Capitolo 8.4 - Tangled

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Quando Jimin si risveglia, ha freddo.

Sbatte gli occhi diverse volte, la vista offuscata che si abitua al giallo che ammanta il soffitto. È confuso, assetato e affamato ma soprattutto, è freddo. Una controllata veloce gli fa capire che probabilmente ha freddo perché è svestito. Nuda e appiccicosa, ecco come la percepisce la sua pelle. L'omega aggrotta le sopracciglia, il fiuto che esamina l'odore nell'aria. Estate, luce solare e sudore. La sua stessa densa fragranza.

Il mix di entrambe.

Jimin si siede di scatto, lo sguardo che ricade sulla sua zona inguinale, sullo sperma secco sul suo petto e le gambe - le macchie scure sulle sue cosce. Il dolore sordo nel suo fondoschiena. Si sente in procinto di piangere quando i suoi occhi trovano Jungkook, egualmente nudo e assopito affianco a lui.

Giallo, sono in una heat room.

Appiccicoso, Jimin ha passato il suo primo heat con Jungkook.

Nel mentre che l'alfa sta cambiando posizione, il sonno che gli ovatta le ciglia, Jimin è completamente vestito, nascosto sotto una coperta ai piedi del letto. Jungkook sbatte gli occhi assonnato, la mente lenta nel registrare che gli occhi che lo stanno fissando non sono più dorati.

"Jimin?" Chiede lui, sussultando quando i suoi muscoli protestano.

"L'abbiamo fatto?" Domanda Jimin.

Jungkook fissa l'omega a lungo, gli ingranaggi che girano nella sua testa. "Che cosa?"

"Eravamo nudi quando mi sono svegliato," precisa Jimin e i suoi occhi si riempiono di lacrime. Jungkook va nel panico. Si siede nell'intento di consolare l'omega, solo allora accorgendosi di essere nudo. Arrossendo, prende un cuscino, sistemandoselo in grembo.

"Non è quel che pensi," prova Jungkook, la mano libera tesa in aria, in gesto lenitorio.

Jimin si morde il labbro. "Avevo sperma su tutto il mio corpo."

A tale parola, Jungkook sobbalza. Suona molto peggio quando Jimin la pronuncia così.

"Eri in heat," dice l'alfa, come se fosse in grado di spiegare tutto ciò che è successo dentro la piccola stanza per l'heat. Così piccola, claustrofobica.

Una lacrima sfugge giù per la guancia di Jimin. "C-Ci siamo uniti?" Domanda, sebbene sappia che la risposta è no. Si sente ancora tremendamente solo all'interno della sua stessa pelle. È quello il motivo per cui sta piangendo? Perché non ha un marchio sul collo?  "Ti ho supplicato?"

L'omega sembra così minuscolo che il cuore dell'alfa si spezza.

"No," Jungkook si affretta a rispondere, avanzando e imprecando quando gli cade il cuscino. Lo raccoglie, gli occhi di nuovo su Jimin ma l'omega sta guardando altrove. "No, non ti ho scopato Jimin. O meglio...merda...non direttamente...hai usato un giocattolo, noi...solo un giocattolo e delle carezze." Jungkook si passa un palmo sul volto. "Mi...mi dispiace."

Jimin abbassa lo sguardo. "Non è colpa tua," deglutisce, rilasciando un sospiro tremolante mentre tenta di asciugarsi le lacrime. "Probabilmente è stato molto per te...io...dovrei andare," aggiunge, alzandosi d'improvviso.

Jungkook scatta per inseguirlo, dimenticandosi del cuscino nella fretta di raggiungere l'omega. "Aspetta, Jimin. Parliamone." Lo supplica, coprendosi la zona pubica con l'altra mano quando l'omega distoglie lo sguardo dai suoi occhi. "Ti prego, lasciami spiegare."

"Non voglio sapere," dice Jimin, scuotendo il capo. "Credo...che mi sentirei male."

"Jimin," lo prega Jungkook, il cuore in frantumi. Non è per niente così che voleva andassero le cose. Perché si è addormentato? "Non sappiamo se il tuo heat è finito."

L'omega scuote il capo, sapendo che qualsiasi cosa sia accaduta tra quelle mura gialle è stato abbastanza per placare la sua sete.

"Voglio stare da solo."


The Omega Revolution [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora