaginato vedere Bruno trattarla alla pari di una meretrice. Non avrebbe mai immaginato di vivere quella situazione così surreale.

Persa nei suoi pensieri non notò la presenza di Bruno che, appoggiato allo stipite della porta, la scrutava tentando di capire i suoi pensieri.

-'piaciuta la sorpresa?'- le chiese facendola sobbalzare dallo spavento

Stefania finalmente si fermò, con in mano l'ultimo piatto sporco.

-'onestamente no. Avrei gradito sapere fin dall'inizio di chi si trattava'- si sfogò finalmente mostrando tutto il disagio vissuto quella sera.

-'poteva comunicartelo il tuo amico visto che io non ci ho pensato'- la mise alla prova 

-'sei tu il mio ragazzo, tu hai fatto l'invito, tu dovevi dirmelo'- rispose stizzita 

-'io ho un'altra spiegazione, non ho avuto la conferma ma sento di non sbagliarmi'- 

A quelle parole il cuore di Stefania perse svariati colpi, ciò nonostante tentò di mostrarsi indifferente.

-'tu e lui siete andati a letto insieme in passato altrimenti non si spiegherebbe una vostra foto abbracciati, stesi a letto, i tuoi capelli scompigliati e lui a torso nudo'- spiegò dettagliatamente facendo intuire a Stefania di aver visto le foto di Piero che lei ancora aveva salvato sul cellulare -'poi magari lui è tornato a casa dimenticandosi di te ed ora che è di nuovo a Bologna credeva di poter riavere il tuo caldo corpo a riscaldargli le notti bolognesi, ecco perchè venne a casa a notte fonda'-

Panico, panico puro si impossessò di Stefania. Bruno aveva visto le sue foto che lei ancora conservava di Piero, aveva dedotto il tipo di rapporto che c'era stato tra di loro, aveva anche capito cosa voleva Piero da lei quella notte di qualche settimana fa. Non sapeva i dettagli ma aveva perfettamente intuito il contorno.

Lei non potè che confermare la sua tesi, sperando di sminuire la menzogna raccontatagli giorni fa, sperando di ammorbidire i tratti dell'uomo resi tesi dal nervoso, sperando di riappacificarsi.

-'mi spiace avertelo nascosto ma era una cosa di poco conto. Ora solo tu conti nella mia vita'- gli disse lasciando andare il piatto sulla penisola e avvicinandosi a Bruno in cerca di un abbraccio, di una carezza, di un bacio che potessero cancellare quella tensione che sentiva.

-'se era di poco conto me ne avresti parlato rassicurandomi su quanto io sia importante per te'- rispose lui scostandosi da quel contatto -'invece me lo hai nascosto mentendomi su di lui, sul suo arrivo a casa tua, su quella bottiglia offerta al ristorante. Se era di poco conto avresti cancellato tutte le vostre foto sul cellulare, foto intime che vi raffigurano nei momenti quotidiani, foto nella quali avevi un sorriso che con me non hai mai avuto. Se era di poco conto non lo avresti mandato via velocemente stasera'- concluse Bruno con gli occhi che bruciavano dalla gelosia -'lui se ne è tornato in Sicilia e tu ci sei stata male, poi sono arrivato io. Un facile ripiego, ecco cosa sono per te. Un ripiego alla sua assenza. Magari avevate intenzione di riprendere la vostra relazione, magari l'avete già ripresa e stasera vi siete presi gioco di me'- farneticò Bruno avvicinandosi minacciosamente a Stefania trattenendola per le spalle in una morsa strettissima che spaventò la donna. -'Magari vi siete pure baciati mentre stavo di là, a parlare a telefono. Oppure ti sei fatta toccare e ti è pure piaciuto'- urlò l'uomo facendole poggiare la schiena al muro e provocandole dolore -'per forza così è andata, altrimenti non si spiegano i tuoi occhi rossi e il suo fiatone quando sono tornato da voi'-

Stefania, incapace di reagire a quella morsa dolorosa, sfogò la sua paura lasciandosi andare ad un pianto silenzioso. 

-'rispondimi'- le impose strattonandola

-'non sei un ripiego e nulla c'è stato tra di noi da quando stiamo insieme, nulla è successo stasera tra me e lui. Nulla'- confessò singhiozzando.

Preda della gelosia più assurda, Bruno lasciò la presa su Stefania per andarsene in terrazzo a sbollire la rabbia. Intanto la donna corse in camera da letto dove si lanciò sul letto sfogando la paura provata mentre Bruno le stringeva le spalle e la delusione di non essere creduta dal suo uomo. 

Trascorsero minuti interminabili prima che Bruno facesse ritorno nella camera da letto. Una stretta al cuore lo catturò quando vide Stefania raggomitolata sul letto.  Le si avvicinò in silenzio e con passi misurati.

-'non voglio rinunciare a te. Ho una paura fottuta che tu possa lasciarmi per andartene con lui.'- confessò mentre si sedeva sul letto e allungava una mano sul fianco della donna.

-'mi hai fatto paura'- rispose lei scostandosi da quella carezza

-'mi spiace amore mio. Sono stato accecato dalla gelosia, dalla paura, dalla rabbia.'- si giustificò Bruno abbassando il capo 

Stefania, colpita da quelle parole e dal dolore che traspariva dal suo volto, si alzò avvicinandosi a lui fino ad abbracciarlo in maniera scomposta.

-'sei l'unico uomo che desidero ma promettimi che mai più ti comporterai come stasera'-

Bruno annuì intanto che allargava le braccia ingabbiando la donna e annusando i suoi capelli.

-'stasera eri bellissima'-si complimentò con voce maliziosa mentre le sue mani scorrevano sulla schiena di Stefania fino ad arrivare ai glutei.

La donna sorrise a quel complimento e a quelle carezze.

-'sono solo tua, amore mio'- rispose con voce roca

-'solo mia'- ripetè Bruno mentre le toglieva il vestito ammirando il completino intimo che aveva indossato.

Fecero l'amore con una particolare passionalità dimenticando tutto e tutto.

Eh beh, Stefania e Bruno si riappacificano. Stefania ammette di aver sbagliato a nascondere la verità su Piero e Bruno chiede scusa per il suo inqualificabile comportamento.

Grazie 

Un abbraccio


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