Capitolo venti. - "Pokémon."

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«Camila, dove sei?!» chiese Lauren correndo da una parte all'altra mentre reggeva una tazza di caffè che traboccava e cadeva sul suolo.
«Ih, Camila qui, Lolo! Camila vede nero.» disse lei tutta in panico mentre cercava di mettersi il maglione a collo alto. «Inca... Incastrata.»

Lauren lasciò scivolare la tazza sul tavolo e si avvicinò a Camila aiutandola a vestirsi. «Sei vestita?» chiese Lauren di fretta e Camila annuì.

Dopo aver preso il caffè e gli zaini, salutarono Luigi e andarono di corsa a scuola. «Lo sapevo che dovevo alzarmi subito!» disse con rabbia. «Mancano dieci minuti per arrivare in classe, muoviamoci.»
«Lolo, ma tu dire che... Presto.» disse Camila mentre camminava velocemente e Lauren rimase davanti, con passo altrettanto veloce.

Arrivate davanti alle porte della grande struttura, Lauren spinse giù le maniglie e spinse le porte, aprendole. «Siamo in anticipo di tre minuti.» sorrise Lauren contenta, Camila notò un suo particolare ma rimase in silenzio.

Le ragazze andarono agli armadietti per prendere le loro cose per poi andare in classe. Era arrivato il cambio dell'ora e tutti erano in corridoio.

Camila afferrò la mano di Lauren e camminò lungo gli spazi che facevano le persone. «Ouch, ahia.» gemette Lauren visto che riceveva colpi dai passanti.
«Lolo, ti lamenti.» rise Camila uscendo dall'inondata di persone.
«Cazzo, vedi tu... Mi hanno assalita.» disse.
«Tu sbattuta contro persone.» alzò le spalle e Lauren le accarezzò sotto al mento.
«Scema.»

Le due andarono in classe. «Lolo.» disse Camila mentre si sedeva sulla sedia al suo fianco.
«Uh? Dimmi?» chiese Lauren guardando come Camila si mordeva le labbra e la guardava nervosamente.
«Ehm... Tu... Calze diverse.» disse lei e Lauren arrossì.

La corvina abbassò la testa e si controllò le calze, notando effettivamente che Camila aveva ragione. «Merda...» disse cercando di coprirsi il più possibile con il pantalone. Lo sgurdo si spostò sulle gambe di Camila e notò anche lei, un particolare.

Non appena Lauren si sollevò, sbatté la testa sul banco, sollevandolo di poco. «Ah! Ouch...» disse alzandosi per poi grattandosi il capo, Camila ridacchiò ma non appena Lauren la guardò male, si mise in silenzio e composta sulla sedia.

«Comunque ridi di me, che ho le calze diverse, ma anche tu non scherzi visto che anche le tue calze non sono dello stesso colore.» disse Lauren e Camila spalancò gli occhi e si mise a testa in giù guardandosi le caviglie, notando anche lei, che le calze erano diverse.
«Oh no, scambiarci calze?» chiese Camila alzando le sopracciglia e Lauren annuì un po'.

«Ma poi, perché hai calze nere con le banane stampate sopra? Ti rendo conto che ho una calza nera - completamente - e una calza nera con le banane?»
«Bello!» sorrise Camila dolcemente e Lauren negò con la testa trattenendo un sorriso.

Miss Hudson, insieme alla Frangipane, entrarono in classe, salutando gli alunni. «No, Miss Frangipane colorato capelli.» Camila si alzò urlando e Lauren cercò di tirarla giù.

«Ti piacciono, Camila?» chiese l'insegnante piuttosto giovane e Camila annuì ripetutamente. «Posso tocc-»
«Camila, mettiti seduta, è maleducazione.» disse Lauren duramente e Camila guardò la ragazza e sbatté due volte le palpebre.
«Oh...»

«Al cambio dell'ora, toccherai i miei capelli.» sussurrò lei e Camila batté le mani contenta.
«Io felice.» sorrise lei e Lauren si mise una mano davanti al viso.

Non appena la Hudson si mise seduta davanti a Camila, Lauren sentì una sensazione di fastidio. Ringhiò un po' e vide come Miss. Frangipane, la guardava con la coda dell'occhio.

«Ciao, Camila.» sorrise la donna. «Come stai?»
«Oh, ciao... Io calza diversa oggi.» ci pensò un po'. «Ma bene, io sto bene.» sorrise.
«Come... Hai una calza diversa?» chiese la Hudson e Camila alzò le spalle imbarazzate.
«Noi, ritardo... Cioè, solo Lauren in ritardo, io sono già ritardata di mio.» disse ridendo e Lauren le schiacciò il piede.

SCAR TISSUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora