Capitolo cinquantatré. - "Dimesse."

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«È una splendida giornata.» disse Lauren contenta mentre correva lungo le scale dell'ospedale, Camila la seguì, non avendo un certo equilibrio, inciampò e finì tra le braccia di Lauren che le sorrideva con amore. «Stai attenta...»
«Scusa... Non mi reggo benissimo in piedi.» sorrise dolcemente Camila accarezzandole il viso.

Lauren, Camila, Dinah, Normani e Ally camminarono fino all'uscita dell'ospedale dell'Avana.

Un taxi le stava aspettando e le caricò sopra, andando verso Cojimar.

Lauren pensò un po' alla sua valigia, pensò un po' a tutto il casino che ha fatto pur di trovare la sua amata.

Camila invece, decise di afferrare la sua mano e di stringerla, guardò le mani di entrambe aspettando che Lauren facesse qualcosa.

La maggiore notò le mani delle due così unite, così perfette. Decise di ricambiare la stretta della sua mano e di prendere e baciarle il retro di essa, sorridendole.

Arrivate a Cojimar, tutte si diressero verso la casa di Mercedes, Lauren bussò. «Chi è?» chiese la donna e Camila decise di rispondere.
«Camila, nonna.» sussurrò.

La donna aprì la porta e vide tutte le cinque ragazze sorridere con amore. «Buon pomeriggio.» sorrise Lauren e la donna ricambiò contenta. «Camila è voluta venire per riprendersi la valigia.» sussurrò.

«Siamo riuscite a recuperare tutte le vostre valige, ragazze.» disse Juno apparendo da dietro, guardando la fila orizzontale delle ragazze. «State tranquille, il male è finito e... Potete tornare.» disse e Mercedes sospirò.

«Mi dispiace, che il nostro viaggio finisca qui.» disse Dinah e Mercedes annuì alzando le spalle.
«Anche a me dispiace molto.» disse. «Ma il vostro posto non è qui. Voi tornate a Miami, tornate dalle vostre famiglie. È lì che dovete stare.»

Lauren annuì e tirò all'insù il naso, trattenendosi dal piangere per quell'arrivederci che sembrava più che altro un addio.

«Camila.» disse la donna. «Sono fiera di te. Cerca di non fare altre scemenze nella tua vita. Vivila al meglio con Lauren che ti ama tanto.» disse e Camila si asciugò le lacrime e l'abbracciò molto forte. «Torna presto.»
«Certo.»

🌵🌵🌵

Arrivate all'aeroporto, Lauren aiutò Camila a scendere dai gradini dell'aereo. Ally cadde.

«Tutto okay?» chiese Normani mentre aiutava ad alzarla. «Ti sei fatta male...?»
«Ugh, sì.» disse massaggiandosi il sedere dolorante.

Le famiglie delle ragazze le stavano aspettando dentro la grande struttura. Dopo una lunga corsa, ognuna abbracciò i propri parenti con amore, tranne Camila.

Lei rimase in disparte davanti a quella scena così commovente. La piccola decise di guardare per terra, aspettando con ansia che quel momento finisse.

Ad un tratto, una mano forzuta prese il colletto della piccola cubana e la tirò a sé, facendola aggiungere all'abbraccio. «Tranquilla, Camila. Tu non sei sola.»

Camila guardò Mike dolcemente e sorrise con amore, iniziando a stringere in una forte presa la famiglia Jauregui.

Dopo essersi lasciare, Mike guardò Lauren e Camila in modo decisamente minaccioso. «Avete perso un anno scolastico!»

Lauren deglutì. «Mi dispiace...»

«A me no, perché hai fatto la cosa giusta.» disse lui cambiando espressione, da arrabbiata a tenera e dolce.
«Cosa?»
«Ciò che hai fatto per Camila è stato esemplare. Quando abbiamo saputo che sei stata sparata, abbiamo pregato per te da casa.»

«Perché non siete venuti?»
«Il nonno stava male.» disse Clara e Lauren trattenne il fiato. «Tranquilla, ora sta bene.»

«Non sei arrabbiato perché abbiamo perso l'anno?» chiese Camila quasi nervosa e l'uomo negò, mentre tutti uscivano dall'aeroporto.

Arrivati fino alla macchina, una fila di formiche camminava tranquilla sul bordo del marciapiede. «Ah! Formiche!» urlò Camila e alzò il piede per schiacciarle.

Lauren fermò la cubana tirandola a sé. «Non farlo.» disse con tono fermo. «Le Sally non si toccano.»
«Sally?»
«Chiamavi così le formiche.» disse. «Le amavi.»

Alla cubana maggiore venne un certo senso di malinconia. Era contenta di vedere una Camila decisamente normale mentalmente, ma allo stesso tempo era triste di non aver la Camila di cui si era innamorata dal principio.

«Sei strana.» disse Camila facendo cadere Lauren giù dalle nuvole. «Ti senti bene?»

«Sto bene, sto bene.» sussurrò Lauren baciando la fronte di Camila.

Dopo essere entrate, Lauren afferrò forte la mano di Camila, una volta partite, tornarono finalmente a casa.

🌻🌻🌻

Carezze sui capelli, baci incessanti. Questo era quello di cui avevano bisogno le due ragazze, questo era l'amore vero, l'amore che non sarebbe mai cessato in nessun caso. Era notte e le due erano unite più di prima.

«Sei così bella.» disse Camila con voce roca. «Bella come la notte, bella come la quiete.» disse. «Quasi ho dimenticato quanto fossi bellissima.»

Lauren sorrise e scosse la testa con amore. «Io invece non ho mai dimenticato il tuo essere meravigliosa con me e con gli altri.» disse Jauregui accarezzandole il viso. «Sono così innamorata di te, non riuscirei a fare a meno di te.»

Camila sorrise e la baciò a fondo, così profondamente da far unire la sua anima con quella di Lauren. Erano diventate un tutt'uno, erano diventate uniche ad amarsi.

Lauren pensò che insieme erano bellissime, che il destino si era annodato troppo in modo che non si lasciassero.

Le mani di Lauren afferrarono i fianchi di Camila, li accarezzò anche da sotto alla maglietta. «Ti prego.» sussurrò Lauren appoggiando la fronte sulla spalla di Camila.

«Non riesco più ad aspettare.» confessò Camila. «Facciamo l'amore.» mormorò a bassa voce, con un filo d'ansia.

Lauren timidamente, mise Camila sotto al suo corpo e la guardò dritta negli occhi. Il suo viso era leggermente distante dal suo, la luce buia, faceva notare ben poco i visi di entrambe.

«Ho così bisogno di vederti bene.» disse Camila afferrando il suo viso.
«Lascia che sia così.» disse Lauren baciandola la guancia. «Lascia che sia la luce naturale a guidarci.» sussurrò al suo orecchio. «Rendiamo magico questo momento.»

Camila annuì con emozione e baciò ancora una volta Lauren, senza fermarsi in troppe chiacchiere.

Finalmente era arrivato il momento per entrambe di scambiarsi qualcosa di nuovo, qualcosa che molto probabilmente non si sarebbero mai pentite di averlo fatto. Ormai era fatta, loro due erano finalmente pronte per fare l'amore.

Per la prima volta.

SCAR TISSUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora