"Tu sai gareggiare?" Chiesi girando la testa verso di lui che annuì prima di mettere via il telefono.
"Ma non te lo insegnerò"
Sgranai gli occhi incredula quando sentii quelle parole uscire dalla sua bocca.
"Cosa? Vuoi farmi perdere?!" Chiesi incredula e lui mise il telefono in tasca e scosse la testa.
"No, non voglio che tu gareggi" rispose e io continuai a guardarlo incredula.
"Non si tratta di ciò che io e te vogliamo, Bizzle" incrociai le braccia al petto.
"Io credo che tutto questo in realtà ti piaccia e che non lo stai facendo solo per vendetta" mi guardò negli occhi, io invece scossi la testa visto che non era così
"Ti sbagli" dissi e lui alzò un sopracciglio guardandomi scettico.
"Qualunque cosa che vuoi dire, non dirla" lo guardai malissimo e alzò le braccia in segno di resa.
"Ti sei accorta che tua madre non c'era?" Chiese guardandomi negli occhi e annui consapevolmente.
"Secondo me è lei il vice di tuo padre, insomma, di chi si fiderebbe di più che sua moglie?" Chiese ancora e feci spallucce sospirando pesantemente.
"La sua amante, molto probabilmente" risposi e sgranò gli occhi incredulo.
"Mamma ed io facevamo finta non saperlo ma lo sapevamo benissimo che tradiva lei" distolsi lo sguardo dai suoi occhi.
"Non è che mi sorprende più di tanto"
"Tu si che sai consolare" roteai gli occhi e lui rise prendendo una bottiglia di birra e aprirla.
"Smettila di bere" lo guardai malissimo e lui roteò gli occhi sbuffando.
"Mi aiuta a dormire"
"Esistono farmaci per quello"
"Non mi piace prendere medicine" mi guardò negli occhi prima di bere un sorso di birra e sedersi accanto a me.
"Hai avuto dipendenza da xanax" dedussi ma lui non disse niente, si limitò a bere un altro sorso di birra.
"Jason" lo richiamai ma scosse la testa prima di leccarsi le labbra.
"Non voglio parlarne" bevve un ultimo sorso e appoggiò con forza la bottiglia sul tavolo di cristallo.
"Non capisco" corrugai la fronte e lui si girò verso di me guardandomi negli occhi confuso come me.
"Tu dici di non sentirti in colpa per ciò che hai fatto ma se fosse così non avresti questi problemi" dissi guardandolo negli occhi, qualcosa sembrò cambiare nei suoi occhi, mi afferrò aggressivamente per le spalle alzandosi in piedi e facendomi alzare anche me per poi farmi sbattere contro la parete, sobbalzai chiudendo gli occhi a quel contatto mentre lui respirava velocemente guardandomi negli occhi.
"Non mi conosci" mi guardò negli occhi mentre serrava la mandibola e aumentava la sua presa su di me.
"Jason mi fai male" dissi cercando di togliermelo di dosso ma non si morse.
"Non.Mi.importa" marcò bene le parole mentre mi guardava con odio.
"Hai ragione, non ti conosco, lascia che questo cambi" dissi cercando di distrarlo e lui cominciò a rallentare la presa.
Cominciò a respirare più lentamente e fece un passo indietro mentre mi guardava, poi cominciò a guardare le mani che tremavano, corrugai la fronte quando continuò a indietreggiare e tornò a respirare velocemente.
"Jason" lo chiamai spaventata e mi avvicinai a lui ma scosse la testa.
"Non ti avvicinare" mise un braccio in avanti mentre si appoggiava alla parete e cominciò ad indietreggiare, si passò le mani tra i capelli chiudendo gli occhi in segno di disperazione e strinse le mani in pugni mentre i capelli erano tra le sue dita.
"Jason è tutto ok" dissi e vidi una lacrima rigargli il volto, corrugai la fronte perplessa e mi avvicinai a lui per poi sedermi accanto a lui, misi un braccio attorno alle sue spalle avvicinandolo a me e accarezzando i suoi capelli.
"È tutto ok, è tutto ok" cercai di rassicurarlo.
"Non volevo farti del male"
"Jason sta tranquillo, è tutto ok"
"Non volevo farle a nessuno" alzò lo sguardo guardandomi negli occhi e poi lo roteò.
"Vedi? È così facile ingannarti" disse e sgranai gli occhi incredula.
"Ma sei serio?" Mi alzai velocemente da terra e spingendolo via, lui rise alzandosi i piedi.
"Non puoi fidarti delle persone Gomez, quelli lì cercheranno di usare le tue debolezze contro di te fino a quando non riusciranno a distruggerti" disse e alzai un sopracciglio incrociando le braccia.
"E cosa dovrei fare?" Chiesi e ghignó.
"Semplice, fagli credere che non ce l'hai" rispose e roteai gli occhi sbuffando.
"Non mi conoscono, non possono sapere le mia debolezze" scossi la testa e lui mi guardò divertito.
"Io non ti conoscevo eppure sapevo benissimo quali fossero i tuoi punti deboli" mi ricordò e sbuffai di nuovo.
"Ovvio, il mio ragazzo era tuo fratello" lo corressi guardandolo male.
"Non ho mai chiesto a Zayn niente di te"
"Allora insegnami come fare" Mi avvicinai a lui e lo guardai negli occhi quando fui vicinissima a lui.
"Cosa ti fa pensare che io ne sia in grado?" Alzò un sopracciglio in segno di sfida e lo guardai ovvia
"Perché sei un grandissimo bastardo manipolatore narcisista" risposi e rise roteando gli occhi.
"Giusto" mi diede ragione e fece un passo indietro.
"Come prima cosa, devi fargli credere che i tuoi punti deboli siano diversi da quelli che sono realmente" disse e alzai un sopracciglio.
"Tipo?" Chiesi non capendo e sbuffò
"Tu credi che la mia famiglia sia il mio punto debole, così come lo crede Keta e gli altri, ma non è così" scosse la testa e capii dove volesse andare a parare.
"Perché loro sanno badare a sé stessi e quindi non hai bisogno di preoccuparti di loro" dedussi e lui annuì sorridendo.
"Esattamente"
"Allora qual'è il tuo vero punto debole?" Chiesi confusa corrugando la mia fronte e lui rise.
"Credi davvero che lo dica a te?" Alzò un sopracciglio guardandomi divertito e sbuffai.
"Andiamo, Bizzle, siamo una squadra, dei partner!" Mi finsi oltraggiata ma scosse la testa.
"Sì ma sei anche una bastarda e non mi fido di nessuno" mi ricordò ciò che mi aveva detto tanto tempo fa in ospedale e sbuffai sonoramente.
"Uff"
"Quindi di cosa non t'importa minimamente?" Chiese guardandomi negli occhi e ci pensai per un po'.
"Mamma, papà, e..'" non finii la frase ma sembrò capire visto che la sua espressione cambiò.
"Ed io" finì la frase distogliendo lo sguardo e sospirai pesantemente.
"Jason" lo chiamai e tornò a guardarmi negli occhi, sorrise debolmente ma ormai conoscevo i suoi sorrisi veri, quello non era uno di quelli.
"Cosa?" Corrugó la fronte facendo il finto tono e sospirai pesantemente.
"Niente" risposi alla sua domanda e lui si sedette di nuovo sul divano mentre si massaggiava il retro della nuca.
"Il tuo trauma cranico si fa sentire?" Chiesi sedendomi accanto a lui e aprì gli occhi che aveva chiuso poco prima per via del dolore.
"Sbaglio o avevi appena detto che non t'importava di me?"Autrice
Guardate il video che ho messo pls, non è mio ma è molto simile a Jason in questa storia e in più è bellissimo😍.
Grazie a tutti per i voti e i commenti, significano molto per me❤
Notte, vado a lanciare a delle scarpe ai vicini visto che urlano come capre
![](https://img.wattpad.com/cover/130785233-288-k504711.jpg)
STAI LEGGENDO
B I Z Z L E
Fanfiction"Lo chiamano Bizzle" "chi?" Chiesi confusa mentre loro mi guardavano increduli. "Jason McCann" rispose Zayn e mi girai verso di lui mentre corrugavo la fronte. "Verrà a scuola qui?" Chiesi alzandomi in piedi e lui annuì. "Non ci posso credere, non p...