Narratore esterno.
«Vedrai Camila, andrà tutto bene.» disse Ally nel mentre che le accarezzava i capelli.
«Io stanca, Ally...» disse la Cabello con fare sofferente.
«Lo so. Lo posso capire.» disse Hernandez.Camila osservò un po' la stanza e tirò su le lacrime, cercando di non piangere in quel momento di debolezza.
Ally invece era lì, a guardarla. Il suo sguardo era rimasto triste e addolorato per colpa di tutto quel casino che stava succedendo alla sua amica.
La ragazza più grande decise che doveva stare al suo fianco sempre. Quando perse i suoi nonni, lei era sempre fuori per andare a divertirsi con i suoi amici in qualche gita scolastica.
Ogni volta che tornava, le dicevano che uno dei suoi nonni, era volato in cielo.
Ally ne risentiva molto. Aveva quasi paura di andare via, di allontanarsi di casa, appunto perché la terrorizzava il fatto che potesse perdere qualcuno.
Lei stava molto coi suoi genitori, li amava con tutto il suo cuore. Sicuramente si sarebbe sentita persa senza il suo più grande punto di riferimento.
Camila intanto la guardava, come se stesse studiando ogni suo dettaglio, ogni sua mossa, ogni suo pensiero – anche se per quest'ultimo, risultava difficile –.
«Ally.» disse Camila. «Non triste tu. Io volere bene. Vedere che... Io tornare forte.» sussurrò accarezzando la sua spalla e la ragazza dai capelli biondi, quasi si emozionò.
«Lo so, tu sei già forte. So già che tu, riuscirai ad uscirne fortissima da questo ospedale.» disse Brooke.Camila batté le mani e si morse il labbro. «Esatto... Io brava e forte. Io riuscire a lottare come leone.»
Allyson rise e abbracciò forte la sua amica. «Ti voglio tanto bene, Mila.» sussurrò all'orecchio della ragazza cubana che sorrideva come una tenera bambina di cinque anni.
«Anche Camila volere bene.» disse dolcemente e diede un bacio sulla guancia alla ragazza.
Le porte si aprirono e Lauren, entrò nella stanza, fiondandosi tra le braccia di Camila. «Amore mio.» disse mantenendo viso nascosto nell'incavo del collo della minore.
Le piccola braccia di Camila, strinsero Lauren. Un gemito di dolore, uscì dalle sue labbra, facendo staccare la grande da quella presa.
«Ti fa male? Come stai?» chiese la Jauregui e Camila si morse il labbro, approvando. «Perché non dici nulla?»
«Io...» cercò di pensare ad un discorso. «Io tornata come prima...»Lauren annuì. «Lo so, ho visto.» disse lei con fare triste, Camila si mise le mani sul viso, con disperazione.
«Tu lasciarmi di nuovo?»Camila aveva un sacco di paura per la risposta di Lauren. La cubana più piccola sentiva come se la verità la stava per trafiggere un'altra volta. Camila non voleva rimanere sola un'altra volta.
Non voleva che le cose succedessero un'altra volta.
Basta.
«No.» rispose Lauren prendendo le sue mani con amore. «Non posso lasciarti.»
«Perché?»«Perché sei la donna della mia vita. Perché so che con te potrei costruire dei muri dove abitare insieme... Il mio sogno più grande sei tu, e io ho capito che ti amo per ciò che sei. Io ti accetto per ti voglio con tutta me stessa.» disse Lauren con le lacrime agli occhi. «Pensavo di averti persa, per l'ennesima volta. Mi stavo già arrendendo quando ho sentito quello sparo.»
«E invece...» sorrise Camila avvicinando la mano all'occhio destro di Lauren e lo asciugò dolcemente.
«E invece no, invece tu sei qui con me.» sussurrò Jauregui prendendo la mano della Cabello per poi baciarla dolcemente. «Io ti amo moltissimo, non immagini nemmeno quanto.»Camila si fece scappare una risata di gioia, anche qualche lacrima scappò. «Io amo te. Tanto Loren Giargiaghi.» sorrise e Lauren le diede un tenero bacio sulle labbra non appena udì quel soprannome che per lei era non bello ma bellissimo – nonostante non lo sopportasse –.
«Camila Sgabello.» la prese in giro Lauren e Camila le diede una leggera spintarella. «Ah? Vedi! Tu per prendermi in giro puoi, io no?»
«Esatto, tu avere ragione.» ridacchiò la Cabello e Lauren roteò gli occhi.«Io con te voglio riiniziare da come è nato tutto. Dimmi che sarà così...» mormorò con preoccupazione Lauren e Camila afferrò in ritardo il concetto.
«Possiamo. Se tu volere me, nonostante io problemi di apprendimento... Io donna più felice di... Mondo.» sussurrò mentre si mordeva il labbro.«Ragazze, non vorrei interrompervi.» disse Ally intervenendo, facendo arrossire entrambe le ragazze.
«Dicci.» la guardò Lauren con fare imbarazzato.Camila guardò il profilo della ragazza e non poté far altro che sospirare d'amore.
«Io penso che andrò via.» disse rialzandosi dal morbido materasso. «Vorrei lasciarvi un po' da sole.» disse e Lauren annuì.
«Certo, mi aspetti fuori?» chiese Lauren.
«Va bene.»Ally si spostò e si diresse verso la porta. Gli occhi di Camila notarono qualcosa di strano.
Ally non aveva più i piedi.
Ally stava sparendo.
Camila non la vide più non appena uscì dalla stanza, ma questa era una cosa che si doveva mantenere per sé.
Non voleva che Lauren la prendesse ancora una volta per pazza.
«Tutto bene?» chiese occhi verdi e Camila annuì.
«Certo.» sorrise lei.Lauren e Camila rimasero insieme per un'altra mezz'ora, passarono tutto il tempo parlando di tutte le cazzate che venivano per la testa di entrambe.
Le due si trovarono così bene insieme, era tutto così bello. Tutto come se fosse un sogno.
Lauren coccolò la maggior parte del tempo Camila, chiedendole se l'operazione per togliere il proiettile fosse andata bene. Camila rispose di sì.
«Patrick?»
«Lui è in carcere. Prima di venire da te, sono andata da lui, ora sembra essere tranquillo, in pace.» sorrise Jauregui e Camila le sorrise.
«Lauren, io stanca...»«Va bene.» mormorò lei con un tenero sorriso. «Ora vado.»
Camila sorrise con amore e le accarezzò il viso.
Solo che, la sua mano, affondò, come se Lauren fosse un fantasma.
«Lauren?»
«Ci vediamo?» chiese lei alzandosi. «Ti amo tanto, riposati.» sorrise lei e Camila la guardò confusa.
Il corpo di Lauren, ormai sbiadito iniziò a camminare verso la porta, la ragazza l'aprì. «Dormi.» sussurrò.
Camila rimase sconvolta non appena la ragazza sparì davanti ai suoi occhi.
Un medico passante decise di chiudere la porta, come se nulla fosse.
Cos'era successo?
Dov'era Lauren...?
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SCAR TISSUE
FanfictionTutto ha inizio in un ospedale. Due ragazze che, per motivi diversi, si incontrano lì, nel giardino della struttura ospedaliera. Un paio di occhi verdi e un paio di occhi marroni si mischiano tra di loro, facendo nascere un qualcosa di nuovo.