"E questa?" Chiesi indicando la Lamborghini azzurra davanti a noi mentre Jason la guardava mentre sorrideva ampiamente.
"Un regalo da alcune persone" rispose avvicinandosi verso la macchina, mise la mano sopra la ruota nel lato del guidatore mentre io e Ketusha lo guardavamo confusi, poco dopo lo vedemmo tirare fuori la chiave della macchina e aprirla, entrammo tutti quanti, faticai a far entrare la valigia visto che la macchina era piccola, sgranai gli occhi quando di mise al volante, mise la cintura per poi cominciare a guidare mentre io lo guardavo sorpresa.
"Da quando sai guidare?" Chiesi confusa e rise facendo spallucce.
"Da quando ho 16anni forse?" Rispose retoricamente e scossi la testa per poi guardare il paesaggio fuori, era tutto così bello, sorrisi mentre guardavo gli oggetti intorno a noi, mi era mancato così dannatamente tanto.
Ci fermammo in un hotel e ci cambiammo di vestiti, indossai una maglietta nera, dei shorts azzurri e dei tacchi neri, uscii dal bagno, camminai fino all'atrio dove vidi Jason e Keta con altri vestiti anche loro, Bizzle indossava dei jeans neri e una maglietta del medesimo colore che faceva risaltare la sua carnagione bianca candita e i tatuaggi che ricoprivano la maggior parte del suo corpo.
Tornò a guidare mentre io gli davo indicazioni per andare a casa, avevamo deciso di andare prima lì e poi ad incontrare i criminali.
Mentre lui guidava sentimmonla suoneria del suo telefono che era appoggiati vicino al freno a mano, vidi il nome di Zayn comparire sullo schermo e mi fece cenno di rispondere, presi un grosso respiro per poi rispondere e mettere in vivavoce.
"Pronto?" Risposi alla chiamata.
"Ciao, credevo di aver chiamato mio fratello" disse acidamente e sospirai pesantemente.
"Sto guidando, zayn, puoi chiamare dopo?" Gli chiese e avvicinai il telefono a lui.
"No, si tratta della mamma, sta male, molto male" rispose e lo sguardo di Jason cambiò.
"Dovrebbe importarmi?" Chiese acidamente come il tono che aveva usato Zayn prima.
"Jason" lo richiamò ma lui scosse la testa bensì Zayn non lo poteva vedere.
"Sai quante volte sono stato male quando ero dentro? Hanno chiamato a casa centinaia di volte e lei non ha mai accettato di venire a vedermi"
Feci cenno a Jason di girare a destra quando fummo vicino all'incrocio.
"Parliamo questa sera, ho da fare" prese il telefono dalle mie mani e chiuse la chiamata mentre respirava velocemente.
Sorrisi ampiamente quando vidi la casa, non era cambiata di una virgola negli ultimi nove anni, Jason fermò la macchina nel vialetto davanti casa e io scesi velocemente da essa per poi correre verso la porta e bussare, la porta si aprì e vidi mia zia che sgranò gli occhi incredula e mi strinse forte a sé, cosa che feci anche io.
"Mi amor(amore mio)! Mi sei mancata così tanto!" Disse guardandomi con gli occhi lucidi e sorrisi mentre anche i miei diventarono lucidi per via delle lacrime di gioia.
"Anche tu, tìa(zia)!" Dissi e la abbracciai di nuovo.
"Keta?" Chiese incredula guardando dietro di me.
"O mio Dio! Keta!" Disse felicemente correndo verso di lui e abbracciarlo, lui fece lo stesso.
"E lui chi è?" Chiese guardando Jason e mi avvicinai a lei prendendo un grosso respiro.
"Lui" presi un'altro grosso respiro.
"Lui è Jason, un amico" risposi alla sua domanda e lei sorrise.
"Benvenuto in Méjico, hijo(figliolo)!" Disse felicemente per abbracciarlo e lui ne fu colto di sorpresa visto che sgranò gli occhi, corrugó la fronte guardandomi e gli mimai di ricambiare l'abbraccio, roteò gli occhi per poi farlo.
"Tía dove sono gli altri?" Chiesi e si girò verso di me.
"Sono in spiaggia, abbiamo aperto un ristorante" rispose e sgranai gli occhi incredula e sorrisi.
"Ma è fantastico!" Dissi e lei sorrise entrando dentro e invitandoci ad entrare.
Keta la seguì subito, io invece guardai McCann che prendeva la valigia e si avvicinò a me sbuffando sonoramente.
"È sempre così di buon umore?" Chiese acidamente e annui sorridendo, lui invece roteò gli occhi ed entrammo dentro.
"Volete qualcosa da bere o mangiare? Sarete affamati" ci chiese facendoci cenno di sederci e lo facemmo.
"No, grazie" rispose Jason mentre la guardava dritto negli occhi.
"Devi mangiare, hijo, guarda come sei magro" disse prima di andare in salotto e Jason sbuffò sonoramente.
"Io la strangolo" disse e gli diedi una gomitata mentre lo guardavo male.
"Sta cercando di essere gentile" la giustificai e lui roteò gli occhi di nuovo.
Vidi mia zia tornare con un vassoio con dei dolci e del caffè, lo appoggiò sul tavolo da caffè fatto di legno, prese una sedia e si sedette davanti a noi mentre mi guardava con gli occhi che brillavano di felicità.
"Benvenuti!" Disse e sorrisi prendendo la tazza di caffè.
"Ben trovata" dissi e lei sorrisi dolcemente.
"Non credevo che ti avrebbero lasciata tornare" scosse la testa e bevvi un sorso di caffè.
"Non lo sanno che sono qui" spiegai e sgranò gli occhi, io appoggiai la tazza di nuovo.
"Papà è in prigione, con mamma non ci parlo da quando ha fatto arrestare lui" spiegai e lei sospirò.
"È ciò che si merita, Sel" disse e sospirai pesantemente.
"È comunque mio padre" la guardai negli occhi e lei sorrise teneramente.
"Sei così dolce, sei cresciuta così tanto" disse e sorrisi timidamente sentendo le guancia diventare rosee.
"Tua madre mi aveva detto che stavi con un ragazzo, come si chiamava..?" Disse non ricordandosi il nome e sospirai pesantemente.
"Zayn" risposi semplicemente e mi leccai le labbra prima di spiegarle che non stavamo più insieme.
"Io e lui non stiamo insieme" dissi e corrugó la fronte ma poi guardò Jason che beveva il caffè turco.
"Sono sicurissima che centra questo bel ragazzo" lo indicò e lui quasi si strozzò con il caffè visto che rise.
"È complicato" guardò mia zia che ci guardava confusi.
"Già, Zayn è suo fratello" disse Keta e lei sgranò gli occhi.
"Già" rise Jason e finì il caffè mentre io guardavo male entrambi sentendomi in imbarazzo.
"Sel, non sentirti in imbarazzo, tu puoi stare con chiunque il tuo cuore vuole" sorrise dolcemente e feci lo stesso prima di sospirare.
"Non sono il problema ma lui" dissi acidamente indicandolo.
"Oh quindi sono un problema?" Chiese alzando un sopracciglio divertito e roteai gli occhi.
"Posso capire il perché" disse mia zia guardando il collo di Jason, lui invece roteò gli occhi.
"Non so, non avete da parlare di molto altro invece di parlare di noi?" Mi chiese guardandomi negli occhi e lo fulminai con lo sguardo.
"Scusa, beh" alzò le mani in segno di pace facendo ridere mia zia.
"Sareste una coppia bellissima" sorrise e tornai a guardarla per poi sospirare pesantemente.
"Preferirei stare con chiunque invece di lui" lo indicai.
"Allora perché hai lasciato il fratello per lui?" Chiese Keta e lo fulminai con lo sguardo.
"Boom! Grazie ketusha" lo ringraziò McCann, io li guardai male entrambi.
"Io vi spezzo le gambe ad entrambi" li minacciai e Jason rise.
"Oh, aspetta, eri seria?" Chiese divertito e lo colpii sulla spalla.
"Volete rimanere a lungo?" Chiese zia mentre lui prendeva un dolce.
"Non lo so, tanto non abbiamo scuola" risposi e lei mi guardò confusa.
"Lunga storia" dissi semplicemente.
"Beh, se non avete un posto dove rimanere, potete rimanere qui" indicò il luogo intorno a noi, stavo per ringraziarla e accettare ma Jason lo fece prima di me.
"Ma anche no" scosse la testa e lei lo guardò sorpresa, io invece lo guardai malissimo per la millesima volta.
"Abbiamo l'hotel prenotato, lo hai dimenticato, splendore?" Chiese guardandomi negli occhi e non so perché ebbi la sensazione che volesse dirmi qualcosa e annui.
"Giusto" risposi e sentimmo la suonaria del suo telefono, lo prese per poi uscire fuori e rispondere.
Lo seguii con lo sguardo fino a quando uscì fuori, poi tornai a guardare mia zia che mi guardava in uno strano modo che non capii così corrugai la fronte perplessa.
"Sel, lo sai che è pericoloso?" Chiese dolcemente e sospirai pesantemente prima di scuotere la testa.
"Non è vero" risposi, mi leccai le labbra e presi un grosso respiro.
"Jason non mi farebbe mai del male e so che darebbe la sua vita per me"
Balle.
Sarebbe scappato dall'altra direzione mentre mi uccidevano.
Lei sorrise debolmente e lui tornò dentro, sembrava strano, sembrava triste.
"Ti va di andare in spiaggia?" Chiese guardandomi negli occhi e mi alzai annuendo, salutai la zia e Keta per poi uscire seguendolo in macchina.
Cominciò a guidare mentre io lo guardavo perplessa.
"Ho messo una cimice, possiamo ascoltare loro e loro non possono ascoltare noi" mi avvisò e sgranai gli occhi incredula.
"Jason!" Lo richiamai.
"Credevi veramente che fosse felice di vederti? È terrorizzata, sa il perché siamo qui" disse ma scossi la testa non volendo crederci.
"Mia zia non è una di loro" scossi la testa e lui sospirò pesantemente.
"Ed ecco perché non volevo prenderti con noi" accostò la macchina al lato della strada e mi guardò negli occhi.
"Non puoi lasciare le emozioni avere un'influenza in quello che stiamo facendo" disse e lo guardai impassibile.
"Non mi chiamo Jason, non ti importa nemmeno di tua madre" dissi acidamente e lui mi guardò malissimo.
"Sbaglio o sei tu quella che non ci parla?" Chiese alzando un sopracciglio e distolsi lo sguardo.
"Sono la mia figlia"
"E molto probabilmente sono componenti del cartello anche loro, la gang cominciano sempre così, si comincia con i familiari" disse e alzai un sopracciglio guardandolo negli occhi.
"Non chiedere" disse e tornò a guidare.
Arrivammo in un hotel, prese la chiave elettronica e andammo nella nostra suit, era bellissima, lussuosa e luminosa, potevamo spendere quanto volevamo, tanto era lo stato americano a pagare non noi.
Lui si sedette prese una borsa dalla valigia e tirò fuori computer, ne fui sorpresa, non sapevo che ne avessimo preso uno, lo accese per poi fare una strana cosa con i tasti e cominciai a sentire la voce di mia zia, prese delle cuffie per poi collegarle al computer e poi si sedette dopo averle messe sull'orecchie.
Sospirai pesantemente e decisi di farmi una doccia, andai in bagno, era grande quanto la mia camera da letto, la doccia aveva due getti ma potevano farsi la doccia in otto per quanto era grande.
Mi tolsi i vestiti ed entrai nella doccia, fu così piacevole sentire l'acqua scorrere sul mio corpo, usai vari shampi e alla fine usai il balsamo per lasciare i miei capelli morbidi e fluenti, mi lavai anche il corpo e uscii dalla doccia, indissai l'accappatoio di cotone e mi accorsi di non aver preso il cambio, sospirai pesantemente, mi pettinai i capelli per poi uscire dal bagno.
"Gomez" mi sentii chiamare da lui e mi girai, mi fece cenno di andare verso di lui e lo feci mentre corrugavo la fronte.
"Ascolta qui" disse semplicemente e mise la registrazione più indietro e tolse le cuffie così che potessi ascoltare anche io.
"Selena è tornata proprio adesso che il padre è stato arrestato, avrà scoperto tutto ed è qui per prenderlo" sentii la voce di un cugino e sospirai pesantemente.
"E non dimentichiamoci che quella troietta ha McCann dalla sua parte, sta sicuramente pianificando qualcosa" sentii gli occhi diventare lucidi quando sentii la sua voce.
"Mamma?" Chiesi mentre una lacrima mi rigò il volto.

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B I Z Z L E
Fanfiction"Lo chiamano Bizzle" "chi?" Chiesi confusa mentre loro mi guardavano increduli. "Jason McCann" rispose Zayn e mi girai verso di lui mentre corrugavo la fronte. "Verrà a scuola qui?" Chiesi alzandomi in piedi e lui annuì. "Non ci posso credere, non p...