Corsi lungo il corridoio bianco dell'ospedale con al seguito Zayn che mi diceva che sarei dovuta essere da mia madre ma non gli diedi retta, dovevo convincerlo a dire che era colpa sua in modo da non farla incarcerare.
Aprii la porta velocemente e lo vidi mentre indossava la maglietta, notai una cicatrice che partiva dalla spalla e arrivava fino al livello dorsale, si girò verso di noi e corrugò la fronte.
"Toy boy e la sua troietta" roteò gli occhi, vidi la guancia graffiata e anche la fronte.
"Che cosa volete?" Chiese acidamente e alzò le maniche della maglietta lasciando in bella vista i tatuaggi e il polso fasciato.
"Parlare" risposi e alzò un sopracciglio.
"Non ho niente di cui parlare, mi sta scoppiando la testa e voglio andare a casa" disse acidamente e lo vidi guardare Zayn in uno strano modo che non capii.
"Io vado a parlare con i medici, dobbiamo assicurarci che non sia niente di grave" sentii la voce del mio ragazzo e annui visto che aveva ragione, poco dopo sentii il rumore della porta.
"Sono qui per chiederti un favore, un -" non finì la frase perché scosse la testa.
"Scordatelo" disse prima che potessi dire qualcos'altro e lo guardai malissimo, lo vidi guardarmi attentamente e poi roteare gli occhi.
"Ecco perché quella bastarda mi è sembrata famigliare, è tua madre!" Capì e lo guardai in modo atroce.
"Non parlare così di mia madre!" Feci un passo in avanti e lui ghignò per poi alzare un sopracciglio.
"Oh se no cosa? Mi investi anche tu?" Chiese quasi divertito.
"Non voglio che mia madre vada in prigione" confessai e fece spallucce.
"Io invece sì"
"Ti prego, non puoi farle questo" i miei occhi diventarono lucidi e lui rise.
"Splendore, non mi sono lanciato davanti alla macchina, è stata lei ad investirmi" mi guardò negli occhi, il suo sguardo era freddo, ti avrebbe potuto congelare con un solo sguardo.
"Ho detto ai poliziotti che è stata colpa tua, che ci hai minacciati e che lei ha agito solo per legittima difesa"
Il suo sguardo cambiò, potevo sentire la rabbia che provava in quel momento e mi leccai le labbra.
"Mia madre è tutto ciò che ho, non può stare in prigione per un errore!" Dissi esasperata e scosse la testa.
"Sì, si che può!" Alzò la voce avvicinandosi a me e feci dei passi indietro.
"Jason ti prego" lo supplicai e scosse la testa.
"Non sei nessuno per chiamarmi per nome e soprattutto non sei nessuno per chiedermi favori"
"Come ti pare ma sta di fatto che crederanno a me e non a un serial killer psicopatico" feci spallucce e lui colpì la parete accanto alla mia testa facendomi chiudere gli occhi, lo sentii respirare affannosamente poi chiuse gli occhi per cercare di calmarsi.
"Non tornerò in prigione per qualcosa che non ho fatto" si spostò da me e si passò la mano tra i capelli.
"È stato un fottutissimo sbaglio!" Dissi esasperata e scosse la testa.
"Si è fermata, mi ha fatto cenno di passare e poi mi ha investito"
Non credetti a nessuna delle sue parole e distolsi lo sguardo.
Distolsi lo sguardo e lo sentii la porta aprirsi, mi girai e vidi Zayn che ci guardava confuso ma poi guardò McCann e si leccò le labbra.
"Non dovresti stare in pieni, hai una leggera commozione celebrale" lo avvisò e sgranai gli occhi.
"Non mi dici cosa fare, toy boy" roteò gli occhi e i miei battiti cardiaci aumentarono pensando che mamma sarebbe stata in prigione per molto, molto tempo.
"Più che altro di alla tua ragazza di chiamare i poliziotti e dirgli che ha mentito" disse e Zayn sospirò pesantemente.
"Sai com'è, non posso dire nemmeno a lei cosa fare" fece spallucce con indifferenza e sembrò far perdere le staffe a McCann visto che lo afferrò per il collo.
"O mio Dio!" Mi portai le mani alla bocca e lui lo fece sbattere contro la parete.
"Fallo" mi guardò negli occhi mentre stringeva il collo del mio ragazzo che cercava di liberarsi.
"Ti prego lascialo, non ti ha fatto niente" una lacrima mi rigò l'occhio.
"Non ti ho fatto niente nemmeno io eppure mi vuoi rimandare in prigione per salvare quella bastarda di tua madre" mi ricordò e mi morsi il labbro.
"Lascialo Jason" si sentì una voce e lui roteò gli occhi.
"Lascialo, Jason, lo dici a tuo fratello" disse rabbiosamente.
"Credevo di averlo appena fatto" disse e finalmente lasciò andare Zayn, corsi verso di lui per poi abbracciarlo mentre lui tossiva e guardava i due ragazzi.
"Alex" disse con odio e quel ragazzo guardò Zayn come se lo conoscesse da anni.
"Che ci fai qui?" Chiese al mio ragazzo e corrugai la fronte.
"Sono con lei" rispose indicandomi
"Deduco che tu sia la figlia di Mandy" dedusse avvicinandosi a me, aveva la divisa da poliziotto, corrugai la fronte confusa, era il fratello di Jason?
"È esatto" confermai e si leccò le labbra.
"Lo sa che è un reato mentire alla polizia?" Chiese e corrugai la fronte.
"Cosa le fa pensare che io stia mentendo? Vuoi solo proteggere tuo fratello" dissi incrociando le braccia e alzai un sopracciglio, lui invece ghignò.
"Già, come tu vuoi proteggere tua madre ma non ti lascerò arrestare mio fratello solo per salvare lei" disse e sospirai pesantemente.
"Si nota che siete fratelli" dissi e fece spallucce.
"Doveva prendere da qualcuno" disse e sospirai pesantemente.
"Quanto rischia mia madre?" Chiesi e distolse lo sguardo.
"Dai 12 ai 16 mesi senza condizionale" rispose e mi passai la mano tra i capelli.
"Potresti fare qualcosa per aiutarla, sei potente dentro al dipartimento" disse zayn e continuai a chiedermi come si conoscessero.
"Mia madre ha preso sotto suo fratello, non credo che lo farebbe" roteai gli occhi ma poi li sgranai quando sentii cosa disse.
"Non ci provare Alex" si avvicinò al fratello mentre lo guardava negli occhi.
"Jason" lo richiamò ma lui scosse la testa.
"Sono venuto qui per lasciarmi alle spalle cosa è successo a Las Vegas non per farmi prendere sotto da madri psicopatiche, dovrebbe scontare la sua pena come tutti"
"Non ha tutti i torti" sentii la voce del mio ragazzo e lo guardai incredula.
"Odio quando ha ragione" disse quello sembrava essere il fratello maggiore.
"Quindi sempre?" Chiese Mccann con un ghigno mentre il fratello lo guardava scettico.
"Dimmi perché non mi hai chiamato quando sei venuto e non lo farò" incrociò le braccia al petto e lui roteò gli occhi.
"Perché sei un gran bastardo" rispose semplicemente e lui roteò gli occhi.
"Giusto"
"Tua madre ha il tuo stesso cognome?" Chiese e corrugai la fronte per poi annuire.
"Malik, tu vieni con me" gli fece cenno.
"No, voglio venire io!" Dissi avvicinandomi a loro.
"Fidati, è meglio così"
"E io che dovrei fare?" Chiesi corrugando la fronte e si sentì uno strano rumore.
"Prenditi cura di lui" indicò il fratello che era a terra e poi mise il piccolo telecomando in tasca.
Zayn e il poliziotto andarono via, dissi alla infermiere di rimettere McCann sul letto visto che era svenuto ma probabilmente non per via della scossa visto che il suo polso non era diventato rosso come l'altra volta, probabilmente era per via della commozione celebrale. Lo guardai attentamente, come faceva qualcuno con una faccia d'angelo come a la sua a contenere un anima così malvagia?
Sentii vibrare il telefono, lo presi dalla tasca della giacca e quando notai che era mio padre decisi di ignorare la chiamata, non mi andava di parlarci, continuai a fissare quel ragazzo psicopatico che era stesi accanto a me, vidi la ferita sulla fronte tornare a sanguinare così presi un fazzoletto e cercai di fermare il sangue.
"Non ci posso credere che abbiano lasciato te" scosse la testa incredulo e sospirai pesantemente.
"Se vuoi me ne vado" feci per alzarmi ma scosse la testa.
"No" prese un grosso respiro.
"Mio fratello ti ucciderebbe" aggiunse e sospirai.
"È una cosa di famiglia a quanto pare" dissi e roteò gli occhi mentre mi sedevo di nuovo.
"Non avrei ucciso Toy Boy per davvero, non sono uno che uccide a mani nude" disse e lo guardai sorpresa e lui corrugò la fronte.
"Rimane il fatto che sei pericoloso"
"Eppure tu non hai paura di me" osservò e distolsi lo sguardo.
"Hai detto che non uccidi le ragazze" gli ricordai e sorrise debolmente.
"E nemmeno i bambini" aggiunse e sorrisi anche io.
"Dovresti svenire più spesso" risi e lui anche.
"Non farci l'abitudine splendore, ho sbalzi d'umore continui"
"Cosa c'è che non va tra te e tuo fratello?" Chiesi e sbuffò sonoramente.
"Oltre a me e i miei seri problemi mentali?" Chiese e annui.
"Lui e i suoi seri problemi mentali" rispose e roteai gli occhi.
"Non sto scherzando"
"Nemmeno io" si mise seduto e sospirai pesantemente.
"Dovresti stare a riposo McCann"
"Non chiamarmi McCann" roteò gli occhi e appoggiò la testa.
"Beh mi hai detto anche di non chiamarti Jason" dissi in mia difesa e lui alzò un sopracciglio facendomi intendere che non dovevo chiamarlo proprio.
"Dove stai vivendo? So che chi esce di prigione dopo aver commesso gravi crimini deve vivere per forza con qualcuno" dissi e mi guardò negli occhi.
"Mio fratello" rispose e corrugai la fronte.
"Ma tuo fratello era arrabbiato perché tu non lo avevi chiamato" dissi confusa e rise.
"Alex non è il mio unico fratello" spiegò e lo guardai sorpresa.
"Non vuoi sapere chi è" scosse la testa.
"Sai? Sei quasi simpatico quando non acido e inquietante"
"Sì, anche tu quando mi tratti come un essere umano e non un mostro" disse a sua volta e sospirai pesantemente quando quando sentii il telefono vibrare ma rifiutai la chiamata.
"Mi ucciderà" sospirai pesantemente mentre lui mi guardava confuso.
"Mio padre" spiegai ma continuava a guardarmi confuso.
"Avevi detto che tua madre era tutto ciò che ti rimaneva" disse e sospirai pesantemente.
"Non voglio parlarne"
"Tu mi parli di lui e io ti parlo di mio fratello" disse e sospirai pesantemente.
"Non mi fido di te"
"Io non mi fido di nessuno ma non è questo il punto" fece spallucce e mi morsi il labbro inferiore.
"Potresti evitare di farlo?" Chiese e corrugai la fronte ma lui mi guardò ovvio e smisi di mordermi il labbro.
"Devi promettermi di non dirlo a nessuno" dissi e fece spallucce.
"A meno che non mi metta a parlare al muro, non ho nessuno a cui dirlo"
Presi un grosso respiro per poi alzarmi dalla sedia e dirigermi verso la porta.
Jason's p.o.v.
Corrugai la fronte quando la vidi alzarsi dalla sedia in cui era seduta e si diresse verso la porta, la vidi chiuderla a chiave, la sentii prendere un grosso respiro per poi togliersi la maglietta mentre mi dava le spalle e sgranai gli occhi quando vidi ciò che vidi

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B I Z Z L E
Fanfiction"Lo chiamano Bizzle" "chi?" Chiesi confusa mentre loro mi guardavano increduli. "Jason McCann" rispose Zayn e mi girai verso di lui mentre corrugavo la fronte. "Verrà a scuola qui?" Chiesi alzandomi in piedi e lui annuì. "Non ci posso credere, non p...