you can't get your heart broken if you pretend you don't have one

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Entrai dentro la suit seguita da Ketusha, sbuffai sonoramente quando sentii il forte odore di sigarette, odiavo il loro odore anche se anche io personalmente le fumavo, soprattutto quando ero sotto stress.
Mi diressi verso la camera per svegliare Jason e roteai gli occhi quando vidi una ragazza che dormiva beatamente nel mio letto, mi avvicinai velocemente a lui per poi scuoterlo aggressivamente per la spalla.
"Hey, McCann, di alla tua troietta di andarsene" dissi e lui fece un verso e poi un cenno con la mano per stare zitta, lo guardai oltraggiata e scossi la testa incredula.
Sentii il suo telefono vibrare e lo presi quando mi disse, con voce impastata dal sonno, di rispondere.
"Ciao, Gomez" sentii la voce del mio ex e lo vidi mentre si metteva la maglietta.
"Ciao, Zayn" lo salutai uscendo dalla stanza e vidi Keta guardarmi confusa.
"Non sembri stare bene" disse prendendo una tazza di caffè e sospirai pesantemente.
"Tuo fratello è uno stronzo" risposi e rise prima di bere un sorso di caffè.
"Dimmi qualcosa che non so già" rise facendo ridere anche me.
"Che mi manchi" risposi sinceramente, chi se ne fregava se c'era Keta o meno, lui sospirò pesantemente e si lecco le labbra.
"Mi manchi anche tu ma questo tu lo sai già" sorrise debolmente e finì di bere il caffè.
"Adesso mi spieghi come hai fatto a scegliere McCann a lui?" Sentii la voce di Keta e Zayn corrugó la fronte confuso.
"Sta zitto tu" lo zittii e rise.
"Comunque sia devo andare, di a Jason che hanno ottenuto un mandato d'arresto internazionale, gli consiglio di non farsi trovare dall'Interpol" ci avvisò e sgranai gli occhi.
"Solo per Jason o anche ketusha?" Chiesi guardando fisso lo schermo.
"Lui, mio fratello e te" rispose e sgranai gli occhi incredula di nuovo.
"Cosa? Io? Per cosa?" Chiesi non capendo e sentii la risata di McCann alle mie spalle.
"Perché hai aiutato ad evadere, splendore" rispose ovvio e prese il telefono dalle mie mani.
"Ciao fratellino" lo salutò tornando in camera e sospirai pesantemente.
"Non capisco, o è la persona migliore del mondo o non gli fregava niente di te" disse Keta riferendosi a Zayn e mi girai verso di lui.
"Non avresti pensato questo un mese fa"

Vidi McCann tornare da noi e quella ragazza andare via, parlammo insieme a Keta, parlamo del fatto che al prossimo incontro con i membri del cartello ci avrebbe dato il nome del luogo e dell'ora, lui non era a conoscenza del nostro vero piano, secondo lui volevo soltanto prendere il posto di mio padre.
Lui andò via e Jason scese di sotto a fare colazione, aprii le finestre visto che si sentiva un forte odore di tabacco, andai in camera e mi cambiai per poi tornare in salotto, presi il computer per poi accenderlo così da poter attivare la cimice, silenzio, non si sentiva nemmeno una mosca, sbuffai sonoramente per poi chiudere con forza il computer, mi alzai dal divano e scesi di sotto anche io, andai nel ristorante per poi dirigermi verso McCann.
"Cosa vuoi, Gomez?" Chiese prima di bere un sorso del succo d'arancia.
"Non ti è ancora passata?" Chiesi acidamente roteando gli occhi, lui alzò un sopracciglio guardandomi incredulo.
"Non ti è passata nemmeno a te, cosa ne dici di andare ognuno per le nostre strade? Io faccio quello che devo fare così posso tornare a casa, tu rimani con la tua famiglia?" Chiese e sospirai pesantemente distogliendo lo sguardo.
"Senti mi dispiace" chiesi scusa ma scosse la testa.
"A me no"
"Non lascio a nessuno urlarmi contro, Gomez, se sei viva è solo perché sei una ragazza e non ti farei mai del male" mi guardò negli occhi che erano tornati ad essere gli stessi occhi di sempre, vuoti.
"Tu cosa faresti al posto mio?" Chiesi alzando un sopracciglio dopo aver preso un grosso respiro.
"Non me la prenderei con l'unica persona che è dalla mia parte" rispose e risi scuotendo la testa divertita.
"Oh quindi sei tu ora che stai aiutando me? Sono io che sto aiutando te, McCann!" Dissi esasperata alzandomi dalla sedia dopo averla fatta strisciare, lui sgranò gli occhi per poi fare lo stesso.
Si avvicinò a me mentre io lo guardavo dritto negli occhi, rimanemmo lì a guardarci a lungo, nessuno di noi diceva niente.
Si leccò le labbra lentamente e prese un grosso respiro mentre guardava le mie labbra ma poi distolse lo sguardo da esse e tornò a guardare i miei occhi.
"Hai intenzione di dire qualcosa oppure-" Non finì la frase perché sentii le sue labbra sulle mie, sgranai gli occhi incredula per poi spostarlo da me.
"Non è la cosa giusta da fare" scossi la testa e lui annuì consapevolmente.
"Lo so ma dovevo farti stare zitta in qualche modo" scherzó e sbuffai ridendo.
"Stronzo" lo guardai male e rise.
"La prossima volta ti do una testata se preferisci" rise e anche io, sentivo una strana sensazione, mi sentivo così felice, i miei battiti erano così veloci, continuavo a rivivere quei pochi secondi più volte nella mia testa mentre lo guardavo attentamente.
"Gomez mi stai ascoltando?" Chiese sventolando la mano davanti ai miei occhi.
"Cosa?" Chiesi tornando al mondo reale e lui rise.
"Uff, niente, lascia perdere" roteò gli occhi sbuffando sonoramente.
"Dai, sono seria, mi ero distratta" lo seguii visto che cominciò a camminare fuori dall'hotel.
"Me ne ero accorto, lo so che la mia bellezza ti distrae ma concentrati" disse e sgranai gli occhi diventando rossa in volto, lui si girò verso di me guardandomi divertito.
"O mio Dio! Selena Gomez mi trova bello!" Mi prese in giro e rotai gli occhi
"Quale essere umano ti troverebbe brutto?" Chiesi e lui si fermò guardandomi divertito.
"Oh mio Dio, l'ho detto ad alta voce" mi coprii il volto con le mani e lui rise annuendo.
"Sì, lo hai fatto" confermò e sospirai pesantemente.
"È tutta colpa tua!" Lo indicai e alzò un sopracciglio.
"Come scusa?" Chiese ridendo e guardandomi negli occhi.
"Cosa ho fatto ora?"
"Mi hai baciata!" Risposi ovvia e lui ghignó avvicinandosi a me.
"Come, così?" Chiese afferrando il mio volto con le sue mani e mi diede un bacio più lento e dolce di quello precedente, chiusi gli occhi ammirando quel momento, misi le mani dietro la sua nuca e mettendo i suoi capelli tra le mie dita, sentii le sue lingue toccarsi mentre il mio cuore stava per esplodere.
Ci staccammo per riprendere fiato e ci guardammo negli occhi, i suoi occhi brillavano ma quello nel suo volto non era un sorriso ma più che altro un ghigno divertito e sgranai gli occhi sbuffando.
"Per te è solo un gioco? Non è così?" Chiesi e lui corrugó la fronte perplesso.
"Cos'altro vuoi che sia?" Chiese a sua volta e scossi la testa.
"Non mi affeziono a nessuno per un motivo, Gomez" mi guardò dritto negli occhi.
"Non ti possono spezzare il cuore se pretendi di non averlo" serrò la mandibola e si notò visto che i suoi lineamenti diventarono più duri.
"Non è detto che qualcuno ti spezzerà il cuore" scossi la testa e lui distolse lo sguardo.
"Forse non è successo con te, ma è ciò che succede a noi comuni mortali"
"Chi ti ha fatto del male?" Risposi toccando il suo volto con la mia mano e accarezzai la sua guancia dolcemente.
"Tutti" rispose semplicemente e tolse la mia mano per poi andare via, lasciandomi lì, con tutte quelle domande senza risposta e con quel vuoto che sentivo dentro di me.

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