Capitolo nove. - "Aquile o aquiloni?"

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Lauren dormiva, era notte fonda quando decise di girarsi e rigirarsi nel letto perché non riusciva a prendere sonno. Camila, invece, stava dormendo.

La maggiore si mise seduta e guardò come la ragazza stesse dormendo. La luna piena non era presente nel farle compagnia, c'era semplicemente una mezza luna piazzata in alto nel cielo, irraggiungibile.

«Mh...» mugolò Camila e si girò sentendo lo sguardo verde sul suo corpo coperto da un pigiama celeste. «Lau... Lauren?» si mise seduta mentre si reggeva più coperte possibili perché sentiva freddo. «Tutto bene...?»

«Sì.» disse. «Ero solo un po' spaventata.»

La minore inclinò la testa in un lato non capendo, molte ciocche le andarono sul viso e Lauren non poté resistere dal spostargliele per poi portarle dietro l'orecchio. «Non capire.»
«Ho tanta paura che mio fratello, possa morire.» disse respirando profondamente. «Ancora non ci posso credere di quello che gli è successo.»

Camila poggiò la mano sulla sua per poi incrociarci le dita. - sta volta nel modo giusto -

«Incidente?» chiese Camila.
«Sì.» sospirò Lauren. «Era in bicicletta, l'hanno investito mentre correva lungo una discesa.» commentò lei. «Ho così paura di perderlo.»

Camila la guardò con tenerezza e sorrise. «Abbraccio?»

Lauren si avvicinò a lei e l'abbracciò subito facendo stendere Camila sul letto, nuovamente. Camila avvolse le braccia attorno al suo busto e le accarezzò i capelli. «Camila, qui. Ti vuole bene.»

La maggiore la strinse, non disse niente.

«I-immagino che tu... Che tu abbia sofferto molto.» disse Camila mentre le stringeva il corpo. Le sue mani accarezzavano il suo dorso, i loro sguardi incrociati ardevano di un qualcosa che purtroppo, era ancora sconosciuto.

Sicuro, i loro cuori avevano capito già tante cose, ma la realizzazione di tutto questo, era ancora lontana, troppo.

«Mi dispiace, non volevo svegliarti.» disse Lauren in piena vergogna. «Non volevo svegliarti per la mia angoscia.»

Camila socchiuse gli occhi e sorrise dolcemente, il suo labbro inferiore venne catturato dai suoi stessi denti e scosse la testa. «H-hai bisogno di parlarne.» disse semplicemente. «E io ti ascolterò.»

«Apprezzo questa tua disponibilità, Camz.» sorrise un po' Lauren mentre si stringeva a Camila facendola sospirare d'amore. «Sono così stanca, ma vorrei stare ancora una volta sveglia con te.» disse.
«Oggi, cielo... Stellato.» disse Cabello mentre guardava il soffitto illuminato dai lampioni e dalla luna.

Lauren alzò lo sguardo e i suoi occhi si soffermarono sulle labbra e sul mento della ragazza sotto al suo corpo. «Che dici, di uscire fuori in balcone? Copriamoci così non avremmo freddo.»

«... Oh, okay.» commentò Camila. «Spostati.» ridacchiò.
Lauren arrossì. «Sì, s-scusa.» disse alzandosi per poi guardarla con tenerezza.

Dopo essersi messe qualcosa di pesante, Lauren e Camila si trovarono fuori in balcone. I piedi di entrambe erano coperti da un paio di pantofole. «Sono belle, vero?» chiese Lauren mentre guardava come Camila stesse guardando altrove. «Che guardi?»

«La l-luna.» rispose Camila.
«Io ti ho invitata a guardare le stelle, non la luna.» rispose Lauren. «La luna la puoi vedere ogni giorno, il cielo così pieno di stelle, no.»

«V-vedi Lauren.» respirò profondamente. «Mi sono sempre... Sempre concentrata sulle stelle.» disse. «Quan... Quando ero in ospedale, ho dato più importanza a loro che alla luna... Perché quei diamanti, rispecchiano la mia famiglia.»

SCAR TISSUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora