Tolsi lentamente la maglietta per poi togliere anche le bende visto che dovevo cambiarle ogni giorno ma non mi andava di metterle, tanto non cambiava niente, le costole sarebbero guarite con o senza di loro.
Aprii la valigia per poi tirare fuori una felpa bianca, stranamente sentivo freddo, soprattutto sulle mani, le sentivo gelide, mi girai verso lo specchio, sentii la rabbia crescere dentro di me, non era solo rabbia, erano tutte le altre emozioni che trasformavo involontariamente in rabbia, era sempre successo, probabilmente ecco perché soffrivo di disturbo esplosivo intermittente, la rabbia prende il sopravvento, come lo stava facendo in quel momento.
Mi avvicinai velocemente allo specchio per poi colpirlo talmente forte da spezzarlo, vidi il sangue su di esso sul punto dove lo avevo colpito, non faceva male, anzi, sembrava calmarmi, lo colpii ancora e ancora finché non sentii il sangue colare dalle nocche e cadere a terra, vidi che alcune schegge erano rimaste conficcate nella mia pelle ma non le tolsi, sarebbe stato più doloroso.
Con l'altra mano tolsi lo specchio dal muro per poi farlo cadere a terra mentre respiravo lentamente per calmarmi.
"Jason, che cos'è s-?" Non finì la frase e mi girai verso di lei che mi guardava con la fronte corrugata.
"Stai bene?" Chiese avvicinandosi e annui solamente, lei sospirò mentre mi sedevo sul bordo del letto, la vidi prendere la benda da sopra la sedia dove ci mettevo i vestiti prima di dormire.
"Vado a prendere delle pinzette, tu non muoverti" mi disse e annui, lei uscì dalla stanza e chiusi gli occhi, era una sensazione orribile, mi sentivo impazzire ma mi faceva sentire bene allo stesso tempo.
La sentii entrare di nuovo e la vidi con in mano una bottiglia di grappa e corrugai la fronte perplesso.
"Non avete disinfettante in questa casa, questo può andare bene" spiego abbassandosi al livello della mia mano.
"Pensavo che te lo avevo detto, sei hai bisogno di qualcuno con cui parlare, io sono qui per te" mi guardò negli occhi mentre tirava della grappa sulla ferita e ritirai la mano dalla sua, bruciava da morire.
"Hey dove cavolo vai?" Chiese afferrando la mano di nuovo.
"Brucia" dissi semplicemente e lei fece spallucce mentre prendeva le pinzette."Potevi pensarci prima di distruggere lo specchio"
"Certo mamma" roteai gli occhi e lei fece lo stesso, tolse le schegge con le pinzette e vidi il sangue tornare ad uscire quando tolse quella più grande, bagnò la benda con la grappa per poi avvolgere le nocche con essa, si alzò per prendere delle spille e le mise sul bordo della benda per evitare che si tolga.
Mi alzai dal letto e presi la felpa per poi indossarla velocemente, mi avvicinai a lei per poi prenderla per mano e scendere di sotto mentre la vedevo sorridere debolmente, era così bella, era inutile negarlo.
Aveva i capelli legati in una coda alta ma scompigliata, aveva le guance arrossate per via del freddo che c'era in casa, lo sguardo era fisso a terra mentre io prendevo le chiavi di casa.
Aprii la porta e vidi i miei genitori che ci guardavano sorpresi e sospirai sollevato."Dove eravate?" Chiesi confuso mentre li guardavo, vidi mia madre guardare in basso senza dire niente e corrugai la fronte perplesso per poi guardare il padre di Zayn.
"Ha fare un visita" rispose semplicemente e ci guardò sorridendo.
"State uscendo?" Chiese e annui.
"Sì, non ce la faccio a stare fermo, mi sento soffocare" risposi e sospirò pesantemente.
"Andrà tutto bene" cercò di rassicurarmi e feci spallucce.
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B I Z Z L E
Fanfiction"Lo chiamano Bizzle" "chi?" Chiesi confusa mentre loro mi guardavano increduli. "Jason McCann" rispose Zayn e mi girai verso di lui mentre corrugavo la fronte. "Verrà a scuola qui?" Chiesi alzandomi in piedi e lui annuì. "Non ci posso credere, non p...