Capitolo 1.1 - Omega

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I corridoi sono stranamente vuoti quando Jimin esce fuori dalla sua stanza.
L'illuminazione era già stata cambiata in modalità notturna, solo alcune lampadine in funzione, come previsto dopo il coprifuoco. Un soldato stava aspettando Jimin proprio fuori dalla sua porta, pronto a scortarlo dove c'era bisogno di lui. Jimin si aggiusta l'uniforme, tremando, mentre si dirige a passo costante verso le sale parto, il ticchettio degli stivali del soldato sul linoleum a scandire il tempo.

La telefonata lo svegliò, il Dottore richiedeva la sua presenza dato che alcuni degli omega in attesa erano entrati in travaglio prima di quanto programmato. Tali imprevisti fanno rizzare dal disagio i peli sul retro del suo collo. Cose come quelle non accadono mai, non nel loro mondo controllato. Ogni singolo omega in attuale allevamento è strettamente monitorato, le loro gravidanze calcolate cosicché i cuccioli arrivino proprio nel momento in cui ce n'era bisogno. Non un giorno prima, non un giorno dopo.

E'la prima volta, in tutti gli anni di Jimin al centro di allevamento, che capita una cosa simile. E ciò richiama oscuri pensieri filtrare attraverso la sua mente.

Le urla e gli ansiti degli omega potevano essere uditi fin dal corridoio quando Jimin arriva e si precipita all'interno, fissando una cuffia al di sopra dei capelli e sfrecciando dove il Dottore lo sta chiamando.

"Pressione sullo stomaco, ora!"

Jimin non ci pensa due volte, buttandosi in cima alla pancia gonfia dell'omega che stava sputando fuori i polmoni a forza di gridare. Il sudore cola a rivoli sul viso arrossato del Portatore, le vene che protrudono dalle sue tempie mentre spinge con tutto quello che ha. Tuttavia non basta, Jimin ha assistito ad abbastanza parti per sapere che questo non sarebbe stato uno facile.

Il Dottore stringe le labbra, asciugandosi il sudore dalla fronte.

"Infermiera."

Jimin si scansa con una smorfia al farsi avanti di una beta, che chiude delle cinghie attorno alle braccia del Portatore e gli offre un pezzo di stoffa da mordere. L'omega lo accetta, rassegnato, e Jimin caccia giù il senso di terrore che combatte per farsi spazio nel suo stomaco. Appena l'omega morde il panno, il Dottore prende un bisturi e incide un taglio. Del sangue fuoriesce, macchiando le scarpe di Jimin e il Portatore piange, le mani che impugnano più forte le sbarre del letto.

"Spingi!" Ordina il Dottore.

Ritornando alla sua posizione sopra la pancia dell'omega, Jimin comprime verso il basso, sollecitando in silenzio il cucciolo a dargli un aiuto. Ticchettano i minuti sull'orologio; non possono aspettare oltre.

"Ancora una!" sbraita il Dottore e il Portatore urla di seguito, con il panno che cade dalla sua bocca. E' una spinta finale, una che si conclude con il pianto di un cucciolo che si affaccia al mondo. Una femmina.

Entrambi l'omega e Jimin collassano addosso il letto e Jimin azzarda un'occhiata al volto di lui. Lo conosce, conosce il suo nome. Sehun.

"Omega Ottantaquattro!"

The Omega Revolution [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora