Lo vidi indossare la maglietta e sospirai pesantemente vedendo la ferita sulla schiena, si girò verso di me e si leccò le labbra prima di avvicinarsi a me.
"Se continui a guardarmi così mi incazzo, te l'ho detto mille volte, non mi fa male" mi guardò male e sospirai di nuovo.
"Sel, sono serio" mi guardò severamente e alzai un sopracciglio guardandolo scettica.
"Non è nemmeno guarita del tutto, è impossibile che non ti faccia male" lo guardai con lo stesso sguardo e distolse lo sguardo dai miei occhi.
"Non mi va di parlarne o di pensarci" disse quando fu di fronte a me e sorrise prima di darmi un bacio a stampo veloce.
"Quindi dove stai andando?" Chiesi cambiando discorso e fece spallucce.
"Meno sai e meglio è" rispose e scossi la testa.
"No"
"Sel" mi richiamò e mi alzai dal letto incrociando le braccia al petto.
"Ho acconsentito a questa idea folle ma non te lo lascerò fare da solo" lo guardai dritto negli occhi e li roteò sbuffando.
"Cambiati, non vieni vestita così" disse riferendosi al fatto che indossavo una maglietta scollata e fui io a roteare gli occhi.
"Ti prego" aggiunse e sorrisi vittoriosa.
Lui uscì dalla stanza, io indossai una felpa nera, presi dei coltelli da lancio e li misi in tasca, mi legai i capelli in una coda alta e scesi le scale della enorme villa, vidi Jason davanti al camino mentre guardava il fuoco bruciare la legna che era ormai quasi finita, ne prese un po' dalla cassetta e li mise dentro al camino.
Jason's p.o.v.
Mi girai verso di lei dopo aver messo la legna nel camino in modo da non far spegnere il camino, la guardai attentamente, sembrava essere una criminale per davvero, c'era qualcosa nei suoi occhi che la facevano sembrare quasi pericolosa, era comunque bellissima."Sei rimasto imbambolato, McCann?" Chiese con un sopracciglio e risi scuotendo la testa.
"Nah" risposi alla sua domanda mentre mi guardava scettica.
"Ok, si ma non voglio confiare il tuo ego" la presi in giro e mi colpì scherzosamente sulla spalla.
"Stronzo" rise e feci lo stesso prima di uscire da casa seguito da lei.
Salii in macchina e cominciai a guidare verso il pub dove ci saremmo incontrati con il resto della gang che avevo formato durante le due settimane in quella piccola città.
Picchiettavo il dito sul volante mentre lo tenevano saldo con entrambe le mani, cosa che non facevo mai ma in quel momento sentivo l'ansia prendere il controllo del mio corpo, sapevo che era una terribile idea quella di prendere Selena con me, l'avrebbe esposta a quel mondo più di quanto avrei voluto, sapevo che l'avrebbe cambiata in qualche modo.
Parcheggiai la macchina ed entrammo dentro l'edificio in cui rimombava la canzone lush life di Zara Larson, camminammo verso il salotto privato dove c'erano gli altri che ci aspettavano, spostai la tenda rossa, feci cenno a Selena di entrare e lo feci subito dopo di lei per poi chiudere la tenda di nuovo.
"Alla buon ora, bello" disse Anatoli mentre spegneva la sigaretta sul tavolo di marmo pregiato.
"È capo per te, Anatoli" lo zittii e roteò gli occhi scherzosamente.
"lei dovrebbe essere la piccola e preziosa Selena" si avvicinò a lei uno degli altri, fece per toccarle il volto ma lei afferrò la sua mano e girare braccio verso l'altro lato facendogli uscire un verso di dolore dalle sue labbra.

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B I Z Z L E
Fanfiction"Lo chiamano Bizzle" "chi?" Chiesi confusa mentre loro mi guardavano increduli. "Jason McCann" rispose Zayn e mi girai verso di lui mentre corrugavo la fronte. "Verrà a scuola qui?" Chiesi alzandomi in piedi e lui annuì. "Non ci posso credere, non p...