Jimin passa i due giorni successivi al fianco di Taehyung all'interno del capannone.
L'omega fissa intensamente l'ingresso, in attesa della squadra che riporta Jungkook a casa. Non importa quanto Jimin provi a convincerlo di andare a dormire, Taehyung non si scosta, ribattendo che vuole vedere Jungkook con i suoi stessi occhi. L'unica persona in grado di infondere un po' di buonsenso nella testa di Taehyung è Seokjin, anch'esso accampato nel capannone come loro. L'alfa porta vestiti caldi e cibo, obbligando Taehyung a fare almeno brevi riposi.
Jimin desidera di aver potuto fare di più che solo attendere, desidera che avesse potuto offrire a Taehyung un po' di conforto, specialmente quando l'omega ha un'aspetto ancora più malaticcio dei giorni passati.
"Hoseok," dice Jimin, lasciando il fianco di Taehyung e aiutando Hoseok ad organizzare le scodelle di zuppa calda che ha appena portato. "Non pensi che Taehyung sembri strano?"
Hoseok si ferma in quello che sta facendo per dare uno sguardo nella direzione di Taehyung, preoccupato dal volto pallido dell'omega. "Un po'."
"Credo sia malato," dice Jimin, mordicchiandosi il labbro inferiore. "Lo penso davvero."
Hoseok patta Jimin sulla schiena, allungandogli due ciotole fumanti e indicando il team di Seokjin, in attesa vicino le porte principali. Jimin corruga le sopracciglia, sospirando frustrato e l'omega gli sorride.
"Non preoccuparti troppo," afferma Hoseok. "È solo nervoso, tutto lì."--
Jimin sta per addormentarsi quando il suono di allarmi lo sveglia di soprassalto. Taehyung balza in piedi, correndo agli ingressi dove Seokjin sta già impartendo ordini, chiedendo agli altri guaritori di essere pronti al peggio. Poco dopo, le pesanti porte metalliche iniziano ad aprirsi e un camion si fionda all'interno, portando con sé l'odore dei boschi. I ribelli saltano fuori dalla cabina, correndo al retro per aprire i portelloni.
La prima persona a uscire è un ribelle che Jimin non conosce, il quale ne sta trasportando uno svenuto molto più giovane. Diverse mani li raggiungono allo stesso tempo, aiutandoli a sorreggersi, ma gli occhi di Jimin sono su Taehyung, come sempre. L'omega ha le lacrime agli occhi, facendosi spazio per raggiungere Jungkook, il quale è l'ultimo ribelle a uscire dal camion. Jungkook ha un'aspetto orribile, sembra quasi un'altra persona, il volto scarno e non rasato, i vestiti ricoperti di sangue e sporco. A Taehyung non interessa, egli si lancia verso l'alfa strofinandosi guancia contro guancia come un marchio di famiglia.
"Non hai più il permesso di partire senza di me," afferma Taehyung con voce tremolante, battendo Jungkook sul petto e avvinghiandosi nuovamente all'alfa. "Mai più."
Il sorriso tenero che fiorisce sul volto stanco dell'alfa tocca corde profonde nel cuore di Jimin, facendo perdere un battito al muscolo nel suo petto, anche quando il sorriso non è diretto a lui. Seokjin sceglie quell'istante per avvicinarsi, facendo gentilmente staccare Taehyung da Jungkook in modo da poterlo medicare. È quasi tutto invano poiché il resto del loro team circonda Jungkook proprio in quel momento, pieni di gioia di riaverlo a casa.
Jimin rimane nel suo angolo durante l'intero scambio fino a che Jackson non lo nota. Il beta si avvicina, afferrando il polso dell'omega e tirandolo in avanti con tale forza che Jimin quasi inciampa, fermandosi proprio contro il petto di Jungkook. L'alfa odora di guerra e Jimin guarda giù ai suoi piedi.
"Sono contento che tu sia tornato," borbotta Jimin.
Jackson avvolge tutti in un'unico grande abbraccio, portando Jimin ancora più vicino a Jungkook. L'alfa si schiarisce la voce.
"Grazie," mormora lui e Jimin si azzarda a guardare in alto, dritto nei suoi occhi. Dritto nella sincerità di essi. "Anch'io sono felice di essere tornato."
Jackson blatera qualcosa al riguardo della loro famiglia essere al completo e Jimin sorride, sentendosi finalmente parte della squadra.
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The Omega Revolution [ITA]
Fanfiction« Loving you was like going to war, I never came back the same. » -Warsan Shire Oppure, Ci sono cose che Jimin ama. Ci sono cose che Jimin disprezza. Nel bel mezzo di un mondo in cambiamento, Jeon Jungkook riesce ad essere entrambe. |Traduzio...