Capitolo 96

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Tentando di non farsi notare dagli alunni della sua donna, Piero la stava trascinando verso il bagno degli uomini. 

C'era quasi riuscito quando dal bagno delle donne, posto accanto a quello degli uomini, uscirono Patrizia e alcune sue amiche, tra cui Chiara. 

Velocemente Piero lasciò la mano di Stefania per non insospettire ulteriormente.

-'dove andate?'- domandò Patrizia incuriosita intanto che alternava il suo sguardo tra il tenore e la sua professoressa.

-'le stavo indicando il bagno'- rispose lui  lasciando passare avanti Stefania che vi entrò rossa in viso intanto che Piero entrava in quello dei maschi, costretto a dar sollievo alla sua intimità senza l'aiuto di Stefania.

Messo a tacere il suo desiderio, Piero tornò ai divanetti dove trovò Stefania e alcuni alunni.

-'dopo non mi scappi'- minacciò con tono volutamente malizioso ,facendo arrossire la donna.

Per il resto della serata, le due colleghe preferirono starsene sedute a sorseggiare il loro drink ; Piero invece venne riconosciuto da alcune donne che gli chiesero la foto. Il tutto sotto lo sguardo attento di Stefania.

Era passata l'una e mezza, mancava ancora un'oretta per la ritirata quando sul tavolo di Stefania arrivò una bottiglia.

-'non abbiamo ordinato'- si premurò a dire Piero al cameriere pensando ad un errore.

-'infatti è un omaggio per la signorina da parte di quel signore'- rispose il barmen indicando prima Stefania e poi lo stesso uomo che durante il ballo le stava appiccicato.

Stefania non ebbe il tempo di rispondere  che venne preceduta da Piero.

-'la riporti indietro avvisando il signore che la signorina è accompagnata da me'- riferì cont ono duro che non ammetteva repliche.

Stefania chinò il capo lusingata dalla reazione di Piero e , nello stesso tempo, imbarazzata dalla presenza di alcuni suoi alunni che avevano assistito alla scena.

-potevamo accettarla, giusto per finire la serata'- disse Marta ironica, stuzzicando la gelosia del narese.

-'se volete ne ordiamo una'- rilanciò Piero senza distogliere lo sguardo da Stefania.

Una risata cristallina fu la sola risposta che ottenne da Marta.

Per buona pace mentale dei due innamorati, ale due passate entrambe le professoresse decisero di richiamare i ragazzi per fare ritorno in albergo.

Nel pullman Patrizia non mancò di approcciare con Piero nonostante l'uomo cercasse di evitarla con diplomazia.

Fu Stefania, scocciata  di vedere quella ragazzina provarci con il suo uomo, ad intervenire.

-'De Filippo datti un contegno' - le ordinò stizzita.

Un richiamo che fece ammutolire l'alunna e fece esaltare Piero. Stefania era altametne illegale quando marcava il terriotrio e sopratutto ora lo era, avendo dato voce alla sua gelosia con autorevolezza.

Giunti in albergo, Piero entrò dall'entrata secondaria per non dare nell'occhio e mandando in confusione Stefania che invece lo seguiva con lo sguardo. 

Ritiratisi tutte nelle stanze, Stefania ricevette un sms da Piero che la invitava a raggiugnerla in camera.

''ti aspetto. Adesso''- poche parole per tante aspettative.

''il tempo di una doccia e ti raggiungo''- rispose Stefania pensando a come avvisare Marta della sua fuga amorosa.

''levandomi lo sfizio di spogliarti da quel vestitino che ha accesso i miei istinti più passionali?''- scrisse disagiato il tenore che aveva già immaginato come liberare la donna da quel msiero pezzo di stoffa.

Stefania stava pensando come rispondere quando dal bagno uscì Marta.

-'tutto tuo'- disse indicando il bagno.

-'A dire il vero vorrei andare da Piero prima che si faccia più tardi'- vomitò veloce avvampando -'gisuto per un saluto, eh'- aggiunse poi mordicchiando il labbro.

-'ma che sei scema forte allora?'- la rimproverò la collega fissandola con occhi sgranati e mandando in confusione Stefania -'vai e restaci fino a domani mattina'- le consigliò guardandola con malizia.

Stefania annuì mentre il viso diveniva di un rosso intenso. Recuperò velocemente il pigiama e bussò alla porta di Piero.

Liberatosi dalla maglia, Piero aspettava impaziente un messaggio di  risposta da parte di Stefania. Un messaggio che non arrivò mai.

-'nica eccoti'- la salutò tirandola per un braccio, chiudendo la porta e ingbbiandola tra le sue braccia.

Stefania si inebriò del buon profumo che emanava Piero , un profumo reso ancora più forte dall'assenza della maglia.

-'hai ancora il vestito'- notò con voce sensuale l'uomo.

-'ricordo di un tuo sfizio'- rispose sagace lei baciando il collo dell'uomo.

Piero liberò Stefania dalla sua amorevole morsa.

-'ho trascorso l'intera serata immaginandomi mentre ti spogliavo'- spiegò guardandola negli occhi intanto che le mani risalivano lunghe i fianchi alzando il vestito fino a toglierglielo sfilandolo dalla testa e lasciando la donna unicamente con gli slip.

-'minchia Stefà e il reggiseno?'- domandò Piero spalancando lo sguardo e deglutendo vistosamente.

-'avevo la schiena scoperta, non andava messo'- spiegò imbarazzata la donna con tono ovvio.

Piero la fissò con cipiglio serio per lunghi , a tratti infiniti, secondi.

-'i tuoi capelli coprivano gran parte della schiena scoperta'- spiegò giustificando il suo stupore -'e comunque preferirei tu non indossassi più abiti del genere. Sei bellissima e tutto ti sta divinamente ma sei mia e non sopporto che gli altri , vedendoti, immaginino di portarti a letto'- disse con tono serio, ben lontano da quello sensuale assunto prima.

Stefania si sentì colpevole senza capirne la motivazione. Conosceva il lato geloso di Piero ma mai avrebbe immaginato di ricevere un'imposizione del genere. 

-'scusami'- disse a bassissima voce allacciando le braccia al collo del tenore. 

Un abbraccio che Piero ricambiò.

-'ora capisco pure perchè quel coglione c'ha provato con te e ti voleva offrire la bottiglia'- ne dedusse stringendo di più il corpo esile di Stefania -'mai più, Stefà. Mai più'- ripetè allontanandola fino a puntare il suo sguardo duro e nervoso in quello lucido e colpevole della donna.

Il tenore si beò di quell'abbraccio fino a quando la gelosia non lasciò posto alla passione.

Con sensuali carezze prese a vezzeggiare il corpo di Stefani facendo risuonare in camera i primi gemiti del loro amore.

In breve tempo si ritrovarono stesi a letti, sudati e appagati.

Stefania si accoccolò al petto del suo uomo, desiderosa di riempirsi dei suoi abbracci.

-'Perchè sei entrato dall'entrata secondaria'- domandò poi la donna ricordandosi quella stranezza.

-'per lo stesso motivo per il quale ho cenato in un altro ristorante'- rispose enigmatico il narese -'non voglio  che si scopra dove alloggio'- spiegò senza chiarire quel suo desiderio.

-'perchè non vuoi?'- domandò schietta Stefania.

-potrei ritrovarmi Patrizia fuori la porta della mia camera'- rispose anch'egli schietto riportando a galla la gelosia della donna.

-'già. Non ti ha mollato un attimo'- ricordò stizzita

-'già'- la prese in giro Piero ridendo ricordando il modo in cui l'aveva richiamata in pullman, di ritorno dall'Arenile.

Poche altre battute ed entrambi si addormentarono abbracciati.

Grazie di tutto.

Un abbraccio.


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