Capitolo quarantanove. - "Prego per te."

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Lauren Jauregui's P.O.V.

Le avevo dato tutto, e in quel momento, stava morendo un'altra volta.

Per colpa mia, di nuovo.

I miei occhi piansero, ma non versarono lacrime. Le avevo finite in qualche modo, forse per i pianti infiniti durante le scorse notti.

Il suo corpo era coperto da un leggero strato piango, fino a metà del suo busto. Mi avvicinai e spostai una ragazza bionda e mi misi al fianco della ragazza cubana. «Camz?»

Solo il bip della macchina si sentiva, tutti tacevano, il che mi stavo urtando il sistema nervoso, volevo spiegazioni. «Voglio capire, cosa sia successo.»

La ragazza dai dread, mi guardò e decise di aprire bocca. «Era con me, in macchina. Ci siamo messe d'accordo con Mercedes per portarla all'esibizione di Lana qui, all'Avana.» disse piano.

Abbassai la testa e guardai come il petto di Camila si alzava e abbassava, lentamente.

«Se non fosse stato per te, non saremmo partite veloci.» disse puntandomi il dito contro facendomi abbassare la testa. «Ma non so cosa sia successo. La macchina aveva i freni rotti, e per colpa di questi, siamo finite fuori strada.» disse piano e si toccò la fronte dolorante e piena di lividi.

«Come, con i freni rotti?» chiesi appoggiando la mani su quella di Camila, le accarezzai il dorso e il calore che avevo indosso, lo trasferì a lei che era fredda come il ghiaccio.

«Non lo sappiamo, è stata una cosa improvvisa, io sono abbastanza prudente guidando, ma penso che ci abbiano rotto i freni nel mentre che... Che io e Camila stavamo dentro.» disse.

Abbassai la testa. «Devo capire chi è stato.» dissi io alzandomi. «Prima che me ne vada...» dissi prendendo un pezzo di carta e segnai il mio numero. «Scrivimi se Camila si è ripresa.» dissi piano, diedi il foglietto e uscii.

Camila, io prego per te.

Giugno era alle porte e io, fuori dalla porta dell'ospedale.

Camminai lungo il marciapiede, percorrendo la strada che avevo fatto prima, fino ad arrivare al locale dove c'era la macchina parcheggiata.

La distanza non era tanta, forse un chilometro. Mi misi davanti alle macchine e cercai qualche residuo. «Mh.» non appena vidi un cavetto, lo presi e li studiai.

Alzai la testa e l'unica cosa che vidi, fu un'ammasso di metallo che era puntato sulla mia fronte.

Una mano tatuata lo manteneva e non appena sentii caricare il grilletto, deglutii rumorosamente.

«Alzati.» disse la voce maschile e io mi misi in piedi, alzando leggermente le mani, che avevano iniziato a tremare.

«Chi sei?» chiesi con la gola secca e la voce negò.
«Non penso che si indispensabile sapere il mio nome, ora.» disse e con una forza maggiore alla mia, mi prese e mi portò dentro un vicolo cieco, non tanto lontano da lì.

Era poco illuminato, ma la sua pelle olivastra e i suoi capelli neri, barbetta lunga e occhi appena visibili.

La pistola si puntò sulla mia tempia, sudai freddo. «Cosa sei venuta a fare? Insomma... La persona che stavi cercando prima, è in ospedale.» disse con voce agghiacciante.

«Voglio capire chi è stato a mettere fuori uso la macchina.» parlai a bassa voce e la pistola si spostò sotto al mio mento.

«Sono stato io.» disse. «Quella ragazza mi ha portato via Harry, e io e Liam, siamo riusciti a scappare dalle mani dei poliziotti.» disse. «Il mio nome è Zayn Malik e tra un po', oltre a portare via la vita di Camila, porterò via anche la tua.»

Sudai freddo e con un gesto rapido, sentii uno sparo e un dolore allucinante.

I miei occhi verdi guardarono la figura maschile che si stava alzando sempre di più.

Io ero caduta sulle ginocchia e portai una mano sul mio fianco, guardai la mano e vidi il liquido rosso scuro macchiarla completamente, alzai lo sguardo e non appena sentii la gente arrivare.

Caddi in avanti e chiusi gli occhi.

Ci fu un altro sparo.

Narratore esterno.

Anche la mattina seguente, Camila non diede nessun segno di vita.

Le macchine continuavano a suonare.

Nella stanza a fianco, intanto c'era il corpo addormentato di Lauren, sotto l'effetto dell'anestesia.

Il proiettile venne tolto con successo, alle 05:00 A.M., perse molto sangue ma riuscì a cavarsela.

«Sono davvero senza parole.» disse Ally guardando fuori dalla vetrata che separava lei e il letto di Lauren. «Avranno pace?» chiese ma nessuna le rispose.

Dinah guardò attentamente la stanza dove c'era Camila che stava sul letto dormiente.

La garza avvolta sulla sua fronte, il collare al collo, quella era Camila Cabello.

La ragazza che soffriva perennemente e che non aveva nemmeno un minimo di felicità.

Dinah abbassò la testa e singhiozzò, lasciandosi andare poi in un pianto sonoro e disperato.

Normani appoggiò le mani sulle spalle della polinesiana e la consolò piano, sussurrandole cose di conforto, in modo da farla stare bene.

«Non si meritava una fine così... Spero che se la caverà.»
«Spero pure io... Lauren? Come sta?» chiese la nera mentre guardava Ally con speranza.

«Nulla, ancora non si decide a svegliarsi.» disse la polinesiana. «Sono così... Preoccupata.»

Ally sospirò e si mise una mano tra i capelli e buttò un sospiro intenso e lungo. «Sono così dispiaciuta che queste due passano le pene dell'inferno.» mormorò.

Cadde un leggero silenzio tra le loro teste.

«Spero che si risolva tutto questo casino, sono molto sollevata che... Quello si è sparato e che sia, morto sul colpo.» disse.

Tutte speravano un miglioramento da parte di tutte e due, speravano che si sarebbero svegliate e che avrebbero chiarito le cose in un futuro vicino.

Lauren e Camila avevano bisogno dell'una e dell'altra, il loro amore riusciva a superare ogni ostacolo che si piazzava davanti.

Loro si amavano, e loro avrebbero vinto su ogni cosa.

Le loro amiche le guardarono attraverso i vetri, avrebbero avuto bisogno delle loro due amiche.

Sicuramente, sarebbe tutto finito se il loro amore sarebbe giunto al termine.

Sospiri incontrollati, uscirono dalle labbra di ognuna. «Spero vada tutto bene.» disse Normani e tutte annuirono.

Ma se, una di loro non si sarebbe svegliata? Cosa sarebbe successo al gruppo di amiche?

OH YEYEYEYEYE

È la terza volta che pubblico sto capitolo e chiedo scusa ma ora è completo visto che, wattpad me ne pubblicava solo una parte.

SPERO DI AVERVI LASCIATO ANCORA UNA VOLTA CON L'ANSIA.

Siete promossi?

-BeingAsAnHurricane.

SCAR TISSUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora