"Seriamente? Hai paura di un temporale?" Chiese divertito mentre mi avvolgevo alla coperta, cosa che facevo da quando ero piccola quando ero spaventata.
"Sta zitto" dissi acidamente e lo sentii ridere, era tutto buio intorno a noi, la corrente ero saltata e mio padre era andato a cena fuori con mamma, io ero in casa con un serial killer psicopatico.
"Non hai idea di che razza di gente ci sia qui" aggiunsi mentre guardavo alla mia destra, dove credevo che fosse seduto lui.
"Sei consapevole che sei in una casa con un serial killer, vero?" Chiese divertito e sbuffai.
"Non uccidi le ragazze"
"E se cambiassi idea?" Sentii la sua voce alla mia sinistra e sobbalzai per poi cadere dal divano mentre sentivo la sua risata.
"Sei un uomo morto" mi alzai di nuovo in piedi.
"Morirò in ogni caso, chi se ne frega se prima o dopo" sentii il rumore del divano schiacciarsi e capii che si fosse seduto, presi il telefono dalla tasca, accesi la torcia e la puntai su di lui, mise una mano in avanti per impedire che la luce gli finisse negli occhi.
"Mi hai spaventata a morte" lo colpii sulla spalla e rise.
"Calmati, non farei del male ad una ragazza, figuriamoci ucciderla" mi guardò negli occhi e mi sedetti di nuovo.
"Perché no?" Chiesi e sembrò sorpreso dalla mia domanda, sembrò pensarci ma poi fece spallucce.
"Le donne non si toccano" rispose semplicemente mentre lo guardavo sorpresa.
"Sei diverso dalla prima volta che ti ho visto"
"Non ricordo esattamente cosa ho fatto o detto quando ci siamo incontrati" corrugò la fronte e corrugai la fronte anche io.
"Veramente?" Chiesi e annuì semplicemente per poi distogliere lo sguardo.
"Jason" lo chiamai e tornò a guardare me.
"Non mi chiamare per nome, Gomez" roteai gli occhi mentre sbuffavo.
"Ti va di leggere i significati dei nomi sull'urban dictionary?" Chiesi e fece spallucce annuendo.
"Dio che entusiasmo" roteai gli occhi e rise.
"Sono stanco"
"Se vuoi puoi dormire" proposi ma scosse la testa.
"Soffro di insonnia, dormo sì e no tre ore ogni giorno" rispose e sospirai pesantemente.
"Ne sono abituato, ho questo problema da quando sono stato arrestato" fece spallucce e corrugai la fronte curiosa.
"Come è la prigione?" Chiesi e si leccò le labbra prendendo un grosso respiro.
"Beh" guardò in alto mentre ricordava.
"Dipende in quale zona ti trovi, quella di massima sicurezza e terribile, quella normale è come un hotel a cinque stelle ma con vicini terribili" rispose tornando a guardare i miei occhi.
"È fredda, ci sono qualunque tipo di persone, ci sono quelli gentili, quelli acidi e poi quelli come me" continuò a raccontare.
"Le guardie sono terribili"
"Sono stati loro a farti la cicatrice sulla schiena?" Chiesi e mi guardò sorpreso.
"L'ho vista quando eri in ospedale" risposi e si leccò le labbra.
"Comunque sia, no, ce l'ho da quando sono piccolo, non so come me lo sono fatto" rispose e lo guardai confusa.
"Ho chiesto più volte a mio fratello ma non ha mai risposto"
"Ora" prese un grosso respiro e sorrise.
"Cerchiamo i nomi sull'urban dictionary" disse e spensi la torcia, andai su Google e decisi di cercare il suo nome mentre mi appogiavo sul divano.
"Jason è una persona con il cuore d'oro. Spesso può essere timido e puoi pensare che sia inquietante prima di conoscerlo veramente" cominciai a leggere e risi su quella parte della frase.
"La prima parte non è assolutamente vera" scosse la testa e lo guardai scettica.
"Ah ah, non guardarmi così, ricordi? Sono un serial killer psicopatico" disse ridendo e risi anche io, mi leccai le labbra e poi continuai a ridere
"Ha una cotta per questa ragazza e probabilmente non gli passerà"
"Nah, non sono uno da cotte o cose del genere" scosse la testa e mi finsi sconcertata.
"Perché non mi sorprende?" Chiesi divertita e rise.
"È molto leale e sacrificherebbe ogni cosa per i suoi amici e per la sua famiglia. I suoi pensieri lo uccidono e a volte pensa troppo" lo vidi guardare davanti a sé, sembrava strano, corrugai la fronte ma continuai a leggere.
"Scherza la maggior parte del tempo ma può essere serio nei momenti in cui deve esserlo. Non lo penseresti se lo guardi da fuori ma è una persona molto intelligente. A Jason non gli piacciono i luoghi con tante persone o le folle. È una persona che capisce molto in fretta. Nessuno può capire cosa succede nella sua testa. Jason è una persona fantastica" fini di leggere e si girò verso di me.
"Wow" disse semplicemente e lo guardai confusa.
"Un sito di Internet mi conosce meglio di come mi conosco da solo"
"Quindi sacrifichersti tutto per i tuoi amici e la tua famiglia?" Chiesi e scosse la testa.
"Per gli amici no, ma farei di tutto per i miei fratelli" rispose sinceramente e poi prese il mio telefono dalle mani e digitare velocemente il mio nome.
"Selena è la ragazza più incredibile che incontrerai se sarai fortunato. Gentile, generosa, incredibilmente intelligente, assolutamente bellissima anche se lei dice di non esserlo, lei è la fidanzata perfetta. Il suo sorriso potrebbe illuminare qualsiasi stanza in cui lei si trova, quando avrai toccato il suo cuore lei farà di tutto per renderti felice" mi guardò attentamente e mi sentii arrossire leggermente, lui invece rise debolmente.
"Aw che carina"
"Shh" lo guardai malissimo.
"Se sei fortunato abbastanza per avere una ragazza come Selena, non lasciarla andare e trattala bene perché lei sarà la cosa migliore che ti capiterà"
"Wow, il tuo toy boy è fortunato" mi guardò negli occhi e sospirai pesantemente.
"Già, forse è ora che lo capisca" sospirai pesantemente e corrugò la fronte.
"Non so che gli è preso ultimamente, è freddo" spiegai e lui sospirò pesantemente.
"Forse gli sta succedendo qualcosa, forse non sta bene come sembra" disse e sospirai come fece lui.
"Suo padre è in guerra, forse hai ragione tu" lo guardai negli occhi e sorrise.
"Splendore, ho sempre ragione" rise facendo ridere anche me.
"Continua a leggere" gli feci cenno e lo fece.
"Un giorno sarà una madre fantastica e una moglie brillante, per un altra definizione, guarda "perfezione"" finì di leggere e subito dopo tornò la luce, sospirai sollevato e mi diede il telefono di nuovo.
"Dovrei tornare a casa"
"Aspetta che i miei genitori tornino, ho paura" dissi guardandolo negli occhi.
"Ricorda che sono un serial killer senza cuore" rise e anche io.
"Potresti tornarmi utile"
"Ah sì?" Chiese alzando un sopracciglio e risi
"Beh, sì"
"Davvero pensi che ti salverei se venisse qualcuno ad ucciderci?" Chiese divertito e lo guardai malissimo.
"Splendore, mentre ti ucciderebbe io correrei nella direzione opposta"
"Che gentiluomo" roteai gli occhi.

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B I Z Z L E
Fanfiction"Lo chiamano Bizzle" "chi?" Chiesi confusa mentre loro mi guardavano increduli. "Jason McCann" rispose Zayn e mi girai verso di lui mentre corrugavo la fronte. "Verrà a scuola qui?" Chiesi alzandomi in piedi e lui annuì. "Non ci posso credere, non p...