bizzle

9.6K 243 32
                                    

"Lo chiamano Bizzle"
"chi?" Chiesi confusa mentre loro mi guardavano increduli.
"Jason McCann" rispose Zayn e mi girai verso di lui mentre corrugavo la fronte.
"Verrà a scuola qui?" Chiesi alzandomi in piedi e lui annuì.
"Non ci posso credere, non possono far venire qui un omicida di massa!" alzai la voce e la porta della classe si aprì.
"Serial Killer, splendore" mi corresse e la prof lo guardava terrorizzata, un agente si avvicinò alla prof per poi dargli un telecomando.
"Questo è per tenerlo a bada, ha spesso scatti di ira" disse l'agente mentre McCann lo mandava a quel paese.
"prego McCann, si sieda dove vuole" lo vidi ghignare per poi sedersi davanti a me e il mio ragazzo, mi girai verso Zayn e lo guardai incredulo mentre lui fece spallucce e sospirai pesantemente, vidi l'agente uscire fuori dalla classe e mi chiesi che razza di problemi mentali avevano per averli fatto uscire e soprattutto per lasciarlo andare a scuola, da solo, senza nessuno a proteggerci.
La prof cercò di comportarsi normalmente ma si notava che era terrorizzata, la sua mano tremava mentre scriveva alla lavagna e dal modo in cui deglutiva spesso. Nessuno parlava, il che era strano visto che con la signora Finstock si faceva casino, si sentivano i nostri respiri e il rumore delle penne che scrivevano sui quaderni, si sentì lo strisciare della sedia lo vedemmo sobbalzare e cadere a terra accasciato.
"O mio Dio!" Fu ciò che dicemmo tutti, mi portai la mano alla bocca e alzai lo sguardo e vidi la prof con in mano il telecomando.
"Prof!" Zayn la richiamò sconcerato e fece cadere il telecomando sulla cattedra, mi alzai velocemente dal banco e mi avvicinai a lui, notai il polso rosso e un bracciale con il simbolo della polizia e capii che era da lì che partirono le scosse, eravamo tutti intorno a lui, mi passai una mano tra i capelli e lo vidi aprire gli occhi di colpo e mettersi seduto.
"Ma che cavoli di problemi ha?" Chiese girandosi verso la prof poi si alzò in piedi mentre si massaggiava il polso.
"No, lei che problemi ha!?" La prof alzò la voce.
"Parecchi ma non sono io che l'ho quasi folgorata!" Respirava pesantemente, in quel momento mi ricordai ciò che disse il poliziotto e cominciai ad avere paura per la sicurezza di tutti noi.
"Non ha tutti i torti" mi girai verso Zayn e lo guardai incredula e lui fece spallucce.
"Ha solo spostato la sedia" aggiunse e Bizzle si girò verso di lui per poi ridere.
"Senti toy boy, non ho bisogno di un avvocato" disse per poi colpirlo dritto in faccia mi avvicinai a alla prof e presi il telecomando dalla sua mano e premetti il bottone, si girò verso di me per poi ghignare, corrugai la fronte per poi premere più spesso ma sembrava non fargli niente.
"Che cavolo sta succedendo?!" Entrò la guardia e si avvicinò a McCann per poi trascinarlo fuori, mi avvicinai a Zayn per poi abbracciarlo e sospirare pesantemente.
"Ma che ti dice la testa?" Chiesi incredula e lo guardai negli occhi.
"Sto bene" sospirò pesantemente.
*5 ore dopo*
Era ora di pranzo, uscii dallo spogliatoio, mi sistemai i capelli dietro all'orecchio, sentii vibrare il telefono e lo presi dalla tasca, era un messaggio di Zayn che mi diceva di incontrarci nella mensa, risposi dicendo che stavo andando ma visto che non guardavo dove stessi andando andai a sbattere, misi il telefono in tasca e guardai in alto per poi incontrare i suoi occhi vuoti color caramello, deglutii pesantemente e feci un passo indietro, lo vidi guardarmi negli occhi per poi rotearli.
"Calma, non uccido le ragazze" sbuffò sonoramente e incrociai le braccia al petto per poi guardarlo male.
"Cosa ci fai qui?" Chiesi acidamente e fece spallucce.
"Vado a cercare la mia prossima vittima" rispose sarcasticamente e roteò gli occhi quando lo guardai male di nuovo.
"Voglio stare fuori, sai com'è, non sono abituato all'aria aperta" mi guardò male anche lui.
"Zayn non ti ha fatto niente"
"Aw che carina" rise mentre mi guardava divertito.
"È ora di pranzo, torna dal tuo Toy boy, Gomez" si allontanò da me e sgranai gli occhi quando disse il mio cognome e poi corsi di sopra e arrivai nel piano di sopra, misi i vestiti nell'armadietto, presi anche i libri per l'ora seguente, mi sistemai un po' il trucco e poi mi diressi verso la mensa, presi un vassoio e ci misi sopra il mio pranzo, mi guardai intorno e vidi i miei amici seduti sul solito tavolo dove ci sedevamo dal primo anno, vidi Zayn girarsi verso di me e sorridermi ampiamente e andai verso di me, mi sedetti accanto al mio ragazzo e gli diedi un bacio a stampo e poi diedi un morso alla mela.
"Perché ci hai messo?" Chiese Zayn e feci spallucce e mi girai verso di lui.
"Mi hai fatto sbattere contro Bizzle" risposi e sgranò gli occhi ma mi guardava anche confuso.
"Mentre rispondevi al messaggio" dedusse e annuii.
"Non ci posso credere che mi lasciano venire a scuola senza una scorta di poliziotti" Nanda scosse la testa incredula e annui dandole ragione.
"Già, non è uno che stato arrestato per furto, è un serial killer, lo ha detto lui stesso"
"Se lo hanno rilasciato, un motivo c'è"
"Ti ha colpito in faccia!" Gli ricordai e fece spallucce, io mi colpii la fronte.
"Sei incredibile, Zayn" sbuffai sonoramente.
"Mi ci chiamano spesso" disse e corrugai la fronte.
"Incredibile?" Chiesi e scosse la testa mentre mangiava un chicco d' uva.
"Zayn" rispose e risi mentre scuotevo la testa.
"Sei un idiota" risi proprio come gli altri.
"Per questo mi ami" si avvicinò a me e gli diedi un bacio dopo aver annunciato.
"Già" confermai.
Jason's p.o.v.
L'ora di pausa finì, mi massaggiai il polso che era ancora rosso anche se non si notava molto per via dei tatuaggi che ricoprivano tutto il braccio sinistro e arrivavano fino al polso.
Mi alzai in piedi quando vidi che c'era una classe in palestra, mi misi il cappuccio della felpa e salii le scale per poi dirigermi verso l'uscita, non ce la facevo più a stare lì, era estenuante stare a contatto con le persone, non perché sentivo le loro opinioni su di me, quello che pensavano di me mi entravano da un orecchio e mi uscivano dall'altro, ma perché ero esausto, mi faceva male la testa e soprattutto la schiena a forza di stare seduto, non ero abituato, per sei anni avevo speso la maggior parte del mio tempo a stare sdraiato sul letto in alto della cella visto che non c'era niente da fare in poco più di due metri quadrati.
Vidi l'uscita e accellerai il passo, il corridoio era pieno di persone, era difficile non andare a sbattere contro qualcuno, soprattutto per uno che aveva la testa da tutt'altra parte.
"Merda" bisbigliai e la afferrai per le spalle prima che potesse cadere proprio come i suoi libri.
"Dovremmo smettercela di incontrarci così" la guardai negli occhi e alzò un sopracciglio.
"Questa volta sei tu che mi sei venuto addosso"
"Vado di fretta" mi giustificai e mi abbassai per prendere i suoi libri ma lei fece la stessa cosa facendo sbattere le nostre teste provocando la mia risata.
"Stai bene?" Chiesi visto che si massaggiava la fronte.
"No, hai la testa dura, cretino" rispose acidamente e risi per poi porgerle i libri.
"Me lo dicono spesso" feci spallucce.
"Vorrei rimanere qua a darti noia ma devo andare" mi alzai in piedi e lei roteò gli occhi.
"Non è giusto che ti lascino venire qui" incrociò le braccia al petto dopo aver messo i libri nello zaino.
"Non è vero, ho scontato la mia pena, a differenza di qualcun'altro!" Dissi riferendomi a qualcuno molto vicino a lei ma di cui lei non sapeva niente.
"Sì, il nostro sistema giudiziario fa pena ma non è questo il punto!" Scosse la testa e vidi Zayn avvicinarsi a lei.
"C'è il tuo toy boy" la avvissai, si girò e io me ne andai per poi camminare verso casa.
Passai parecchie ore sdraiato sul divano e senza accorgermene mi addormetai, mi svegliai quando sentii la porta aprirsi e lo vidi entrare per poi guardarmi malissimo.
"Mi hai fatto male, imbecille" lasció lo zaino a terra.
"Sicuramente non potevo abbracciarti dicendoti che ti voglio bene" roteai gli occhi e lui fece lo stesso.
"Hanno sempre saputo che avevo un complice, non possono scoprire che eri tu" lo indicai e mi alzai in piedi.
"Tanto tu hai scontato la pena per entrambi" fece spallucce e mi avvicinai a lui.
"Non credo che tu voglia che la tua ragazza scopra che hai collaborato con un serial killer, fratellino"
"Non mettere in mezzo Selena!"

B I Z Z L EDove le storie prendono vita. Scoprilo ora