Capitolo 3.3 - Squadra

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Taehyung attende fino a quando le luci sono spente per sgattaiolare fuori dalla sua porta. Strascica una mano sulla parete metallica mentre avanza, gli occhi che gradualmente si abituano all'oscurità.

Impiega quindici minuti esatti per raggiungere la stanza di Seokjin. Altri due minuti di respiro per prendere coraggio e apre la porta. L'alfa è, come al solito, ancora impegnato nel lavoro, intento a miscelare sostanze chimiche e derivati vegetali per perfezionare i soppressori in corrente utilizzo.

Taehyung si appoggia contro la porta, lo sguardo fisso sulle mani veloci dell'alfa, mentre pesano, macinano e rimescolano. Jungkook soleva prendere in giro Taehyung per adorare così tanto le mani di Seokjin.

"È uno strano kink, Tae" diceva spesso.

Ed è vero. In realtà, le mani di Seokjin sono in qualche modo peculiari, le dita lunghe e nodose, ma leste e sicure. Scaldano il cuore dell'omega per ragioni che Taehyung attribuisce agli ormoni e alla faccia stupidamente bella di Seokjin.

"Stai fissando, Tae" pronuncia Seokjin dopo un po', addossandosi indietro sullo schienale.

Taehyung sospira, staccando il suo corpo accaldato dal freddo metallo e dirigendosi verso il tavolo, dove si appoggia.

"Ho sbagliato a fare il the," dice lui, le dita che scorrono sui malloppi di foglie in essiccazione sul tavolo.

"Non hai bisogno di una scusa per venirmi a trovare." Seokjin si rialza con pesantezza, i piedi che si trascinano quando si sposta allo scaffale più vicino. Gli passa una beuta contenente un miscuglio di soppressori, prima di riprendere posto. "Inoltre, ci vuole molto per fare questo the. Smettila di buttarlo giù per il lavandino."

"Non potrei mai--" inizia Taehyung, ma si ferma dopo aver guardato Seokjin in volto.

Da più vicino, l'alfa appare stanco, le linee marcate al di sotto dei suoi occhi a mandorla. È un'aspetto che non gli si addice, inciso da una preoccupazione che non proviene dagli alti e bassi del suo lavoro.

"C'è qualcosa che non va?" chiede Taehyung in un soffio, la mano che si avvicina per toccarlo prima di potersi arrestare.

Il contatto li fa entrambi rabbrividire e la mano di Seokjin vola per afferrare quella di Taehyung, pressandola del tutto contro la sua guancia. Le labbra dell'omega si dischiudono alla sensazione, solo per poi serrarsi quando Seokjin si sposta al di sotto del suo palmo per strusciarsi al polso dell'omega. Il marchio è tenue, un qualcosa che forse un genitore scambierebbe con il figlio, ma scuote il mondo di Taehyung. Specialmente dopo l'esalazione tremolante che lascia la bocca dell'alfa.

"Ho avuto una giornata difficile," mormora Seokjin con le labbra ancora sfioranti il polso di Taehyung.

"Me ne posso andare," offre Taehyung, cercando di togliersi.

La presa di Seokjin s'intensifica e se Taehyung non fosse stato così assuefatto giurerebbe che l'alfa ha appena posato un bacio sulla sua pelle. Sfinito com'è, Taehyung non può essere sicuro che un'alfa così controllato farebbe una cosa del genere.

"Non farlo," prega Seokjin, sporgendosi in avanti finché la sua testa poggia sul petto di Taehyung.  "Non andare. Il tuo profumo mi tranquillizza."


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