Capitolo 9

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Arrivati a casa, Stefania preparò un  piatto di spaghetti con un sugo pronto mentre Piero si premurò di apparecchiare.

Terminato quel pranzo veloce ma soddisfacente, il tenore aiutò Stefania a sparecchiare e mentre lei lavava piatti e stoviglie, lui li asciugava rendendosi utile come meglio poteva. 

Quando tutto era quasi pulito e sistemato, Piero si avvicinò alla donna che stava sistemando le ultime cose.

Da dietro le cinse i fianchi.

-'non riesco a dimenticare l'attrazione che c'è stata ieri tra di noi' - dette finalmente voce ai suoi pensieri.

Stefania,presa alla sprovvista da quel contatto, andò su di giri per quella frase sussurrata all'orecchio con voce volutamente roca. Era inutile fingere : Piero la attirava in un modo inspiegabile e se d un lato voleva cedere a quella sensualità da uomo del sud che mostrava Piero, dall'altro lato non voleva impelagarsi in nessuna storia complicata. 

Una lotta tra il suo corpo e la sua mente, senza chiamare minimamente in causa il cuore. 

E mentre si perdeva nei suoi pensieri, una mano del tenore prese vita e lasciò una lunga e calda scia di carezze su di un fianco provocando mille brividi che confluirono tutti verso il basso ventre della donna  trasformandosi in un'unica, pericolosa fitta di desiderio da appagare. 

-'non voglio nessuna storia seria'- confessò lei allontanandosi di qualche cm da Piero e dalle sue carezze, tentando di mettere a tacere la sua intimità risvegliata dal letargo da quel tenore occhialuto.

-'ed io voglio soltanto divertirmi'- rispose lui ammiccando mentre le poggiava di nuovo una mano sul fianco per voltarla verso di lui e baciarle finalmente quelle labbra che si presentavano di un rosa pesca, morbide e vellutate.

Un contatto dal quale lei si allontanò voltando il viso di lato.

-'le labbra no'- impose con tono autoritario mandando in confusione l'uomo.

-'volevo baciarti'- spiegò confuso il tenore.

-'non voglio che mi baci'- disse senza permettere all'uomo  di capirci granchè, una confusione che Stefania comprese perfettamente ma che non riteneva di dover spiegare –'piuttosto utilizza la tua lingua da tenore per baciare altre parti del mio corpo'- propose poi con voce roca e sguardo malizioso, immaginando le arti seduttive conosciute dall'uomo.

Piero resettò totalmente il suo cervello mettendo da parte la delusione per quel mancato bacio .

Si avvicinò con il naso al collo della donna stuzzicandolo provocandole i primi gemiti, intanto una mano si staccò dai fianchi e risalì sul seno tastandone la consistenza mentre l'altra mano scese sui suoi glutei.

Totalmente sconnessa, Stefania fece vagare le sue mani sugli addominali scolpiti del tenore fino a scendere sul suo sedere.

Preda del momento, Piero la prese in braccio facendola sedere sul tavolo della cucina, liberandola dalla canotta e dallo shorts.

Più difficile fu compiere lo stesso gesto per lei tant'è che ci pensò Piero a spogliarsi con due gesti secchi.

Resosi conto della scomodità del piano d'appoggio scelto, il tenore le fece legare le gambe attorno al suo bacino e la condusse in camera da letto. 

Lì le tolse anche intimo lasciandola totalmente nuda.

-'sei bella'- confessò Piero con gli occhi lucidi dal desiderio

Stefania arrossì imbarazzata prima di lasciare una lunga scia di basi sul collo dell'uomo.

-'e sei dannatamente sfacciata'- aggiunse lui con voce sempre più roca.

Giunto al limite, Piero fece sdraiare Stefania per poi farla sua con spinte lente che andarono via via ad intensificarsi.

Quando entrambi ebbero goduto, lui si staccò da lei per levarsi la protezione e sdraiarsi accanto a quella donna.

Stefania accolse con gioia quel corpo palestrato al suo fianco, un corpo che l'aveva da sempre attirata. Gli riservò una lunga scia di baci lungo gli addominali permettendo a Piero di rilassarsi ulteriormente godendosi quelle coccole.

-'che faccia estasiata che hai'- notò lei sorridendo

-'adoro queste tue attenzioni'- si complimentò il tenore

-'devi dirlo alle tue amiche di letto, almeno così sanno come viziarti'

-'adoro il modo in cui mi baci, con quelle tue labbra non particolarmente carnose eppure di una morbidezza unica'- spiegò Piero accarezzandole con il pollice –'vorrei tanto baciarle'- confessò guardandole con ammirazione.

-'le mie labbra per te sono off limits tenore'- lo avvertì lei con un tono di serietà che sembrava non appartenerle.

-'adoro le sfide'- aggiunse lui spostando lo sguardo dalle labbra agli occhi seri di lei

-'questa la perdi in partenza'-

-'non ho mai perso di queste sfide, con nessuna donna '- si pavoneggiò Piero

-'io non sono come le altre, io sono io'- si sentì in dovere di chiarire lei pizzicata nell'orgoglio

Piero preferì lasciar cadere il discorso. Avevano passato l'ultima ora a contorcersi tra le lenzuola tra ansimi di desiderio da appagare e gemiti di puro godimento appena raggiunto e non voleva perdere tempo in chiacchiere inutili. Preferiva attività più piacevoli.

-'l'ho pensato dal primo momento ma sarei felice di averne ulteriore conferma riprendendo quella piacevole scia di baci '- rispose Piero indicando i suoi addominali.

Stefania decise di rendere più interessante quelle attenzioni.

Salì a cavalcioni su Piero strusciando il suo ventre sull'intimità del tenore facendogli ben intuire le sue intenzioni.

-'quanta intraprendenza'- la canzonò lui alzando il bacino per agevolare l'entrata della sua intimità in quella di Stefania.

-'ti ricompenso dei baci mancati'- rispose lei mentre dettava l'andamento di quel coito che ben presto portò all'appagamento di entrambi.

Stanchi e soddisfatti, Stefania si staccò da Piero per concedersi una doccia rapida e rigenerante.

Dopo poco meno di dieci minuti, tornò in camera coperta unicamente da un telo bagno.

-'ti preferivo nuda'- disse Piero guardandola maliziosamente.

-'manca poco al tuo appuntamento con Dario'- gli ricordò Stefania, ignorando volutamente quel tentativo di abbordaggio messo su dal tenore.

Resosi conto della veridicità di quell'affermazione, Piero si alzò dal letto e si rivestì per raggiungere Dario.

Nessuna spiegazione, nessun commento. Entrambi si dedicarono ai loro impegni: lui all'incontro con Dario e lei alla visita di Naro.

Scusate l'attesa, spero ne sia valsa la pena.

Grazie ancora una volta per la vostra preziosa vicinanza.

Un abbraccio

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