a fucking mess

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"Voi uscite dalla finestra, io distraggo i medici" disse Jason mentre io e Zayn lo guardavamo senza muoverci.
"Terribile piano, voi uscite e io li distraggo, non ho un' bersaglio sulla schiena a differenza vostra" Zayn lo corresse e Jason alzò un sopracciglio guardandolo scettico.
"Jason ti prego, muovi il culo e uscite"

Jason's p.o.v.
Guidava velocemente verso casa mentre la mia voglia di saltare dalla macchina e andare da mio fratello aumentava. Come avevo fatto a permettergli di farlo? Perché gli avevo lasciato di mettersi in pericolo per me?
Era solo un ragazzino, avrà avuto solo qualche anno meno di me, ma era comunque un ragazzino, era mio fratello minore, lo avrei sempre trattato come un bambino, un qualcosa da proteggere sempre.
Mandai un messaggio ad Anatoly, visto che era l'unico che sapeva dove viveva Selena, e gli dissi di prendere il suo cane e portarlo a casa mia, poi di far venire anche gli altri, dovevano esserci tutti quanti, il cartello era vicino a noi e noi eravamo stati colti di sorpresa, in più mi servivano alcuni uomini da mandare all'ospedale da Zayn.

Arrivammo davanti casa, scesi velocemente dalla macchina e lei fece lo stesso, mi guardai intorno per assicurarmi che non ci fosse nessuno, feci entrare prima lei prima di controllare di nuovo e entrare dentro anche io.

"Jason" mi sentii chiamare mentre fissavo il vuoto e mordevo l'unghia per via dell'ansia.
"Perché ci mette così tanto? Dovrebbe chiamare" chiesi guardando la bellissima ragazza che avevo di fronte ai miei occhi.
"Jason, Zayn è uno che ha fatto l'addestramento militare e sa combattere meglio di te" mi ricordò e sospirai pesantemente distogliendo lo sguardo.
"Non si impara niente in due mesi" mi riferii al fatto che aveva fatto solo due mesi e poi aveva dovuto lasciar via per me.
"Toly e gli altri dove cazzo sono?" Chiesi cominciando a perdere la pazienza, sentivo l'ansia prendersi il controllo di me e lo odiavo.

Mi alzai dal divano velocemente e andai in camera mia, misi il codice sulla cassaforte mentre sentivo i passi di selena nel corridoio, aprii la cassaforte dove tenevo le armi, misi la cinghia alla mitragliatrice e la misi come uno zaino sulla spalla, presi le munizioni, diedi a Selena i suoi pugnali da lancio e caricai la mitragliatrice, presi una pistola prima di dargliela mentre mi guardava confusa e perplessa.
"Cosa ci faccio con questa?" Chiese mentre la impugnava.
"La usi" rispisi ovvia e roteò gli occhi sbuffando sonoramente.
"Lasciamo perdere" la mise dietro la schiena.
"Non colpire per uccidere, chiaro?" Chiese e alzò un sopracciglio guardandomi incredula.
"Sono loro che vogliono uccidere noi, uccidi o sarai ucciso" mi ricordò e sospirai pesantemente.
"Tu non li ucciderai" ghignai mentre prendevo un pugnale e nasconderlo sotto la manica, lei invece roteò gli occhi di nuovo.
"Jason" mi richiamò.
"Niente Jason splendore, non te lo lascerò fare" dissi semplicemente e le diedi un bacio sulla fronte prima di scendere di sotto quando venirono gli altri.

Zayn's p.o.v.
Sentivo un forte dolore alla spalla e un forte, fortissimo odore di sangue, sentivo dei passi, dei respiri e delle voci in lontananza, non ero da solo nella stanza, tenni gli occhi chiusi, mossi lentamente le mani per capire con che cosa fossi legato, fui sollevato quando capii che erano manette, non avevo niente per forzare la loro serratura ma c'erano altri modi per liberarsene.
Mi morsi il labbro inferiore mentre faticavo a piegare il pollice verso l'esterno, sentì un dolore atroce e un piccolo -click- quando lo slogai, non mi mossi per assicurarmi che non lo avessero sentito, il pollice slogato rendeva più facile liberare una mano anche se la manette era ancora chiusa, faceva un male cane e fu difficile fare lo stesso con l'altra mano visto che non riuscivo a muovere il pollice. Liberai la mano mentre tenevo in mano le manette visto che non le avevo fatte cadere per non fare rumore.
"глупый американский" (americano stupido) disse uno di loro mentre lo sentivo avvicinare a me.
"Non ci posso credere che sia il fratello di McCann, non gli assomiglia per niente" disse ancora e lo sentii vicinissimo a me, aprii gli occhi velocemente per avere una visuale perfetta, lo colpì sulla trachea facendolo indietreggiare, cosa che che mi fece alzare in piedi mentre lui tossiva, vidi altri due uomini alzarsi in piedi e impugnare le loro armi.
"Mossa sbagliata, Malik" corrugai la fronte confuso quando sentì una voce simile a quello la di mio fratello.
Mi girai verso la direzione della voce e vidi un uomo sulla quarantina che assomigliava a mio fratello ma aveva un qualcosa che lo faceva sembrare pazzo.
"McCann" dissi con odio mentre lo guardavo.
"Pensavi veramente che potevi scappare?" Chiese con un ghigno.
"No, non lo pensavo solo, lo penso anche ora" risposi prima di colpire l'uomo alla mia destra e prendergli la pistola, cosa quasi inutile, era quasi impossibile da usare con entrambe i pollici slogati, era una fortuna che era gia caricata e la sicura era tolta.
"L'esercito ti ha fatto bene" rise mentre mi guardava attentamente.
"Come sta l'altra gamba di tuo padre?" Chiese divertito e scossi la testa disgustato.
"Bastardo" dissi con odio mentre gli puntavo meglio la pistola.
"Non hai niente a che fare con lui, hai qualcosa negli occhi che fa capire che mi uccideresti" scosse la testa mentre la rabbia cresceva dentro di me.
"Hai torturato mio fratello, figlio di puttana, tuo figlio!" Gli ricordai e rise facendo spallucce come se nulla fosse.
"Ah, Jason, Jason è così vulnerabile, così instabile"
"Lo hai reso tu così" dissi con odio.
Sparai velocemente ai suoi uomini ma senza ucciderli, non volevo delle morti minuti nella mia coscienza.
"Uff, mi sbagliavo anche su di te, sei debole" roteò gli occhi e risi scuotendo la testa ridendo.
"Malik e debole non vanno d'accordo nella stessa frase" scossi la testa avvicinandomi verso di lui.
"Eri così sicuro di te, sapevi che non avrei lasciato Jason fare da esca, pensavi che sarei stato facile da uccidere?" Risi incredulo.
"Sono Zayn Javaad Malik, bastardo e ti farei passare le pene dell'inferno se avessi tempo da sprecare con te" tornai ad essere serio.
"Pensi veramente che puoi uccidermi?" Chiese divertito.
"Sei da solo, loro non ti aiuteranno e io voglio ucciderti, quindi sì, lo penso" gli sparai velocemente due volte al petto, è meglio non sapere cosa successe dopo.

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