Camila si svegliò alle 03:30 P.M., ci mise un po' a realizzare che si trovava in una camera del suo appartamento. il medico di famiglia, Cowell, l'aveva aiutata ad accompagnarla a casa, promettendole che due volte alla settimana sarebbe stato da lei per portarle il cibo e le cose che più aveva bisogno.
Era il ventitré dicembre e faceva piuttosto freddo lì. Camila si alzò dal letto e si ricordò di un piccolo particolare. Doveva andare a scuola per salutare Miss. Frangipane. Ricordava quando il medico le aveva detto che era venuta per sapere le sue condizioni, quindi, Camila per ringraziarla sarebbe dovuta andare a scuola.
Non aveva tanti vestiti, quindi si mise un paio di jeans che le arrivavano fino a metà gamba. L'unica cosa che aveva di pulito in quel momento era una camicia che le copriva fino a metà pancia. «Mh, a Camila... Non sta.» Mormorò.
Una volta controllato se ci fosse qualcosa da mangiare, cercò di afferrare una scatola di biscotti dal piano più alto della credenza. Era troppo bassa. «Uffi, malediz...» cercò di arrampicarsi. «Zione...»
Dopo essersi scocciata, decise di usare le maniere forti e di afferrare lo sgabello di legno al suo fianco. Dopo aver preso la giusta misura e dopo aver calcolato la distanza che c'era per toccare il cassetto della cucina, decise di arrampicarsi. Il suo sforzo era immenso, si mise in punta di piedi ma non appena si sporse troppo con il corpo, il suo piede destro decise di abbandonarla e di farla cadere per terra.
Camila si mise con le braccia conserte, sbuffò intensamente. Dopo aver visto un mestolo vicino a lei, nel suo cervellino sorse un'idea che secondo lei era geniale. Camila mise di nuovo lo sgabello nella posizione di prima, prese il mestolo e si mise sopra il piano di legno. Piano piano, si avvicinò la scatola dei biscotti, ma dopo aver esagerato con il mestolo, tutto le cadde addosso e di conseguenza, cadde pure lei con il sedere per terra. «Ssstronzo!» disse con rabbia alla scatola di biscotti.
Camila decise di mangiare i biscottini che erano ancora dentro la scatola. Dopo aver finito, decise di uscire di casa completamente scalza. I suoi piedi sentirono il gelo dell'asfalto, una volta realizzata la questione, decise di entrare di nuovo dentro casa e di mettersi delle scarpe con degli strappi in modo tale da non chiedere ai passanti di legargliele in continuazione.
Chiusa la porta alle sue spalle, la ragazza si guardò intorno, cercando di capire dove andare. Voleva andare a sinistra, ma una volta cambiata idea, andò verso la sua destra. I passi erano lenti, piccoli e un po' traballanti. «Ciao!» salutò lei un passante. «Poootrebbe aiutarmi?»
L'uomo la guardò e si sistemò gli occhiali da vista sul naso. «Certamente... Dimmi tutto.» disse lui con tono contento.
«Conosce una certa Frangipane?» chiese Camila sperando in una risposta positiva.
«Insegna?»
«Proprio così... Vorrei sapere dove.» lo guardò.
«Alla Miami High School, è a qualche isolato da qui... Cammina lungo la strada e poi svolta a destra.»Destra.
Qual era la destra? «S-scusi... Ancora una cosa.»
«Certo ragazzina, dimmi tutto.» disse lui sorridendo.
«Sa dirmi qual è la destra?»Dopo averle spiegato quale fosse la destra, Camila Cabello riprese a camminare lungo la strada. I suoi occhietti ammiravano con interesse ogni particolare che la grande città le offriva. Il freddo si faceva sentire. «Tanto freddo.» batté i denti due volte.
Una volta raggiunta la grande struttura, Camila rimase con la bocca aperta. «Wooow.»
Alcuni degli studenti uscivano dalla scuola, Camila si fiondò nella grande folla mentre cercava di deviare i ragazzi che non smettevano di urlare felici.Per quale motivo lo facevano?
La piccola ragazza cercava di fermare ogni studente ma ognuno di essi, non le rispose. «Scusa, sto cercand... Cercan...»
Molte persone la guardavano male visto che non riusciva ad esprimersi come una persona "normale". Il naso della latina si scontrò sul petto di una ragazza molto più alta.
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SCAR TISSUE
FanfictionTutto ha inizio in un ospedale. Due ragazze che, per motivi diversi, si incontrano lì, nel giardino della struttura ospedaliera. Un paio di occhi verdi e un paio di occhi marroni si mischiano tra di loro, facendo nascere un qualcosa di nuovo.